da: TV Sorrisi e Canzoni
Da lunedì 14 settembre andrà in onda su Rai
1 la seconda serie de il giovane Montalbano, la serie tratta dalle opere
Camilleri che narra le vicende del commissario trentenne, andiamo a vedere
perché ci piace e alcune anticipazioni
di Ilaria
Perrone
Michele
Riondino
Il primo motivo per cui vale la pena
vederlo è lui, chiunque al confronto con l’interpretazione di Luca Zingaretti avrebbe
faticato ad entrare nel personaggio, nel cuore delle persone e del loro
immaginario che vede l’attore Zingaretti e Montalbano una cosa sola. Riondino è
perfetto, credibile, spiritoso e incredibilmente sexy. Non ripete lo stereotipo
di un personaggio, non va ad accavallarsi alla sua versione matura, ma lo
ricaratterizza e dona entusiasmo, impulsività e slancio. Non si può fare a meno
di amarlo.
La
storia con Livia
Se nella versione adulta la storia con
Livia è meno protagonista, un elemento che resta in sottofondo, in questa
serie, al contrario, diventa una parte molto
importante. Non risulta fastidiosa
e d’intralcio, ma complice e innamorata, una Livia diversa che si fa amare. Il
loro rapporto di coppia si sta evolvendo e fronteggia le prime grosse crisi,
con le prime difficoltà che ogni rapporto a distanza si porta dietro. Se nella
versione con Zingaretti gli slanci e l’entusiasmo scarseggiano in questo caso l’immaturità,
l’impulsività la rendono una storia travolgente e passionale che non mancherà
di coinvolgere il pubblico.
La
mano di Camilleri
Ha da poco compiuto 90 anni e la Rai lo ha
festeggiato con un compleanno corale in via Asiago, alla festa era presente il
cast delle due serie dedicate a Montalbano. Riondino ha dichiarato in un’intervista
di avere un rapporto di amicizia con l’autore a cui chiede consiglio spesso sul
personaggio. Alcune puntate sono tratte dai racconti Morte in mare aperto e altre
indagini del giovane Montalbano, una invece dal racconto L’uomo
che andava appresso ai funerali. L’autore ha collaborato all’adattamento
per la tv insieme a Francesco Bruni. Insomma, la mano di Camilleri c’è ed è
indice di qualità.
Il cast
Riondino e la Felberbaum sono in buona
compagnia, con loro c’è un bravissimo Alessio Vassallo, 32 anni, nei panni
dello sciupafemmine Mimì Augello, grande amico del commissario, compagno nella
vita e nel lavoro. Insieme a lui Beniamino Marcone, 33 anni, nella parte di un
giovanissimo Giuseppe Fazio, Fabrizio Pizzuto, 51 anni, nella parte di
Catarella e Andrea Tidona, 63 anni, che interpreta Carmine Fazio. Tutti i
personaggi riescono a non essere brutte copie ma hanno una loro credibilità,
una loro anima che li unisce a quello che diventeranno e che li caratterizza
rendendoli ancora più umani ai nostri occhi.
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