da: Il Fatto Quotidiano - di Andrea Sparaciari e Simone Bauducco
Anziani in coda agli hub e centri vaccinali vuoti per mancanza di vaccinandi. Due facce dell’ennesimo – convulso – V-day della Lombardia. Il primo a cui potevano presentarsi contemporaneamente gli over 80 con un appuntamento, quelli senza sms ma registrati sul portale Aria e quelli mai iscritti. Chi temeva il caos ha avuto ragione. E non sbagliava chi ritiene irrealizzabile l’obiettivo di vaccinare tutti gli over 80 entro l’11 aprile: mancano ancora 177.869 anziani registrati, più 57.890 non registrati. Una marea di gente che in questi giorni sta tentando di raggiungere la sua dose.
Ieri mattina l’ospedale San Gerardo Vecchio di Monza è stato preso d’assalto dagli over 80 senza convocazione, come aveva suggerito la vice presidente, Letizia Moratti: “Siamo arrivati qui e c’è il mondo –spiega una signora mentre la madre aspetta su una sedia – il distanziamento è impossibile e fa freddissimo”. L’attesa si prolunga anche per chi aveva l’appuntamento. “Abbiamo appuntamento alle 10, ma fanno passare prima quelli che non avevano la prenotazione”, si è lamentata un’altra paziente. Una confusione che a tratti ha scaldato gli animi con le persone che gridavano “vergogna”. Confusione che ha raggiunto l’apice quando alcuni sono stati invitati a spostarsi al punto vaccinale dell’autodromo: “Ma cosa dovrei fare: rimettermi in auto e spostare di nuovo mia madre senza sapere come sarà di là la situazione – si chiedeva una signora –non mi sembra il caso". Lunghe file anche nell’Hub di Schiranna (Va).
Situazione simile al Pio Albergo Trivulzio di Milano dove le code erano formate sia dai convocati, sia da chi non lo era. Idem all’ospedale Fatebenefratelli, dove una settantina di anziani senza appuntamento erano in fila dall’alba. E per tutta la giornata si sono alternati “regolari” e “irregolari ”. All’ospedale di Magenta, invece, una ventina di insegnanti sono stati convocati da Aria per il vaccino all’insaputa dell’ospedale. Discorso opposto alla Fabbrica del Vapore sempre a Milano, dove erano attesi oltre 1.500 over 80 e disabili registrati e, soprattutto, molti over 80 privi di appuntamento. Ma non si è visto quasi nessuno. La sala d’attesa è rimasta a lungo vuota, tanto che i vaccinatori hanno iniziato a chiamare i medici avvisandoli della disponibilità delle dosi. “Il centro vaccinale è semivuoto, chiedono a over 80, invalidi 100% e legge 104 di presentarsi, anche senza prenotazione. Vaccino Pfizer”, scriveva il consigliere regionale di +Europa, Michele Usuelli. “Gli anziani non sono venuti, perché nessuno li ha avvertiti”, spiega Usuelli.
“Le affermazioni di Moratti – dice il pd Samuele Astuti – che
aveva aperto le vaccinazioni a tutti gli over 80, indipendentemente dalle
prenotazioni, poi smentite timidamente da Bertolaso, hanno generato
confusione. Si è creato un cortocircuito in cui né gli operatori sanitari
né i cittadini sanno più che fare”. A testimonianza della confusione, le decine
di telefonate, email, whatsapp al consigliere regionale M5S Gregorio Mammì: “Sono
quasi tutti anziani – spiega –che non si erano mai iscritti con Aria e che le
Ats non hanno ricontattato. Mi chiedono di aiutarli col sistema di Poste”. Da
ieri, infatti, oltre ai 79/75enni, anche gli over 80 possono accedere a quella
piattaforma, novità comunicata solo in mattinata da Moratti (Aria gestirà solo
il personale scolastico). Ma molti hanno avuto difficoltà. Del resto Poste non
avrebbe dovuto occuparsi di
over 80, ma su richiesta della Regione lo farà.
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