Mattia Fantinati,
portavoce del M5S alla Camera dei Deputati è stato invitato al Meeting di
Rimini di Comunione e Liberazione. Davanti a quei ciellini che omaggiano la
classe politica del momento e da questa sono omaggiati, Fantinati non
gliele ha mandate a dire. Senza perifrasi, ha descritto CL per ciò che è…..e
rimarrà. Con buona pace di Don Giussani…
da:
http://www.beppegrillo.it/
"Vi ringrazio
per l’invito: non sono qui per prendere applausi, non sono qui per cercare
consensi.
Per il Movimento 5
Stelle la politica è partecipazione e coinvolgimento dal basso, ed è fatta
proprio per essere la cassa di risonanza dei più deboli e non delle prepotenti
lobby. Non è un caso che il Movimento 5 Stelle sia nato il 4 Ottobre, il giorno
di San Francesco; non è un caso, la marcia di qualche mese fa Assisi-Perugia
per promuovere il reddito di cittadinanza: uno stipendio minimo per 10 milioni
di italiani che vivono al di sotto della soglia di povertà, in cambio di
formazione; non una forma di assistenzialismo, non un sussidio, ma uno
strumento per creare occupazione, per restituire la dignità a chi il lavoro è
stato
tolto o l’ha perso. Allo stesso modo, abbiamo creato un fondo di 10
milioni per il microcredito con il taglio dei nostri stipendi per
aiutare decine di migliaia di aziende, e prossimamente lo faremo anche per le
famiglie in difficoltà. Gli italiani non vogliono i finanziamenti ai partiti.
Quei soldi basta non prenderli, senza aspettare leggi o lungaggini
burocratiche. Non abbiamo percepito 42mil di euro di rimborsi elettorali. Tanto
in campagna elettorale avevamo detto. Tanto abbiamo fatto. Noi siamo coerenti.
Lo facciamo perché ci crediamo, e ci riusciamo, senza scendere a patti con
corrotti, senza stringere alleanze anomale, senza intascarci soldi extra. Fare
politica dal basso significa fare una politica al servizio del cittadino, anche
a costo di perdere consensi o andare contro i grandi interessi di pochi: nei
comuni dove governiamo i sindaci fanno scegliere dove destinare parte delle
finanze pubbliche ai cittadini, e non agli elettori e la differenza permettermi
è sostanziale.
La nostra politica è
realizzabile solo da chi è veramente libero (da interessi, da voti, voglia di
potere, finanziamenti) ed è per questo che Movimento 5 Stelle non crede ai
politici che passano allegramente da posti in Banche, Fondazioni, Casse,
Ministeri, Enti… I partiti tradizionali non potranno mai fare gli interessi dei
cittadini perché saranno sempre prigionieri di sistemi di consensi e di potere
da cui non sanno e non vogliono slegarsi. Nessuno di noi è un politico di
professione, e sicuramente nessuno di noi rimarrà in politica tanto a lungo da
poterlo diventare. Io, da ingegnere ho lasciato il lavoro per mettermi al
servizio dei cittadini; non come molti di voi che sono entrati in politica per
migliorare il proprio lavoro. Essere del Movimento 5 Stelle significa essere
coerente, trasparente, libero ed onesto. Onestà e verità al di là di scelte
scomode e compromessi con il potere.
Ed oggi, proprio onestamente sono qui per denunciare come Comunione e Liberazione, la più potente lobby italiana, abbia trasformato l’esperienza spirituale morale, in un paravento di interessi personali, finalizzati sempre e comunque a denaro e potere. La politica deve essere laica, perché deve fare il bene comune, di tutti. Non esiste una politica cristiana, esiste un cristiano che fa politica. Il Movimento 5 stelle si indigna che si possa strumentalizzare in questo modo tanta brava gente e credenti cattolici. Negli anni avete generato un potere politico capace di influenzare sanità, scuole private cattoliche, università e appalti. Sempre dalla parte dei potenti, sempre dalla parte di chi comanda. Sempre in nome di Dio. (“non potete servire Dio ed il denaro”, Luca 16,13)
Avete
applaudito, il prescritto per associazione mafiosa, pace all'anima sua: Giulio
Andreotti. Non credo perché andasse in chiesa ogni mattina ma
perché egli rappresentava una visione politica assolutamente in linea con la
vostra: l’inciucio sempre comunque ed a tutti i costi, pur di allargare la
propria cerchia di alleati che un giorno sarebbero potuti tornare utili per il
proprio tornaconto, dentro e fuori alle stanze della politica. Il vero maestro
dell’arte del compromesso, mai un sì e mai un no, ma sempre dipende. Dopo il
Giulio Nazionale avete osannato il suo
rampollo Silvio: anche lui condannato per frode fiscale, falso in bilancio,
appropriazione indebita. Per non parlare del suo entourage e della vita non
proprio secondo i valori cattolici che faceva da palazzo Grazioli alle sue
ville in Sardegna. Sulla scia di Berlusconi avete steso tappeti rossi per “il celeste” (non certo per il colore
delle giacche) Formigoni, finito sotto processo per corruzione per tangenti
multi-milionarie sulla sanità lombarda. A suon di vacanze pagate da lobbisti
senza scrupoli si ritrova ora indagato con l’accusa di aver distribuito appalti
a destra e a sinistra ai soliti amici della casta, ma forse sarebbe più giusto
chiamarla cosca. Caduto in disgrazia Formigoni, vi siete girati verso il governo dell’inciucio Letta e del premier attuale, uguali, perché
sostenuti dalla stessa maggioranza: la vostra vera vittoria elettorale, con 2
ministri. Mauro, ministro della guerra, e Lupi ministro della cementificazione.
