lunedì 8 luglio 2013

Papa Francesco: “La Chiesa non abbia paura di rinnovare le strutture vecchie”

da: La Stampa

Il Papa: "Nessun timore nel rinnovare le strutture della Chiesa"
Rinnovare le strutture e le coscienze. Il "manifesto" della riforma di Francesco
di Giacomo Galeazzi



Un accorato appello che suona come un manifesto programmatico: "La Chiesa non abbia paura di rinnovare le strutture vecchie".
In una Curia che attende l'annunciata riforma, le parole di Francesco diventano presagio di imminenti novità. L'esortazione papale a non temere di rinnovare l'architettura ecclesiastica è arrivata stamattina durante la messa a Santa Marta, l'ultima prima della pausa estiva. 'Ed è una sintesi dell'azione di Bergoglio. Le idee camminano sulle gambe delle persone e per rinnovare le strutture della Chiesa occorre uscire dal formalismo dei fedeli per consuetudine e valorizzare la disponibilità interiore al miglioramento. "Nella vita cristiana, anche nella vita della Chiesa, ci sono strutture antiche, strutture caduche: è necessario rinnovarle'', ha evidenziato il Pontefice, secondo l'ormai abituale resoconto di Radio Vaticana. Insomma ''vino nuovo in otri nuovi'', come insegna il Vangelo.

Però il cambiamento deve partire dalle coscienze, non può essere un mero esercizio di ingegneria costituzionale. "Non si può essere cristiano a pezzi, part-time, il cristiano part-time non va bene- avverte Bergoglio-. Serve utto, la totalità, a tempo pieno. Questo rinnovamento lo fa lo Spirito. Essere cristiano alla fine non significa fare cose, ma lasciarsi rinnovare dallo Spirito Santo o, per usare le parole di Gesù, diventare vino nuovo''. 

Francesco ha incentrato l'omelia sul rinnovamento che porta Gesù: 'La dottrina della legge viene con Gesù arricchita, rinnovata e Gesù fa nuove tutte le cose''. Quello di Gesù è "un vero rinnovamento della legge, la stessa legge ma più matura, rinnovata''. Inoltre "le esigenze di Gesù erano più forti, più grandi di quelle della legge''. La legge permette di odiare il nemico, Gesù invece dice di pregare per lui. Questo, dunque, è ''il Regno di Dio che Gesù predica''. Un rinnovamento che ''è prima di tutto nel nostro cuore''. Noi, aggiunge il Papa, ''pensiamo che essere cristiani significa fare questo o quest'altro".  Ma non è così: ''Essere cristiano significa lasciarsi rinnovare da Gesù in questa nuova vita". Quindi "io sono un buon cristiano, tutte le domeniche, dalle 11 a mezzogiorno vado a messa e faccio questo, faccio questo, come se fosse una collezione".

Insomma "la vita cristiana non è un collage di cose, è una totalità armonica, armoniosa, e la fa lo Spirito Santo". inoltre "il cristiano non è schiavo di abitudini, di strutture, lo porta avanti lo Spirito Santo''. Quindi, "la fede "rinnova tutto, rinnova il nostro cuore, la nostra vita e ci fa vivere in uno stile diverso, ma in uno stile che prende la totalità della vita". La novita' del Vangelo è "una novità" da inserire "nella stessa legge che viene nella storia della salvezza''. E questa novità ''va oltre noi'' ci rinnova e "rinnova le strutture''. Per questo Gesu' dice che per il vino nuovo sono necessari otri nuovi: ''Nella vita cristiana, anche nella vita della Chiesa, ci sono strutture antiche, strutture caduche: e' necessario rinnovarle". E la Chiesa "sempre è stata attenta a quello, col dialogo con le culture". Sempre la Chiesa "si lascia rinnovare secondo i luoghi, i tempi e le persone". Questo lavoro "sempre lo ha fatto la Chiesa". Infatti, "dal primo momento, ricordiamo la prima lotta teologica". Cioè "per diventare cristiano è necessario fare tutta la pratica giudaica o no? No. Hanno detto di no! I gentili possono entrare come sono: gentili. Entrare in Chiesa e ricevere il Battesimo". Un primo rinnovamento della struttura. "E così la Chiesa sempre è andata avanti, lasciando allo Spirito Santo che rinnovi queste strutture, strutture di chiese".

Non bisogna "avere paura di quello. Non dobbiamo "avere paura della novità del Vangelo". Non bisogna avere paura della "novità che lo Spirito Santo fa in noi. Quindi nessuna paura "del rinnovamento delle strutture". Perciò "la Chiesa è  libera: la porta avanti lo Spirito Santo''. Il Vangelo testimonia "la libertà per trovare sempre la novità del Vangelo in noi, nella nostra vita e anche nelle strutture''. Il Papa riafferma l'importanza della ''libertà per scegliere otri nuovi per questa novità''. E sottolinea che il cristiano è un uomo libero ''con quella liberta Gesu ci dà". Nell'omelia del mattino Francesco mette in guardia dall'atteggiamento dei cosiddetto cristiani della domenica, quelli che durante la settimana si dimenticano della loro fede. Anche nella sua prima enciclica assicura che la luce della fede può davvero illuminare la società. La fede è un bene per tutti, un bene comune, non serve a costruire unicamente l'aldilà, ma "aiuta a edificare le nostre società".

E' così che "camminino verso un futuro di speranza". Commenta il teologo brasiliano Leonardo Boff, fondatore della teologia della Liberazione:«Francesco ha la mano sufficientemente dura per intervenire e colpire dove c'è del marcio, anche allo Ior". Boff ritiene che Bergoglio "inaugurerà una nuova dinastia di papi, quella dei pontefici che vengono dal Terzo mondo", pertanto "la Chiesa conoscerà una nuova fase della sua espressione storica, non una fase occidentale, ma una fase più planetaria, globalizzata, aperta al dialogo:la Chiesa ha sofferto due tipi di scandali, sessuali nella curia e finanziari nel Vaticano, ed ha bisogno di una profonda riforma". E "San Francesco deve essere l'ispirazione".

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