da: Il Fatto Quotidiano
L’annuncio
di Matteo Renzi alla vigilia delle
elezioni regionali: “Ad agosto daremo
500 euro a 4 milioni di pensionati”, equivale all’annuncio di Matteo Renzi
alla vigilia delle elezioni europee dell’anno scorso sugli 80 euro promessi a dieci milioni di italiani. Il premier che
stravinse allora spera di ripetere il colpaccio incamerando almeno 6 Regioni su
7. Ma questa volta ha ragione il
Giornale quando osserva che l’uso elettorale dello spot è avvenuto domenica
scorsa davanti all’ampia platea televisiva dell’Arena di Massimo Giletti su
Raiuno: senza alcun contraddittorio e nel silenzio “degli indignati pro par condicio in servizio permanente effettivo”.
Se l’avesse fatto Berlusconi apriti
cielo, osserva l’house organ dell’ex
Cavaliere, definendo comunque la par
condicio “una legge sbagliata”. Invece, non lo era affatto perché funzionò
come piccolo argine al dilagare del
conflitto d’interessi frutto dello strapotere del leader politico proprietario
di tre emittenti private e controllore politico di quelle pubbliche Rai. Ma che
Renzi si comporti come il padrone di tutte le tv (e di quasi tutti i
giornali) pur non possedendoli, è sacrosanta verità. Con la differenza che
può farlo gratis e nel più rispettoso
silenzio. Per lui vale quell’avviso un tempo presente su tram e bus: “Non disturbare il manovratore”. Solo
che, al posto dei controllori,
ci sono i gestori dell’informazione unica. Anche quelli che un tempo strillavano come aquile contro il sultano di Arcore e che oggi, se non stiamo attenti, ci fanno pure la multa.
ci sono i gestori dell’informazione unica. Anche quelli che un tempo strillavano come aquile contro il sultano di Arcore e che oggi, se non stiamo attenti, ci fanno pure la multa.
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