Il governo approva «salvo
intese» il dl fisco e la legge di Bilancio. Dal contante alle tasse, tutte le
misure in campo
Via libera salvo intese
del Consiglio dei ministri, dopo oltre 4 ore, alla legge di Bilancio per il
2020 e al decreto fiscale collegato alla manovra. Nel 2020 Quota 100 non
cambierà e le tasse saranno tagliate solo ai lavoratori. Su questi due pilastri
regge il primo accordo sulla manovra siglato da Pd e M5s
Via libera «salvo intese» del Consiglio dei
ministri, dopo oltre 4 ore, alla legge di Bilancio per il 2020 e al decreto
legge fiscale collegato alla manovra. Contestualmente l’esecutivo ha dato l’ok
al Documento programmatico di bilancio (Dpb) che indica i cardini della legge
di bilancio e viene inviato alla Commissione europea per la valutazione sulla
sostenibilità e congruità delle misure di finanza pubblica dei singoli paesi
membri.
Nel Documento sono dettagliate le misure
della manovra, fatta di legge di bilancio e decreto fiscale, sulle quali è
stato avviato l’esame a Palazzo Chigi.
Sull’impostazione della manovra ha pesato
l’incognita tecnica della proroga al 2020 di 3 miliardi di euro di introiti da
partite Iva e forfettari. Confermati i 3 miliardi per il taglio dei cuneo
fiscale. Una cifra che, dal 2021, salirà a oltre 5 miliardi. L’alleggerimento
delle tasse dovrebbe riguardare i redditi fino a 35mila euro. Questi i
principali provvedimenti contenuti nel dispositivo.
Quota
100 resta, tasse giù lavoratori e tetto al contante
Nel 2020 Quota 100 non cambierà e le tasse
saranno tagliate solo ai lavoratori. Su questi due pilastri regge il primo
accordo sulla manovra, siglato da Pd e M5s. Il tetto al contante cala invece da
3.000 a 2.000 euro nel 2020 e 2021, poi scenderà a 1.000 euro negli anni
successivi. È questa la mediazione che è stata raggiunta nel Cdm sulla manovra,
dopo giorni di tensioni tra gli alleati, con Di Maio e Renzi contrari
all’abbassamento del tetto per i pagamenti in contanti.
Ma intanto il M5S ottiene che le finestre
per le pensioni anticipate non slittino e il Pd che i 3 miliardi di taglio del
cuneo non vengano spalmati anche sulle imprese ma dati solo ai lavoratori.
Tre
miliardi per il taglio del cuneo fiscale
L’approdo della manovra in Consiglio dei
ministri è laborioso, soprattutto per far quadrare le coperture. A conti fatti,
potrebbe lievitare un po', salendo oltre i 30 miliardi di euro. Il grosso delle
coperture sarà legato alla flessibilità sul deficit, alla spending rewiew e
all'abolizione dei sussidi ad attività dannose per l'ambiente. E un apporto
notevole è atteso dalla lotta all’evasione fiscale: la Nota di aggiornamento al
Def mette in conto 7 miliardi di euro, ma al momento le coperture cifrate nella
bozza del decreto arrivano a circa 2,7 miliardi, anche se molte misure ancora
non sono accompagnate da quantificazioni di gettito. C'è poi l'inatteso
tesoretto da 3 miliardi di euro legato al maggior gettito dalle imposte delle
partite Iva.
Fondi
per Industria 4.0,iperammortamento confermato
La manovra stanzia poi risorse per il
finanziamento degli incentivi Industria 4.0 per il rinnovo dei sistemi
produttivi: tra questi il Fondo centrale per le piccole e medie imprese; il
super e l'iper ammortamento (per beni tecnologici, software ed economia
circolare); il rifinanziamento della legge Sabatini e il credito di imposta per
la Formazione 4.0.
