da: Il Fatto Quotidiano - di Andrea Sparaciari
Dall’arrivo di Poste agli sms per gli over 80; dalle vaccinazioni di fragili e caregiver fino ad Aria. Nell’ultimo mese non si contano annunci, promesse e date ultimative annunciate dal trio Attilio Fontana, Letizia Maria Brichetto Arnaboldi in Moratti e Guido Bertolaso, e poi regolarmente smentite.
L’ultima della serie è arrivata ieri, alla conferenza stampa per la visita del generale-commissario Francesco Paolo Figliuolo, quando sono state comunicate tre date diverse per il debutto del portale di Poste. Per il Generale, parte oggi; per Fontana il 2 aprile, per l’entourage del presidente, “ancora non c’è una data certa, diciamo dai primi di aprile...”. Ma non è un’informazione da poco, visto che come detto da Fontana: “La vaccinazione massiva inizierà quando avremo il portale di Poste, centri vaccinali e vaccini a disposizione”. La fase massiva “partirà dopo il 13-14 di aprile”, dice il presidente, ma si ignora per quale categoria: se per i soli 79enni, o per la fascia 75-79 anni. Così fanno sorridere le parole di Bertolaso del 22 marzo: “Dai primi di aprile, prima di Pasqua, deve andare tutto alla perfezione”.
Del resto, sull’arrivo di Poste molte se ne sono dette: “Il sistema entrerà in vigore fra 10 giorni”, profetizzava Moratti il 7 marzo a Mezz’ora in più. La stessa ieri si è vantata del fatto che la Lombardia sia la regione col maggior numero di dosi fatte, 1,57 milioni: “Abbiamo vaccinato più della Svezia, del Belgio e dell’Olanda”, ha detto. Una balla, visto che
la Svezia ha somministrato 1,58 milioni di dosi, il Belgio 1,77 e l’Olanda 2,38 milioni.Ma il capitolo più imbarazzante è quello degli over 80. La Regione Lombardia aveva promesso l’appuntamento a tutti entro il 18 marzo, data slittata in corso d’opera fino al 5 aprile, con fine somministrazioni per l’11 dello stesso mese. A chi glielo ha fatto notare, ieri Fontana stizzito ha risposto che gli over 80 vaccinati sono oggi il 60% e che i circa “70 mila che non si sono prenotati saranno contattati”. Ma non è così: secondo i dati, a fronte di una platea di 725.923 over 80, hanno aderito alla piattaforma di Aria in 659.374. È solo su questi che Fontana cita le percentuali, dimenticando i non iscritti. Circa gli iscritti, 176.055 hanno ricevuto prima e seconda dose, mentre 226.984 solo la prima. Mancano ancora 66.549 anziani mai contattati. E che solo adesso si accinge ad avvicinare. Non che a quelli che l’sms l’hanno invece ricevuto, vada meglio: molti hanno infatti avuto un appuntamento senza data/luogo/ora; altri sono stati mandati anche a 170 km di distanza; altri ancora continuano a citofonare a una casa privata, perché l’indirizzo è sbagliato (accade a Lodi).
Il 30 marzo il Corriere denunciava come “Non sono ancora arrivati a tutti gli ultra80enni in attesa i messaggi che è stato assicurato sarebbero arrivati entro ieri”. Altra nota dolente, la vaccinazione di fragili e relativi caregiver: i più vulnerabili (105.000 persone) dovranno aspettare il 6 aprile per essere contattati telefonicamente per fissare gli appuntamenti, che partiranno dal 15 aprile. Per i caregiver, invece, non vi è alcuna chiarezza.
Infine
c’è il capitolo Aria: Fontana, schiacciato dai mal funzionamenti del
portale, ha ordinato ai membri del cda di dimettersi. Nessuno della
maggioranza ha però voluto rivelare che abbia ordinato il 7 febbraio
scorso –quando Poste che fino a quel giorno aveva trattato con Regione per
gestire il Piano vaccinale, saluta e se ne va – di dare l’incarico alla società
regionale. Bertolaso, indicato da un ex membro del Cda come l’autore
della scelta, ha detto che lui di “Aria non sapeva neanche l’esistenza”. Ma
nella delibera regionale 4353 del 24.02.2021, che approva il Piano
vaccinale, è scritto chiaramente che la responsabilità dei sistemi informativi
è del “Comitato Esecutivo” del quale Bertolaso è “coordinatore”.
Nessun commento:
Posta un commento