da: Il Fatto Quotidiano
M5S:
“Restituito 1,5 milione allo Stato. Presto la festa, forse ci sarà Grillo”
I
parlamentari del Movimento 5 Stelle stanno organizzando il Restitution Day per
celebrare i primi bonifici con cui rinunciano a metà indennità e alla diaria.
Alcuni eletti hanno già reso pubbliche le cifre: tra i più virtuosi Roberta
Lombardi, chiude la lista Tommaso Currò
di Martina
Castigliani
Oltre un milione e mezzo di euro che
ritornano nelle casse dello Stato. E’ l’argomento sul quale hanno rischiato di
spezzarsi, ora cercheranno di farne uno dei cavalli di battaglia da
cui ripartire. Il Movimento 5 Stelle, dopo le polemiche e le perdite,
annuncia il risultato: “Abbiamo restituito le eccedenze di stipendi e diarie”,
aggiungono, “se lo facessero tutti i partiti ci sarebbe un risparmio di 40
milioni all’anno”. Non resta che organizzare la festa, che per l’occasione
chiameranno Restitution Day. Questione di giorni e i parlamentari
assicurano che il ritardo è dovuto a problemi organizzativi, dal poter stampare
o disegnare un assegno tanto grande da esibire, fino all’ottenere i permessi
per organizzare una manifestazione davanti al Parlamento. Grillo è dato per
probabile ospite e la data potrebbe già essere giovedì 4 luglio. Si celebra la
restituzione di metà indennità e della diaria non rendicontata, come stabilito
da regolamento e dopo difficili discussioni interne. E nonostante gli
avvertimenti delle
“normali differenze”, parte la gara al più virtuoso. In
testa Roberta Lombardi, residente a Roma e con meno spese rispetto agli altri,
chiude la lista Tommaso Currò, deputato siciliano che consegna i conti in
rosso.
Entro fine giugno gli scontrini dovevano
arrivare ai ragionieri e contabili dello staff e presto ci sarà la
pubblicazione ufficiale dei rendiconti. I mesi interessati sono quelli di marzo,
aprile e maggio. Le cifre variano leggermente da Camera e Senato, ma si parte
da una base di 1900 euro (la metà dell’indennità dello stipendio) a cui si
aggiunge quanto resta della diaria. Non mancano i parlamentari più diligenti,
che hanno voluto già pubblicare sui siti personali o sulla pagina Facebook la
copia del bonifico effettuato al fondo di ammortamento dei titoli di stato. Si
oscilla dai più diligenti, a chi con qualche timore spiega i suoi problemi di
trasferimento o gestione familiare. A intimorire sono gli occhi degli elettori
pronti a discutere ogni singola voce. La famosa privacy invocata nelle contestazioni
interne e che rischia, secondo i più critici, di mettere sullo stesso piano
fuori sede, persone con famiglia o stranieri. A sollevare il problema Alessio
Tacconi, deputato della Svizzera, che rivendica le tasse molto più alte nel suo
paese d’origine. Per risolvere il suo problema si sono mobilitati i capogruppo
del Movimento e ancora si aspetta la consegna dei risultati. Tra i più virtuosi
naturalmente i romani che non hanno spese extra: Roberta Lombardi ha reso
16mila euro e Carla Ruocco si presenta agli elettori con 13.092,49
euro in più. Segue Luigi Di Maio vice presidente alla Camera che ha reso 11009
euro. Poi naturalmente i residenti più lontani: Paola Pinna, la deputata
della Sardegna i giorni scorsi tra le più quotate per una probabile espulsione,
ha consegnato 6029,79 euro. Per il momento la maglia nera va a Tommaso Currò,
deputato che è andato in rosso: “L’eccedenza di diaria”, scrive su Facebook,
“risulta negativa anziché positiva in quanto ho dovuto sostenere spese da
capogiro per insediarmi a Roma ed iniziare la mia attività. Per tale voce il
saldo sarà positivo a partire da Luglio, mese dal quale inizierò a restituire.
Per ora risulto in posizione di credito”.
Tra i più critici verso la linea ufficiale
del Movimento, Currò ribadisce la sua contrarietà al rendere pubblici i dati
della rendicontazione: “Sinceramente non mi piace per niente quello che sto
facendo, cioè pubblicizzare un qualcosa che era per me ovvia, come per la
totalità dei miei colleghi deputati e senatori. Ma nel movimento si è creata
una cultura della malafede pregiudiziale, del sospetto, della sfiducia a priori
e dell’accanimento, che spingono anche la persona più in buona fede a tutelarsi
da qualsiasi maldicenza. Sentimenti che non aiutano a creare un clima positivo
soprattutto quando sono vissuti in un ambiente difficile che richiede serenità
e collaborazione”.
L’ultimo ostacolo è l’organizzazione della
festa che possa portare un po’ di pubblicità ad un gruppo negli ultimi tempi
sofferente. “Non stiamo seguendo noi direttamente l’organizzazione della
festa”, commenta il deputato Manlio Di Stefano, “faremo un’azione collettiva e
organizzeremo la comunicazione dell’evento. Credo che ormai più o meno tutti
abbiano fatto il versamento. Ma in questo momento stiamo lavorando e pensiamo
ad altro. La restituzione non è mai stata in discussione”. Dallo staff nessuna
rivelazione, ma pare che all’appello manchino una decina di persone. Lentezza o
resistenza, presto i nodi verranno al pettine. Ancora non pervenuti alcuni
rappresentanti alla Camera, mentre dal Senato è arrivata la dichiarazione
ufficiale del capogruppo Nicola Morra: “Tutti i senatori del M5S hanno versato
l’eccedenza della diaria. La senatrice Anitori, che abbiamo chiamato al
telefono, ha detto che sono cose che non ci competono più”. Così Nicola Morra,
capogruppo del M5S, ai cronisti a Palazzo Madama. Quanto alle senatrici, Adele
Gambaro e Paola Dal Pin, Morra sottolinea che “già prima avevano annunciato di
aver ottemperato alla restituzione dell’eccedente”.
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