da: http://www.clandestinoweb.com/
di Vanda
Sarto
Il trionfatore della 87esima edizione degli
Oscar 2015 è il regista messicano Alejandro Gonzalez Inarritu, con il suo “Birdman”.
Il film, promesso vincitore, è riuscito a
vincere quattro statuette in un’annata in cui la sfida era davvero complessa:
miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior
fotografia, sono state le scelte degli Academy, che, invece, hanno un po’
snobbato l’incredibile e innovativo Boyhood (per il quale è stata premiata
tuttavia Patricia Arquette che, come miglior attrice non protagonista, aveva
già fatto incetta degli altri premi che precedono gli Oscar).
Al Dolby Theatre di Los Angeles, la serata
di gala per il cinema mondiale, ha visto una cerimonia condotta per la prima
volta da Neill Patrick Harris che se l’è cavata grazie ad un umorismo leggero
che ha scandito il ritmo, anche se non particolarmente graffiante. Tra i
premiati più importanti migliori attori protagonisti sono stati Eddie Redmayne
(“La teoria del tutto”) e Julianne Moore (“Still Alice”). Premio all’italiana
Milena Canonero per i costumi di “Grand Budapest Hotel”.
Durante la serata è stata ricordata anche
l’attrice italiana Virna Lisi, all’interno
della tradizionale rubrica che
ricorda agli Oscar gli scomparsi durante l’anno, “In Memoriam”.
- Miglior film: “Birdman” di Alejandro
González Iñárritu
- Miglior attrice protagonista: Julianne
Moore per “Still Alice”
- Miglior attore protagonista: Eddie
Redmayne per “The Theory of Everything”
- Miglior regia: Alejandro Gonzalez
Inarritu per “Birdman”
- Miglior sceneggiatura non
originale: Graham Moore per “The Imitation Game”
- Miglior sceneggiatura originale: Alejandro
G. Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris Jr. e Armando Bo per
“Birdman”
- Miglior colonna sonora: Alexandre
Desplat per il film “Grand Budapest Hotel”
- Miglior canzone: “Glory” di John
Stephens e Lonnie Lynn nel film Selma
- Miglior documentario: “CitizenFour”
di Laura Poitras, Mathilde Bonnefoy e Dirk Wilutzky
- Miglior montaggio: Tom Cross per il
film “Whiplash”
- Miglior fotografia: Emmanuel Lubezki
per il film Birdman
- Miglior scenografia: Adam
Stockhausen e Anna Pinnock per il film “Grand Budapest Hotel”
- Miglior film d’animazione: Don Hall
e Chris Williams per il film “Big Hero 6”
- Miglior cortometraggio
d’animazione: “Feast” di Patrick Osborne
- Migliori effetti speciali: Paul
Franklin, Andrew Lockley, Ian Hunter e Scott Fisher per il film “Interstellar”
- Miglior attrice non protagonista: Patricia
Arquette per “Boyhood”
- Miglior sonoro: Alan Robert Murray e
Bub Asman per “American Sniper”
- Miglior montaggio: Craig Mann, Ben
Wilkins e Thomas Curley per “Whiplash”
-Miglior corto documentario: “Crisis
Hotline: Veterans Press 1” di Ellen Goosenberg Kent e Dana Perry
- Miglior corto: “The Phone Call” di
Mat Kirkby e James Lucas
- Miglior film straniero: è il film
polacco “Ida” diretta da Pawel Pawlikowski
- Miglior trucco: Frances Hannon e Mark
Coulier per il “Gran Budapest Hotel”
- Migliori costumi: l’italiana Milena
Canonero per il film “Grand Budapest Hotel”
- Miglior attore non protagonista: J.K.
Simmons per “Whiplash”
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