da: https://www.repubblica.it/ - di Ernesto Assante
Si intitola "Legacy Master Tapes" l'iniziativa della Sony che apre i suoi archivi per rendere disponibili undici capolavori della musica italiana per la prima volta nella qualità delle registrazioni analogiche
Lo sappiamo tutti, ormai è storia, la musica "immateriale", quella distribuita senza supporti fisici, domina il mondo e certamente non si tornerà indietro. Ma esiste un mondo, seppure piccolo, di amanti del suono analogico che passa dai numerosi (anzi sempre più numerosi) acquirenti di dischi in vinile a 33 o 45 giri, ai seguaci delle registrazioni in audiocassetta, ai maniaci dell'alta fedeltà, che è tutt'altro che disposto a mandare in pensione gli strumenti utilizzati per decenni per ascoltare o registrare musica. A questi appassionati cultori della musica Sony Music Italy apre, per la prima volta, i suoi archivi, realizzando una collana che per molti versi è incredibile.
La collana si intitola "Legacy Master Tapes" e raccoglie, per ora, undici titoli storici della canzone italiana, riproposti un un formato davvero singolare, quello dei nastri magnetici. Ma non quelli piccoli e portatili delle audiocassette, ma quelli grandi e ingombranti, dalla qualità audio straordinaria, che si potevano ascoltare sulle macchine realizzate dalla Revox o dalla Studer, i grandi registratori a nastro usati da una pattuglia di appassionati e da tutte le radio nazionali, o da chi amava registrare in una qualità ampiamente superiore.
Sony ha deciso di aprire la propria collezione di master originali per realizzare dei nuovi nastri, rinnovando quindi un'offerta analogica in grado di dare particolare soddisfazione agli audiofili e ai collezionisti. La prima serie conta undici titoli, da Il mio canto libero di Lucio Battisti a Fetus di Franco Battiato, da La torre di Babele di Edoardo Bennato a Lilly di Antonello Venditti, dai tre classici del progressive italiano, Storia di un minuto della Pfm, il primo, omonimo, album del Banco del Mutuo Soccorso, e Crac degli Area, a capolavori come Storia di un impiegato di Fabrizio De André e Lucio Dalla di Lucio Dalla, fino ad arrivare a Sabato pomeriggio di Claudio Baglioni e Viva l'Italia di Francesco De Gregori.
Ogni singola copia di questa edizione in tiratura limitata è realizzata utilizzando il master originale del disco, e ogni singola copia verrà realizzata "ad hoc", su richiesta, prenotabile esclusivamente sul sito appena inaugurato dalla Sony. Pezzi unici, dunque, in edizione limitata e numerata, costosa ma straordinaria. L'idea è quella di riportare in vita un repertorio che è parte integrante della storia artistica del nostro paese, cercando allo stesso tempo di preservare e portare nel nuovo millennio dei supporti che altrimenti andrebbero dimenticati e perduti. "Fra i tantissimi appassionati del suono analogico di tutto il mondo, esiste una vasta schiera di cultori del reel-to-reel che non ha mai avuto la possibilità di acquistare grandi registrazioni in bobina", dice Stefano Patara, direttore Sony Legacy, "Master Tapes vuole iniziare a colmare questa lacuna partendo dai capolavori da studio della musica italiana proposti in un prodotto di altissimo livello. È un altro passo intrapreso da Sony Music nella direzione di preservare e riproporre la qualità delle registrazioni del suo catalogo nella convinzione che in futuro l'interesse per il suono analogico e per l'audio di alta qualità in genere siano destinati ad aumentare".
Qual è la particolarità di queste registrazioni? Quella di riprodurre fedelmente il suono in studio dell'epoca, così come era stato realizzato sul nastro master originale, garantendo la migliore esperienza d'ascolto possibile. "Per la realizzazione di questa edizione esclusiva sono stati riprodotti i nastri master a due piste delle varie opere, utilizzando un registratore Studer A820 MKII senza nessun stadio intermedio di elaborazione", spiegano i responsabili del progetto. "Per preservare la sonorità originale dell'opera non sono state effettuate modifiche al segnale di alcun genere (come riduzione di rumore o equalizzazioni). Sono state evitate tutte le possibili alterazioni del segnale e qualsiasi altra interferenza, utilizzando filtri di rete, stabilizzatori e cavi di segnale di altissima qualità. Tutte queste procedure hanno contribuito a ridurre il rumore del nastro nello spettro di frequenze più basso, e ad esaltare il calore delle armoniche tipiche delle registrazioni analogiche".
Roba
per maniaci e appassionati audiofili, dunque, ma anche per chi vuole
avere in casa degli "originali" di opere importantissime della
nostra canzone, recuperati da un vastissimo archivio, quello della Sony, che
arriva fino agli anni Novanta, dal quale, è facile immaginare, usciranno ancora
altri gioielli come i primi undici.
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