Premesso che è un decreto, ergo: dev’essere
convertito in legge a meno che non sia inglobato in altri provvedimenti per i
quali il governo pone la fiducia in Parlamento e, come tutti i provvedimenti,
comporterà dei decreti attuativi o circolari che ne specifichino i criteri di
applicazione, la riforma dei medici di base è una delle
pochissime proposte del governo Monti che condivido.
da: la Repubblica
Sanità,
via libera al decreto Balduzzi
Distanza
ridotta tra scuole e sale giochi
Il
provvedimento varato in una riunione del Consiglio dei ministri durata oltre
sei ore. Il ministro: medici a disposizione dei cittadini "sette giorni su
sette, 24 ore su 24". Lotta alla "ludopatia": da 500 a 200 metri
e solo per le nuove concessioni. Confermata la mancata tassazione delle bibite
In una riunione durata oltre sei ore, il Consiglio dei ministri ha dato il via
libera al pacchetto di misure contenute nel decreto Sanità presentato dal ministro Renato Balduzzi. Nella
successiva conferenza stampa il presidente del Consiglio Mario Monti ha
affermato che "nella tematica vitale della salute" il provvedimento
darà "maggiore riconoscimento al merito e una maggiore distanza"
della politica. E ha messo in evidenza la "relazione che intercorre"
fra la salute e lo "sviluppo e la crescita del Paese: noi vediamo nel
capitale umano la componente essenziale della Nazione, ma anche dei processi
produttivi e dell'economia italiana e quindi un più alto livello della
salute" è un "vero e proprio asset produttivo del Paese".
Da parte sua, Balduzzi ha sottolineato che l'obiettivo della "riorganizzazione integrata" del sistema sanitario può essere sintetizzata con lo slogan "sette giorni su sette, 24 ore su 24". Tenendo conto del fatto che, come si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, le norme in materia di contenimento della spesa pubblica "hanno determinato negli ultimi anni una contrazione delle risorse finanziarie destinate al Servizio sanitario nazionale".
"Spendere meno per spendere meglio -
ha proseguito il ministro - è il filo conduttore del provvedimento che comincia
con il riordino dell'assistenza territoriale e del sistema delle cure
primarie", un complemento "virtuoso dell'assistenza ospedaliera virtuosa.
La strutturarazione dei medici di
famiglia 24 ore su 24, sette giorni su sette, esprime il messaggio: una
nuova alleanza tra utente e medici di famiglia che richiede un'organizzazione
integrata della medicina di famiglia". Il ministro ha quindi chiarito che
le nomine dei direttori generali "rimangono di competenza delle
Regioni".
"Le norme in materia di contenimento della spesa pubblica - si legge nella relazione che illustra il provvedimento - hanno determinato negli ultimi anni una contrazione delle risorse finanziarie destinate al Servizio sanitario nazionale. In particolare il recente decreto legge recante 'Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini' (...) ha introdotto misure che determinano una riduzione dei costi del settore sanitario pari a 900 milioni di euro nel 2012, 1.800 milioni nel 2013, e 2.000 milioni a decorrere dal 2014. Tali misure si aggiungono a quelle già introdotte dal decreto legge 6 luglio 2011 n.98 (...) che avevano già stabilito una riduzione del finanziamento annuale per il Ssn pari a cinque miliardi di euro a decorrere dal 2014".
Il decreto, incentrato sugli stili di vita, ha subito molti rimaneggiamenti, passando da 27 a 16 articoli. Sono state salvate, nonostante le critiche delle Regioni e dei sindacati, le parti più delicate sul lavoro medico e sulla riorganizzazione della medicina di base.
Nomine primari. A farle sarà una commissione di tre direttori di struttura complessa nella medesima specialità dell'incarico da conferire, individuati tramite sorteggio da un elenco nazionale costituito dagli elenchi regionali dei direttori di struttura complessa. Al direttore generale sarà presentata una terna di candidati idonei formata sulla base dei migliori punteggi attribuiti. Se il dg non dovesse nominare il candidato con migliore punteggio, dovrà motivare analiticamente la scelta.
