da: la Repubblica
Rimane curioso l’esperimento de Il giovane Montalbano (Raiuno, il lunedì
la seconda stagione). In pratica è una clonazione di personaggi e attori che
ringiovaniscono e si muovono sempre nell’ambiente favolistico di una Sicilia
simbolica, via i già rari telefonini e largo agli autobus per Palermo che
invece invecchiano. Michele Riondino e gli altri (recitazione sopra la media
delle fiction nostre, fotografia idem) si danno parecchio da fare. Certi
caratteri sono più delineati (il giovane Fazio per quanto è efficiente
sembrerebbe destinato a mangiare in testa al commissario in futuro, e invece…),
tra i personaggi minori
di puntata sbucano nomi come Enrico Lo Verso. Si gira
intorno con profitto, insomma, fermo restando che è difficile richiamare quella
parte di pubblico che sembra aver deciso: o è l’originale oppure non ci stiamo.
Ma il livello complessivo rincuora comunque.
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