Fondo
per la famiglia da 500 mln
Lungo il percorso della manovra, però,
anche il capitolo spese è salito, per finanziare o rendere più incisivi alcuni
provvedimenti. Per esempio, la nascita del "Fondo unico per la
famiglia" vale 500 milioni, e sarà accompagnato da una serie di misure
come la gratuità degli asili nido per gran parte della popolazione e un piano
per la costruzione di nuove strutture, mentre l'investimento nel taglio del
cuneo fiscale è passato da 2,7 a 3 miliardi. Senza considerare l'ipotesi di uno
stanziamento di 3,2 miliardi, a regime, per il rinnovo dei contratti del
pubblico impiego. Tra le misure di rilevo anche la cancellazione del
superticket in sanità, a partire dalla seconda metà del 2020, con un
corrispondente incremento delle risorse previste per il Sistema sanitario
nazionale, destinate comunque ad aumentare nel prossimo triennio.
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con i sindacati
Multe
a chi non accetta carte e bancomat
Nell'ultima bozza del decreto legge fiscale
arrivano le multe per commercianti e professionisti che non accettano carte e
bancomat. Le sanzioni affiancano l'obbligo, già in vigore, di accettare
pagamenti con la moneta elettronica. La multa sarà di 30 euro cui aggiungere il
4% del valore della transazione per cui non è stato accettato il pagamento con
le carte. A controllare le violazioni saranno «ufficiali e agenti di polizia
giudiziaria».
Sanzioni
per i grandi evasori
Nel comunicato di Palazzo Chigi su manovra
e Dl fisco trova conferma anche l'ipotesi di un inasprimento delle pene per i
grandi evasori. L'intesa politica su un nuovo regime sanzionatorio si tradurrà
in norme che saranno inserite un emendamento al decreto fiscale dopo un
ulteriore approfondimento tecnico. L'emendamento, ha spiegato il ministro
dell'Economia Roberto Gualtieri, «si appoggerà su un primo tassello, una prima
norma base» che alza a «8 anni» il carcere per la «dichiarazione fraudolenta».
Nuova
stretta sui giochi
Il provvedimento collegato alla legge di
Bilancio contiene poi misure per contrastare l'illecita somministrazione di
manodopera e l'aggiramento della normativa contrattuale in tema di appalti da
parte di cooperative o imprese fittizie, che evadono l'Iva e non procedono al
versamento delle ritenute sui redditi dei lavoratori. Previsto anche il
rafforzamento delle misure contro le frodi nel settore dei carburanti. In
arrivo una stretta sui giochi, attraverso l'istituzione del registro unico
degli operatori del gioco pubblico e il blocco dei pagamenti per i soggetti che
operano dall'estero senza concessione, anche attraverso l'istituzione
dell'agente sotto copertura.
In
arrivo lotteria per pagamenti digitali e digital tax
Nel decreto legge fiscale in cantiere
trovaposto anche un premio speciale per incentivare i pagamenti con carta di
credito e bancomat, con tanto di estrazioni riservate tanto ai consumatori
quanto ai negozianti. Per i premi della nuova lotteria lo stanziamento previsto
è di 70 milioni di euro. La bozza del provvedimento prevede anche lo
stanziamento di 700 milioni di euro per il Fondo di garanzia per le piccole e
medie imprese e l'introduzione di una digital tax che frutterà 600 milioni di
euro su base annua. La nuova imposta sui servizi digitali prevede un'aliquota
del 3% sui ricavi da applicare ai soggetti che prestano servizi digitali e che
hanno un ammontare complessivo di ricavi non inferiore a 750 milioni di euro e
un ammontare di ricavi derivanti dalla prestazione di servizi digitali non
inferiore a 5,5 milioni di euro.
"Bonus
facciate" per il 2020
Tra le misure "last minute"
introdotte con la manovra spunta anche, per il 2020, una detrazione per la
ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (il "bonus
facciate") per migliorare l'apetto delle città. Prorogate le detrazioni
per la riqualificazione energetica, gli impianti di micro-cogenerazione e le
ristrutturazioni edilizie, oltre a quelle per l'acquisto di mobili ed
elettrodomestici di classe energetica elevata a seguito di ristrutturazione
della propria abitazione.
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