Dal primo la spinta verso gli armamenti era garantita; Finmeccanica, uno dei vostri sponsor, ringrazia. Dal secondo,
avevate la certezza dello sblocco degli
appalti per gli associati alla Compagnia delle Opere, il vostro braccio armato
composto da 35000 iscritti: aziende, professionisti, per un giro d’affari di
70mld, pronti ad aiutarsi tra loro.
Scambi privilegiati, credito facilitato,
distribuzione di appalti pubblici, secondo il motto: “io do una mano a te, tu
la dai a me, ed insieme le mettiamo in tasca degli Italiani”! Ora che avete
perso anche i due ministri, il premier
mai eletto, accortosi che i boy-scout sono
troppo giovani per votare e che oramai non ha più il consenso dell’anno
scorso, viene qui a ricevere la vostra benedizione baciando pantofole ed
anelli. Il presidente imbonitore e venditore di speranze, quelle speranze che
oramai sono state disattese tanto da portare il 51% degli italiani a non
fidarsi più della politica. Ma questi nomi sono solo la punta dell’iceberg.
Esiste anche un sottobosco di persone di Comunione e Liberazione, che di
cattolico non hanno nulla, tanto meno di senso civico. Non sorprende più ormai
come tra voi si possa trovare Don Mauro Inzoli detto “don Mercedes” (per il suo
stile di vita non propriamente francescano e una forte passione per i
minorenni) oppure come il vostro nome possa finire legato agli scandali di
Mafia Capitale tramite la “Cooperativa Bianca” - La Cascina. Siete l’immagine
di una Chiesa privata, che, ogni anno, forte del suo bacino di voti, si ritrova
qui a parlare di valori cristiani e dell’amicizia, ma ne esce rinnovata negli
affari. Lo dimostrano anche i vostri sponsor che rimangono gli stessi di
sempre, tra big privati, Regioni, partecipate dello Stato o sue grosse
concessionarie ed imprese della galassia della Compagnia delle Opere:
- Finmeccanica:
l’azienda dell’ ex presidente Orsi (vicino a CL), arrestato.
- Intesa San Paolo:
Una delle banche più aiutata dal decreto IMU-Bankitalia. Una banca che ama la
guerra, investendo milioni in armi
- Eni: costruisce da
anni sulla corruzione internazionale e la politica estera di tutti i governi
che si sono succeduti, di destra di sinistra, di centro. (ricordiamo l’AD
Descalzi accusato per corruzione)
- Nestlè: una
multinazionale che ha causato disastri e drammi sociali in tutto il mondo, dalle
infrazioni legate alla commercializzazione del latte materno, al cibo
contaminato venduto in 2 Venezuela, all’uso – non dichiarato - di prodotti transgenici, fino alle denunce per
schiavitù e manodopera minorile.
- Lottomatica: in un
paese dove la malattia del gioco d'azzardo è considerata una delle patologie
emergenti a causa della crisi: ringrazia per i condoni fiscali del governo.
Per noi la politica
è un’altra cosa. Un politico deve essere onesto ed avere il coraggio di dire la
verità. Il coraggio di dire sì, e il coraggio di dire no. Indipendentemente da
quali siano i propri tornaconti personali. Ho iniziato a fare politica, perché
ho capito che finché ci sono sistemi come il vostro, i nostri talenti veri,
guadagneranno un decimo di una velina o un centesimo di un calciatore se non
“si ammanicheranno” con le persone giuste. IO NON CI STO!! Ed io sono venuto
qui, in un terreno scomodo, per venirvele a dire, e a farvi qualche domanda:
- Cos'è comunione e
liberazione?
- Che cosa
rappresenta per la politica italiana?
- Perché ogni anno,
ministri, Presidente del Consiglio, sentono la necessità di chiedere la
benedizione venendo in pellegrinaggio a Rimini, come una volta facevano i Re
con i Papi?
- Quando la Chiesa
caccerà i mercanti dal Tempio?
Il Movimento 5
Stelle non ha bisogno di benedizioni, ma di risposte. Grazie".
Mattia Fantinati,
Portavoce M5s Camera
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