da: https://www.rockol.it/recensioni-musicali/
- di Gianni Sibilla
Mina
Fossati, canzone per canzone
Abbiamo
ascoltato in anteprima l'album che riporta il cantautore ligure sulle scene ad
8 anni dal ritiro, per collaborare con la grande voce
Ivano Fossati si era ritirato: l’ultimo
concerto nel 2012, poi qualche collaborazione a distanza, e qualche canzone
scritta qua e là, qualche progetto sparso. Chi avrebbe mai pensato ad un suo
disco, nel 2019? E chi ad un disco intero con Mina, con cui si era solo incrociata
qualche volta? Eppure, ha raccontato, i due avevano in progetto di lavorare
assieme 20 anni fa, non se ne fece niente, ma Mina non ha mai dimenticato e ha
tirato Fossati fuori dalla tana in cui si era ritirato.
In Mina Fossati c’è più quest’ultimo, anche
solo per il fatto che ha scritto lui le canzoni. Poi le voci si inseguono,
certe volte duettano, altre sono protagoniste quasi solitarie. Un disco d’altri
tempi nella scrittura, che guarda alla storia di entrambi nei suoni, e guarda
nel presente nei temi e nelle storie. Lo abbiamo ascoltato in anteprima:
eccolo, canzone per canzone.
1.
L’infinito di stelle
Piano e voce, molto semplice. Una canzone
fossatiana che introduce il tema del presente che permea il disco: “Un caffè in
due, qualche stella di carta/ E nel buio del cielo là fuori / È già domani/Ecco
perché siamo qui”
2.
Farfalle
Molto fossatiana anche questa canzone,
nella cadenza e nella scansione delle strofe, tanto da ricordare la sua
versione de “Le pioggia di marzo”. Ritmata e minimale, voce e chitarra, con una
piccola invettiva alla stampa: “Se ne scrivono di cose/Dalle stelle alle
stalle/Signori giornalisti Non rompeteci le.. /Farfalle farfalle/Il segno
dell’estate/Arrivano le rondini/Appaiono le fate/Farfalle farfalle”
Anche se il tono è più giocoso: Il segno
dell’estate/Arrivano le rondini/Appaiono le fate /Farfalle farfalle/L’aria
dell’estate/S’accorciano le gonne delle prime fidanzate /Farfalle farfalle
Farfalle farfalle…”
3.
Ladro
La prima canzone un pò più suonata; si apre
con un vocoder, e un tocco di r ‘n’b. È anche la prima canzone dove prevale
Mina, che canta la prima metà della strofe, con Fossati che fa la seconda voce,
e si sente in alcune scelte di arrangiamento (l’assolo di fisarmonica). Torna
il tema del presente: “Ladro sei un ladr/Hai rubato più di quello che hai
dato/Ma il sentimento va/Il conto del ladro non torna/Ladro sei un ladro/Sono
in tanti che inseguono un bacio Ma il sentimento va/E in fondo niente è per
sempre”
4.
Come volano le nuvole
Un ritratto di personaggio femminile, in
cui prevale ancora Fossati, sia vocalmente che tematicamente, con Mina che fa
la seconda voce, su una base che ricorda il cantautore ligure negli anni 90:
"È una brava ragazza/Se notate lo sguardo che ha/È una brava ragazza, vi
dico/E progetti non ne fa/Io stringo in mano il biglietto/ Per una notte con
lei/Non m’importa dell’amore/L’amore si vende a milioni di copie”.
5.
La guerra fredda
Una canzone a due voci, un duetto, con Mina
e Fossati che alternano strofe e punti di vista, per incontrarsi nel
ritornello, su un altra base molto classica dominata da chitarra piano e sax
soprano.
Fossati canta “L’amore è una strada
stretta/Dove le cose vanno bene o vanno così/Avessimo capito come fare/Ci
fossimo saputi accontentare/Come la gente semplice, soddisfatta”.
Gli risponde Mina: “Sai ci penso certe
volte So che qualcosa sta cambiando/Serve più coraggio che prudenza per vivere/
Basterebbe una parola/Come fa la gente che mi piace/Che si perdona anche
attraverso Il furore del temporale”.
E poi assieme: “La guerra fredda è fuori
moda, si è spenta, è passata Le nostre guerre non esistono più Ma c’è una
goccia di speranza Dentro parole come queste Che ti mando”.
6.
Luna diamante
Un brano orchestrale, affidato pressoché
totalmente ad una sofferta interpretazione di Mina: “Dove eravamo rimasti/La
gente parlava e beveva L’amore era quasi innocente /C’è una luna turchese
diamante stanotte/Che può spezzarmi il cuore”.
7.
Tex-Mex
Il primo, spiazzante singolo, un po’
“Smooth” dio Santana, un po’ “Havana” di Camila Cabello, un po’ “La flaca”, ma
soprattutto molto Fossati e con un'entrata di Mina da applausi. Due artisti che
giocano con le proprie voci e si divertono.
8.
Amore della domenica
Un brano che si apre su chitarra elettrica
e vocoder, con la voce robotica che canta “Quello che siamo è quello che
vogliamo”, salvo svuotarsi sulle voci naturali: prima Mina, poi Fossati.
Classico, rock ed elettronica si inseguono per tutto il brano, con un solo
finale di fisarmonica che si inserisce sopra l’elettrica.
9.
Meraviglioso è tutto qui
Un brano molto retrò, più centrato sulla
voce e sullo stile di Mina, che canta la prima strofa e il ritornello, per poi
tornare dopo un inciso di Fossati: “Sarà così/Come un tuffo al cuore/Un
incantesimo/O tutte e due le cose/Niente più/Di un respiro dopo un
bacio/Meraviglioso/E poi è tutto qui”.
10.
L’uomo perfetto
Parte come un brano rock, poi si apre con
sonorità africaneggianti, un po’ alla “Graceland” di Paul Simon, con le voci
che si intrecciano e un coro di bambini alla fine: “Fa che sia una storia
vera/E non la solita illusione /Ma un pover’uomo come fa/Se a casa una donna
già ce l’ha /Che confusione L’amore fa sempre così”
11.
Niente meglio di noi due
Finale con un inizio quasi funky, con una
canzone dal titolo ironicamente autoreferenziale, e un tema che chiude il
cerchio sull’attenzione al qui ed ora: “Si affacciasse il presente/Meglio di no
/Meglio correre ancora/Meglio scattare in avanti/Più forte/Perché noi siamo
qui/E io non ho paura/Non sono neanche triste/Perché ti ho davanti a me Il
mondo è duro/Come un tambur/Aspetto un sorriso/E tu puoi farmelo /Ora”.
TRACKLIST
01. L'infinito di stelle (03:44)
02. Farfalle (02:59)
03. Ladro (03:51)
04. Come volano le nuvole (04:14)
05. La guerra fredda (04:24)
06. Luna diamante (04:34)
07. Tex-Mex (04:03)
08. Amore della domenica (04:04)
09. Meraviglioso, è tutto qui (03:16)
10. L'uomo perfetto (04:18)
11. Niente meglio di noi due (03:43)
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