martedì 19 maggio 2015

Ue, missione navale contro gli scafisti: la Libia si oppone




Operazione senza precedenti per Bruxelles. Tobruk: "Opzione disumana"

Partirà il mese prossimo la missione navale senza precedenti della Ue per combattere i trafficanti responsabili dell'enorme afflusso di migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo. Il via libera all'operazione militare è venuto oggi dalla riunione dei Ministri degli Esteri e della Difesa dell'Unione europea, ma la decisione è stata subito criticata dal governo libico di Tobruk, quello legalmente riconosciuto dalla comunità internazionale.

La Ue è ancora in attesa di una risoluzione dell'Onu che consenta di distruggere le barche dei trafficanti in acque territoriali libiche. Il capo della diplomazia europea Federica Mogherini ha precisato che sono stati approvati il "concetto di gestione della crisi" e "la decisione di stabilire l'operazione navale, che avrà il quartier generale a Roma e che sarà comandata dall'ammiraglio italiano Enrico Credendino".

I lavori continueranno nei prossimi giorni, ha spiegato l'alto rappresentante durante la conferenza stampa al termine del Consiglio congiunto Esteri-Difesa dell'Ue, per "stabilire il planning" dell'operazione e per prepararne il lancio,
"speriamo al prossimo Consiglio europeo in giugno" che si svolge il 26 e 27 del mese a Bruxelles.
Il governo libico, tuttavia, non ci sta. "Ogni azione militare deve svolgersi con la collaborazione delle autorità libiche" ha detto all'Afp il portavoce dell'esecutivo che ha sede a Tobruk, Hatem el-Ouraybi. "L'opzione militare non è umana perchè si tratta di affrontare imbarcazioni che si trovano dentro o fuori acque libiche" ha aggiunto.

I ministri di Esteri e difesa Ue, riuniti a Bruxelles, hanno autorizzato una missione senza precedenti, che prevede il dispiegamento di navi da guerra e aerei di sorveglianza delle forze armate dei Paesi europei al largo delle coste della Libia, divenuta l principale piattaforma del traffico di essere umani. "Il governo non accetterà alcuna violazione della sovranità libica" e "nono accetterà questo piano a meno che non venga attuato in collaborazione con esso" ha detto ancora il portavoce. "Il governo rifiuta qualunque ipotesi di prendere di mira le imbarcazioni, per ragioni umanitarie, ma anche perchè questo potrebbe mettere in pericolo i pescatori libici" ha avvertito.

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