Sale giochi. Su questo fronte il testo ha perso terreno, visto che nel testo di entrata (che pare venga confermato nella riscrittura di domani mattina) la distanza di sicurezza delle sale giochi da scuole, iniversità, ospedali e luoghi di culto viene ridotta da 500 a 200 metri e viene applicata soltanto ai nuovi esercizi. Per contrastare il fenomeno della "ludopatia" sono previste, inoltre, "chiusure temporanee" di attività con giochi in denaro "in presenza di fenomeni estesi di ludopatia, anche su segnalazione dei sindaci competenti per territorio".
Il testo prevede inoltre di "limitare la pubblicità dei giochi con vincite in denaro con particolare riguardo alla tutela dei minori, esplicitare le probabilità di vincita e il rischio di dipendenza dal gioco, vietare l'accesso dei minori alle sale ovvero alle aree destinate al gioco, effettuare controlli mirati per verificare il rispetto di norme a tutela dei minori".
All'agenzia delle dogane e dei Monopoli spetterà verificare "possibili soluzioni tecniche" per impedire l'accesso per via telefonica o telematica al gioco per i minori di 18 anni.
Fumo e alimentazione. Il decreto conferma le sanzioni per chi vende sigarette e simili ai minorenni: "E' vietata la vendita dei prodotti da fumo ai minori di 18 anni con sanzioni per gli esercenti da 250 a 1.000 euro, che passano da 500 a 2.000 euro con la sospensione della licenza per tre mesi in caso di recidiva".
Come era emerso nei giorni scorsi, salta la tassazione sulle bibite 1 zuccherate gassate. Resta invece l'obbligo, dal primo gennaio 2013, della presenza di almeno il 20% di succo naturale nelle bevande analcoliche con frutta. Innalzata dunque la soglia minima del 12%, con il miglioramento della qualità e l'ulteriore obiettivo dell'utilizzo di 200 milioni di tonnellate di arance in più, con benefici per la nostra agricoltura.
Saranno vietati poi pesce e latte crudo nelle mense. Alimenti dietetici e per l'infanzia potranno essere prodotti solo in stabilimenti autorizzati dal ministero della Salute. La stessa disciplina dovrà essere applicata per la produzione di integratori alimentari e cibi addizionati con vitamine e minerali.
Cure primarie. Sì alle aggregazioni fra professionisti, ma senza obbligo di adesione, e via al tetto di spesa individuale per il medico di base. La norma prevede l'aggregazione, ma senza obbligo, per i medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, della guardia medica, della medicina dei servizi e degli specialisti ambulatoriali in nuove forme organizzative per garantire l'attività assistenziale per l'intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana.
Responsabilità professionale. nella prima formulazione il medico avrebbe risposto solo di dolo e colpa grave, nel caso avesse seguito linee guida e buone pratiche della comunità scientifica. Adesso invece si dice che la colpa lieve è esclusa solo quando il medico si attenga a linee guida e buona pratiche.
Edilizia sanitaria. Cessione di immobili ospedalieri da dismettere come possibile forma di pagamento a chi realizza i lavori di ristrutturazione per la messa a norma delle strutture sanitarie del servizio pubblico. La cessione dell'immobile si potrà realizzare per quelle strutture che possono avere un cambiamento di destinazione d'uso.
Altre misure. Oltre alle linee guida sulla certificazione sportiva è previsto l'obbligo della presenza di defibrillatori automatici in tutte le società sportive, professionali e dilettantistiche.
Fra le altre novità rispetto alle bozze precedenti, lo stralcio dal provvedimento delle norme sul fascicolo elettronico, che saranno inserite nel decreto sull'agenda digitale a cui sta lavorando il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera.
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