ll Governo
mente agli italiani sapendo di mentire. Lo conferma un deputato del Pd!
Alfredo D’Attorre, deputato del Partito Democratico, nella puntata di Omnibus del 1 maggio ha fatto qualcosa di rivoluzionario: dire la verità. Non una verità qualsiasi, ma tutta la verità sulle politiche economiche fallimentari del Governo del quale in teoria dovrebbe essere un sostenitore.
Alfredo D’Attorre, deputato del Partito Democratico, nella puntata di Omnibus del 1 maggio ha fatto qualcosa di rivoluzionario: dire la verità. Non una verità qualsiasi, ma tutta la verità sulle politiche economiche fallimentari del Governo del quale in teoria dovrebbe essere un sostenitore.
Ripercorrendo l’intervista è facile
rintracciare tutte le critiche che il M5S ha esposto in Parlamento e nelle
piazze contro questo Governo della finanza.
– Al minuto 0:07 D’Attorre sostiene che il
famoso “tesoretto” non solo è inesistente ma, ancor peggio, è “un bel
tesoretto all’incontrario…non da
distribuire ma da trovare”. D’Attorre afferma quello che il M5S ripete sin
dall’inizio: il “tesoretto” è un’invenzione mediatica di un venditore di
pentole che non sa come giustificare i suoi fallimenti economici.
– Al minuto 0:47 il deputato Pd arriva al
cuore della sua e della nostra critica. Dietro la distrazione di massa del “tesoretto”,
infatti, “torna il tema cruciale che il
Governo purtroppo fin qui ha eluso: una radicale ridiscussione delle regole con
l’Europa…”. Su questo il M5S è ancora più deciso: i mesi trascorsi al
Parlamento Europeo e la vicenda greca dimostrano senza ombra di dubbio che questa Europa finanziaria non vuole essere
riformata. Il M5S propone un referendum per uscire dall’euro e
riprenderci la sovranità monetaria.
– Al minuto 2:29 D’Attorre parla del golpe finanziario della Bce e di Mario
Monti e sostiene senza giri di parole che “al di là degli errori che erano stati fatti dal Governo Berlusconi,
era l’architettura dell’euro che non reggeva”. Se ha retto fino ad oggi, in
effetti, non è per le manovre lacrime e sangue applicate con spietato rigore da
Monti in avanti, che hanno depresso l’economia, ma perché la Bce ha garantito
il suo intervento a protezione del debito pubblico dei Paesi in crisi. È un
bluff che non può durare ancora a lungo, ed è di nuovo la disperata situazione
greca a dimostrarlo, mentre in Italia i poveri sono ormai 10 milioni.
– Al minuto 4:15 il parlamentare del Pd
diventa ancora più chiaro e afferma che “dopo un anno di Governo…purtroppo i
fondamentali dell’economia sono peggiorati, la disoccupazione è più alta, il
Pil non riparte, lo stato delle finanze pubbliche non migliora…le riforme
in itinere, da quella della Pubblica amministrazione alla scuola destano più
preoccupazione per la confusione e i danni che possono provocare che
aspettative reali”.
– Al minuto 5:31 D’Attore sostiene che “la politica economica del Governo che…si
muove sostanzialmente in continuità con le scelte del Governo Monti e con le
direttive dell’Europa, Bruxelles e Francoforte, è una linea di cedimento
dell’Italia agli interessi di altri Paesi, è una linea subalterna, è una linea
che va contro l’interesse nazionale e che è destinata a peggiorare ancora la
situazione”.
– Al minuto 7:14 D’Attorre si chiede “perché noi dobbiamo fare il 2,6%,
addirittura al di sotto del 3% [di deficit], quando altri Paesi sono oltre,
sostanzialmente per rispettare il Fiscal Compact, cioè l’idea che noi in una
situazione di economia che non riparte dobbiamo avviare già adesso la riduzione
del debito, quando sanno tutti che il debito si può ridurre…a due condizioni:
se risale il Pil reale, torna la crescita, e se risale l’inflazione. Queste
storicamente sono le uniche due strade”. Non a caso il M5S ha messo in cima
ai 7 punti per l’Europa l’abolizione del
Fiscal Compact e il superamento dei vincoli europei, per tornare ad investire
nell’economia reale: il debito si paga se le persone producono ricchezza, non
se marciscono nella disoccupazione.
– Al minuto 7:53, la critica al Jobs Act. D’Attorre sostiene
giustamente che “Il Jobs act produrrà più
flessibilità/precarietà del lavoro e poi il vero obiettivo per cui è stato
fatto, imposto da Draghi all’attuale Presidente del Consiglio nel famoso
vertice di agosto: la famosa deflazione salariale”. Se l’Italia non può competere svalutando quando necessario la moneta e
non può fare investimenti industriali a
causa del Fiscal Compact, è necessario tagliare occupazione e stipendi, per
abbassare i prezzi. Ma in questo modo si manda all’aria l’intera economia,
facendo il gioco degli interessi esteri.
– Infine, al minuto 8:25, D’Attorre spiega
come il Governo può tenere bassi i salari: “Per
questa strategia, è naturale che la disoccupazione debba rimanere alta…Questi
geni di Bruxelles hanno stabilito
che ogni Paese ha un certo tasso di
disoccupazione sotto il quale non può scendere” altrimenti aumentano i
salari. Nel Def è tutto scritto: nel 2019 la disoccupazione sarà ancora ai
livelli di oggi, se tutto va bene.
Il Governo può ingannare tutti per qualche
tempo e alcuni per tutto il tempo, ma non può ingannare tutti per tutto il
tempo.
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