mercoledì 12 dicembre 2012

Lombardia, lavoratori pendolari: cornuti e mazziati, da Trenord


da: Leggo

Caos Trenord: ritardi e treni soppressi per un problema al sistema di gestione
di Chiara Prazzoli

Milano – Inizio di settimana da incubo per i pendolari di Trenord. Da domenica sera si registrano ritardi e soppressioni su diverse linee regionali lombarde.
La causa è stata individuata nel malfunzionamento del nuovo sistema informatizzato di programmazione e gestione dei turni del personale. «Il sistema - spiegano da Trenord - è entrato in funzione proprio domenica, in concomitanza con l’entrata in vigore del nuovo orario invernale, che prevede l’introduzione di circa 140 tra nuove corse e prolungamenti di linea, e della nuova turnazione introdotta con il contratto aziendale efficace dallo scorso primo dicembre». Si è scusato con tutti gli utenti Giuseppe Biesuz, amministratore delegato Trenord, intervenendo all'inaugurazione della nuova linea Saronno Seregno.
In pratica il cervellone che assegna turni e lavoro a macchinisti e capitreno è andato in tilt e così su un treno si sono così ritrovati due macchinisti e nessun capotreno o il contrario e via così. Per poter far viaggiare i treni, si è dovuto aggiustare in corsa la programmazione, lavoro che ha comportato ritardi dai venti minuti in su. «I tecnici informatici di Trenord - spiega una nota - sono al lavoro ininterrottamente da domenica sera e si conta il ripristino della normalità nella giornata di oggi. Biesuz ha infine annunciato che oggi sono state convocate tutte le rappresentanze sindacali per l’analisi della situazione e per l’adozione degli opportuni provvedimenti.
A Saronno, all’inaugurazione della nuova linea che unirà la Brianza al Varesotto, Biesuz è stato contestato da capitreno e macchinisti furiosi per il nuovo orario di lavoro invernale. «Sono previste anche 10 ore di lavoro filate con partenza spesso alle 4 del mattino. È in gioco la sicurezza degli utenti», hanno spiegato i lavoratori, facendo anche notare che i turni di lavoro si sapranno solo il giorno prima, impedendo quindi una ragionevole programmazione.
 

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