da: https://www.remocontro.it/
La variante del virus ‘secretata’
L’India che è alle prese con una nuova variante del virus e rischia di essere travolta dagli oltre 300mila contagiati al giorno che arrivano in ospedali ormai senza ventilatori, ossigeno e vaccini, oltre ai rimedi che ancora non si vedono, cerca di nascondere.
«Con modalità quasi senza precedenti il governo è intervenuto per bloccare le proteste e le critiche sui social ma sembra invece immobile nel fermare le vaste riunioni religiose e le manifestazioni elettorali».
Che cos’è la variante indiana?
È
una mutazione particolarmente aggressiva del Sars-CoV-2 che, proprio come tutti
i virus, si trasforma in continuazione per adattarsi all’ambiente, scrive
Federico Giuliani su InsideOver. La maggior parte di queste trasformazioni
cambiano la sua sequenza genetica ma non effetti e comportamenti. Alcune,
invece, rendono il virus più contagioso o letale. Sarebbe il caso della
variante indiana, scoperta per la prima volta lo scorso ottobre.
Una mutazione della variante indiana, molto simile a quelle osservate nelle
varianti identificate in Sud Africa e Brasile, sarebbe in grado di aiutare il
virus ad eludere gli anticorpi
Altri esperti ritengono che la variante indiana non sia peggiore della variante inglese.
Gli scienziati ritengono che i vaccini esistenti siano in grado di contrastare la variante indiana per quanto riguarda la prevenzione di forme gravi di infezioni da Covid-19.
Dove si è diffusa?
Partita
dall’India, è stata riscontrata maggiormente nello stato indiano occidentale
del Maharashtra, per la precisione in 220 dei 361 campioni Covid raccolti tra
gennaio e marzo. Sembrerebbe che i viaggi internazionali abbiano portato la
mutazione nel Regno Unito dove, a partire dal 22 febbraio, sono stati identificati
103 casi. La variante indiana è stata individuata in 21 Paesi, compresa
l’Italia (un solo caso registrato in Toscana).
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