lunedì 10 marzo 2014

Riforma elettorale, parità di diritti ai...maschi: che votano contro la parità di genere

Con voto segreto, la Camera dei Deputati ha bocciato tutti gli emendamenti presentati per introdurre la parità di genere, vale a dire: l’alternanza dei sessi nei posti in lista.
I voti sono stati 227 mentre i contrati 335, tra cui, quelli del M5S.

Io non sono una sostenitrice delle quote rose, ma trovo ridicole le argomentazioni da massimi sistemi per motivare la contrarietà: è nella culla che deve iniziare la parità, è nella società che si devono introdurre cambiamenti culturali. Tutto verissimo, sia chiaro. Ma è un po’ come dire a uno che ha un problema reale: apriamo un tavolo di discussione per trovare una soluzione. E mentre si dibatte, non si decide e non si risolve, questo continua a stare in una situazione di malessere.

Le quote rosa non sono la soluzione. Ma in attesa di rifare il mondo vediamo di introdurre qualche forzatura che possa dare una spinta a un inizio di cambiamento. La maggioranza della classe politica della Camera dei Deputati – tra cui i fautori dell’”uno vale uno”, cioè i cinquestelle – hanno detto ‘no’.


Questi sono i pessimi risultati per aver concesso la parità dei diritti ai maschi. Stavamo nel matriarcato, con l’organo sessuale maschile che questi andavano a votare….A casa a pulire i vetri e i pavimenti

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