da: La Stampa
Il
Papa: "Nessun timore nel rinnovare le strutture della Chiesa"
Rinnovare
le strutture e le coscienze. Il "manifesto" della riforma di
Francesco
di Giacomo
Galeazzi
Un accorato appello che suona
come un manifesto programmatico: "La Chiesa non abbia paura di rinnovare
le strutture vecchie".
In una Curia che attende l'annunciata
riforma, le parole di Francesco diventano presagio di imminenti novità.
L'esortazione papale a non temere di rinnovare l'architettura ecclesiastica è
arrivata stamattina durante la messa a Santa Marta, l'ultima prima della pausa
estiva. 'Ed è una sintesi dell'azione di Bergoglio. Le idee camminano sulle
gambe delle persone e per rinnovare le strutture della Chiesa occorre uscire
dal formalismo dei fedeli per consuetudine e valorizzare la disponibilità
interiore al miglioramento. "Nella vita cristiana, anche nella vita della
Chiesa, ci sono strutture antiche, strutture caduche: è necessario rinnovarle'',
ha evidenziato il Pontefice, secondo l'ormai abituale resoconto di Radio
Vaticana. Insomma ''vino nuovo in otri nuovi'', come insegna il Vangelo.
Però il cambiamento deve partire dalle
coscienze, non può essere un mero esercizio di ingegneria costituzionale.
"Non si può essere cristiano a pezzi, part-time, il cristiano part-time
non va bene- avverte Bergoglio-. Serve utto, la totalità, a tempo pieno. Questo
rinnovamento lo fa lo Spirito. Essere cristiano alla fine non significa fare
cose, ma lasciarsi rinnovare dallo Spirito Santo o, per usare le parole di
Gesù, diventare vino nuovo''.
Francesco ha incentrato l'omelia sul
rinnovamento che porta Gesù: 'La dottrina della legge viene con Gesù
arricchita, rinnovata e Gesù fa nuove tutte le cose''. Quello di Gesù è
"un vero rinnovamento della legge, la stessa legge ma più matura,
rinnovata''. Inoltre "le esigenze di Gesù erano più forti, più grandi di
quelle della legge''. La legge permette di odiare il nemico, Gesù invece dice
di pregare per lui. Questo, dunque, è ''il Regno di Dio che Gesù predica''. Un
rinnovamento che ''è prima di tutto nel nostro cuore''. Noi, aggiunge il Papa,
''pensiamo che essere cristiani significa fare questo o
quest'altro". Ma non è così: ''Essere cristiano significa lasciarsi
rinnovare da Gesù in questa nuova vita". Quindi "io sono un buon
cristiano, tutte le domeniche, dalle 11 a mezzogiorno vado a messa e faccio
questo, faccio questo, come se fosse una collezione".
Insomma "la vita cristiana non è un
collage di cose, è una totalità armonica, armoniosa, e la fa lo Spirito
Santo". inoltre "il cristiano non è schiavo di abitudini, di
strutture, lo porta avanti lo Spirito Santo''. Quindi, "la fede
"rinnova tutto, rinnova il nostro cuore, la nostra vita e ci fa vivere in
uno stile diverso, ma in uno stile che prende la totalità della vita". La
novita' del Vangelo è "una novità" da inserire "nella stessa
legge che viene nella storia della salvezza''. E questa novità ''va oltre noi''
ci rinnova e "rinnova le strutture''. Per questo Gesu' dice che per il
vino nuovo sono necessari otri nuovi: ''Nella vita cristiana, anche nella vita
della Chiesa, ci sono strutture antiche, strutture caduche: e' necessario
rinnovarle". E la Chiesa "sempre è stata attenta a quello, col dialogo
con le culture". Sempre la Chiesa "si lascia rinnovare secondo i
luoghi, i tempi e le persone". Questo lavoro "sempre lo ha fatto la
Chiesa". Infatti, "dal primo momento, ricordiamo la prima lotta
teologica". Cioè "per diventare cristiano è necessario fare tutta la
pratica giudaica o no? No. Hanno detto di no! I gentili possono entrare come
sono: gentili. Entrare in Chiesa e ricevere il Battesimo". Un primo
rinnovamento della struttura. "E così la Chiesa sempre è andata avanti,
lasciando allo Spirito Santo che rinnovi queste strutture, strutture di
chiese".
Non bisogna "avere paura di quello.
Non dobbiamo "avere paura della novità del Vangelo". Non bisogna
avere paura della "novità che lo Spirito Santo fa in noi. Quindi nessuna
paura "del rinnovamento delle strutture". Perciò "la Chiesa
è libera: la porta avanti lo Spirito Santo''. Il Vangelo testimonia
"la libertà per trovare sempre la novità del Vangelo in noi, nella nostra
vita e anche nelle strutture''. Il Papa riafferma l'importanza della ''libertà
per scegliere otri nuovi per questa novità''. E sottolinea che il cristiano è
un uomo libero ''con quella liberta Gesu ci dà". Nell'omelia del mattino
Francesco mette in guardia dall'atteggiamento dei cosiddetto cristiani della
domenica, quelli che durante la settimana si dimenticano della loro fede. Anche
nella sua prima enciclica assicura che la luce della fede può davvero
illuminare la società. La fede è un bene per tutti, un bene comune, non serve a
costruire unicamente l'aldilà, ma "aiuta a edificare le nostre
società".
E' così che "camminino verso un futuro
di speranza". Commenta il teologo brasiliano Leonardo Boff, fondatore
della teologia della Liberazione:«Francesco ha la mano sufficientemente dura
per intervenire e colpire dove c'è del marcio, anche allo Ior". Boff
ritiene che Bergoglio "inaugurerà una nuova dinastia di papi, quella dei
pontefici che vengono dal Terzo mondo", pertanto "la Chiesa conoscerà
una nuova fase della sua espressione storica, non una fase occidentale, ma una
fase più planetaria, globalizzata, aperta al dialogo:la Chiesa ha sofferto due
tipi di scandali, sessuali nella curia e finanziari nel Vaticano, ed ha bisogno
di una profonda riforma". E "San Francesco deve essere
l'ispirazione".
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