venerdì 14 marzo 2014

Serie tv, Scandal e The Good Wife: Shonda Rhimes e i King, non tutti i triangoli riescono…

Da una settimana sono riprese due serie televisive americane: la terza stagione di Scandal e la quinta stagione di The Good Wife.


La seconda stagione di Scandal difficilmente è ripetibile. Ma anche la terza stagione riesce ad essere avvincente, seppure meno convincente da quando la trama si è staccata dalle vicende dello studio di Olivia Pope per incentrarsi maggiormente sulla rielezione del presidente degli Stati Uniti e, conseguentemente, sul rapporto “altalenante” tra i due.

Proprio l’aspetto privato della protagonista è un altro punto forte della serie. Lo è perché dalla stagione precedente, Shonda Rhimes, sceneggiatrice di Scandal oltre che di Grey’s Anatomy, ha innescato un inizio di triangolo.
Olivia e Fitz hanno una relazione da tempo. Con qualche momento di pausa, inevitabile, considerando che lui ha una lady alla Casa Bianca. Tra l’altro, una moglie maneggiona, che lui non ama ma che non lascia per i soliti motivi di opportunità politica.
In questo triangolo si è aggiunto, dalla scorsa stagione, il personaggio di Jake a “interferire” nel rapporto principale della serie. 

Se la terza stagione ha un po’ perso il motivo centrale, spostandolo da più storie intorno alla studio di Olivia al prevalente racconto del rapporto professionale tra lei e Fitz (scelta che, ha comunque una sua logica), trovo invece che la sceneggiatura stia mantenendo una certa capacità espressiva nel gestire il tira e molla del rapporto personale Olivia-Fitz, più spesso sessuale ma non privo di sentimenti, e nel gestire il nuovo ingresso: Jake, messo da Fitz a guardiano di Olivia ma, diventato amante occasionale e ora amico. Nei prossimi episodi – se la verve della Rhimes non si smarrisce – probabilmente tornerà a fare il “terzo incomodo”.


Il contrario di Scandal,  The Good Wife. Sia chiaro, qui la sceneggiatura dev’essere incentrata sui casi legali. Ma il modo con il quale si è finora gestito il tira e molla, il triangolo Alicia-Peter-Will lo trovo insoddisfacente per gente che, a scrivere sceneggiatura ha talento.


L’ideona del  tredicesimo episodio ‘Parallel Construction, Bitches’ andato in onda domenica 9 marzo, è quella di far diventare Will l’avvocato di Peter. Scelta obbligata da parte di Peter. Will come suo avvocato non potrà rilevare ciò che aveva scoperto: che Peter ha barato con i voti elettorale per diventare governatore.

L’idea è intrigante. Will che difende Peter e le reazioni di Alicia nell’apprendere che il marito continua ad avere scheletri nell’armadio. Lei, la “good wife”, in questa quinta stagione ha lasciato lo studio Lockhart & Gardner cercando di portarsi via i loro miglior clienti. Will l’ha presa “male” e non l’ha ancora perdonata, ma sono quattro stagioni che ci fanno credere che ne è innamorato ma non riesce a dirglielo. E’ credibile sta roba?
In questa stagione, non sapendo come gestire il tira e molla o non essendo interessati agli aspetti privati, i King hanno deciso di sviluppare la tensione professionale Alicia-Will. Tensione professionale tra i due che non è poi così diversa dalla tensione sessuale esistente o messa temporaneamente a dormire. 

Gli episodi finora visti sono stati di buon livello. I casi legali sono il punto di forza di questa serie ma, gira che ti rigira, mi sa che dal prossimo episodio si ritorna al trio: Alicia, Peter, Will.
Che barba, che noia…che barba. Perché se penso a come è stata gestita questa parte del racconto per quattro stagioni, non mi pare proprio che i King siano nettamente superiori ai loro colleghi sceneggiatori.
Temo quindi che ancora una volta non sapranno o non vorranno trattare l’argomento con una logica narrativa, senza snaturare il clou della serie, ma sviluppando quegli aspetti dei protagonisti che a volte sembravano volessero tracciare, salvo poi mollarli dicendosi interessati ad altri piani narrativi. La sensazione, però, è che accanto alla capacità narrativa nel trattare i casi legali, con delle zampate di classe, ci sia una parte insipida che impedisce di considerare il piatto saporito e gustoso nel suo insieme. 

Con questo, non mi aspetto il ritorno di Alicia da Will, bensì, che indipendentemente dalle “accoppiate” il racconto abbia uno sviluppo sensato e i tira e molla siano gestiti con più verve. Caso mai…oltre a riguardare The Pratice, i King guardino con più attenzione Scandal. Situazioni diverse ma, certe “dinamiche” maschio-femmina sono uguali. Sotto tutti i cieli. In ogni serie tv che si rispetti….

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