venerdì 14 marzo 2014

Fisco: via libera al redditometro

da: la Repubblica

Fisco, via libera al redditometro a prova di Privacy
E' arrivata la circolare con gli ultimi dettagli: receptio il parere del Garante: si terrà conto delle spese certe, delle spese per elementi certi, della quota di incremento patrimoniale imputabile al periodo d'imposta, della quota di risparmio formatasi nell'anno

L'Agenzia delle Entrate non utilizzerà nel nuovo accertamento sintetico, nè in fase di selezione, nè in sede di contraddittorio, le spese correnti determinate solo con la media Istat (ad esempio, alimentari e bevande, abbigliamento e calzature, alberghi e viaggi organizzati). La tipologia di famiglia di appartenenza verrà confrontata con i dati dell'Anagrafe Comunale. Il "Fitto figurativo", attribuito a coloro per i quali non si conosce la disponibilità di un'abitazione nel comune di residenza, è escluso dalla fase di selezione ma rientra nel contraddittorio. Sono queste le indicazioni operative contenute nella circolare del Fisco che tiene conto nel nuovo accertamento sintetico del parere del Garante della Privacy dello scorso novembre.

Spese ancorate a dati certi. Le spese per beni e servizi di uso corrente
determinate con esclusivo riferimento alla media Istat della tipologia di nucleo familiare e area geografica di appartenenza restano fuori anche dal contraddittorio con il contribuente, oltre che dalla fase di selezione. Solo nel caso in cui gli importi corrisposti per tali spese dovessero essere individuati puntualmente dall'Ufficio potranno essere oggetto di contraddittorio e concorrere quindi alla ricostruzione sintetica del reddito.

Risultanze anagrafiche. Per evitare che vengano selezionati contribuenti per i quali emerge uno scostamento individuale che potrebbe invece trovare giustificazione nel reddito complessivo dichiarato dalla
famiglia, l'Ufficio delle Entrate accende un faro sulla reale situazione del nucleo familiare prima ancora di inviare l'invito al contraddittorio grazie al collegamento telematico con l'anagrafe comunale. Viene in questo modo risolto il problema del disallineamento tra "Famiglia fiscale" (costituita da contribuente e coniuge oltre che dai figli e/o dagli altri familiari fiscalmente a carico) e "Famiglia anagrafica" (comprendente anche figli maggiorenni e altri familiari conviventi, nonchè i conviventi di fatto, non fiscalmente a carico).

Il fitto figurativo. E' la spesa attribuita al contribuente che non risulta, nel comune di residenza, in possesso di un immobile a titolo di proprietà o altro diritto reale, di locazione o di leasing immobiliare, oppure a uso gratuito, non viene preso in considerazione nella fase di selezione. Sarà il contribuente, in sede di contraddittorio, a illustrare la sua condizione abitativa per cui l'Agenzia sostituirà la spesa per "fitto figurativo" con le "spese per elementi certi" connesse alle caratteristiche dell'immobile di cui dispone.

Privacy. Per ricostruire sinteticamente il reddito del contribuente, nel rispetto del parere del Garante della Privacy, l'Agenzia terrà quindi conto: delle spese certe, delle spese per elementi certi, della quota di incremento patrimoniale imputabile al periodo d'imposta, della quota di risparmio formatasi nell'anno.

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