da: https://it.businessinsider.com/ - di Carlotta Scozzari
Tim sta rivedendo al rialzo le politiche di prezzo degli anni scorsi che avevano come obiettivo quello di strappare clienti a Iliad, l’operatore telefonico francese arrivato in Italia nel 2018 sparigliando le carte con le sue offerte particolarmente basse. In pratica, il gruppo telefonico oggi guidato da Luigi Gubitosi, tre anni fa, aveva proposto alcune tariffe super concorrenziali a quei clienti che, dopo avere risposto subito alle “sirene” di Iliad, avessero lasciato l’operatore di oltralpe per passare (o tornare) a Tim.
Proprio in questi giorni, quei clienti stanno ricevendo messaggi che anticipano un innalzamento dei prezzi. Per esempio, chi aveva aderito all’offerta a 6,99 euro al mese comprensiva di 50 gigabyte (gb) al mese e di minuti illimitati si è visto recapitare questo sms: “Modifica contrattuale: per esigenze legate all’evoluzione delle piattaforme di rete, dal primo rinnovo a partire dal 9/5 la tua offerta costerà 8,99 euro al mese anziché 6,99 euro e avrà 20 giga al mese in più, già disponibili sulla tua linea. Entro l’8/5 puoi recedere dal contratto o cambiare operatore, senza penali né costi di disattivazione, mantenendo eventuali rateizzazioni o pagando le rate in un’unica soluzione”. Per questo tipo di offerta, l’aumento è pari dunque a quasi il 30 per cento.
Da Tim precisano che si tratta di una rimodulazione tariffaria che riguarda solo una piccola nicchia di clienti, titolari di un’offerta non più in commercio e ai quali vengono forniti dei giga in più. Dalla società, poi, sottolineano che in questa fase sul mercato sta prevalendo una
certa razionalità, con una maggiore attenzione alla qualità dei servizi offerti e che di conseguenza tutti gli operatori stanno lanciando offerte più care rispetto a quelle particolarmente aggressive di due o tre anni fa.
In una nota l’associazione Consumerismo denuncia che a partire dal prossimo 9 maggio Tim incrementerà di 2 euro i costi mensili di alcune offerte ricaricabili, tra cui Tim Five IperGo, con costi mensili che passano da 5 euro a 7 euro al mese, Tim Supreme, che passa da 5,99 euro a 7,99 euro al mese, e Tim Iron, da 6,99 euro a 8,99 euro al mese. “Variazioni tariffarie – sottolinea Consumerismo – che producono per gli utenti aumenti mensili fino al 40 per cento.
Per indorare l’amara pillola ai consumatori, Tim ha comunicato che i clienti coinvolti nelle rimodulazioni riceveranno 20 giga mensili aggiuntivi di traffico dati”. “Con tali rincari – nota il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele – Tim colpisce le offerte più economiche utilizzate dagli utenti, imponendo incrementi tariffari tra il 30% e il 40%, regalando giga che, come noto, per l’azienda non hanno alcun costo. Grave anche l’utilizzo della formula ‘per sempre’ usata da Tim per regalare i 20 giga gratis, in quanto nel mondo della telefonia nessuna offerta, come abbiamo visto, è per sempre, e soprattutto il termine ‘gratis’ non esiste quando si tratta di compagnie telefoniche. Riteniamo gli aumenti lesivi dei diritti dei consumatori e del tutto ingiustificati e, pertanto, invieremo una segnalazione ad Agcom e Antitrust affinché avviino le istruttorie del caso sull’ennesima scorrettezza degli operatori telefonici”.
Nel frattempo, dal punto di vista concorrenziale, Tim nell’ultimo bilancio tratteggia per il 2020 un quadro in lieve mutamento: “Lo scenario competitivo del mercato italiano delle telecomunicazioni mobili nel 2020 continua a essere caratterizzato da un’offerta aggressiva dell’operatore Iliad – scrive il gruppo telefonico ex monopolista italiano – in termini di prezzo e volume di dati offerto, sebbene in lieve moderazione rispetto ai due anni precedenti. L’operatore (Iliad, ndr) continua a guadagnare clienti e conseguentemente quota di mercato a discapito degli altri operatori infrastrutturati, principalmente Wind Tre, mentre Tim ha evidenziato una maggiore capacità di tenuta anche grazie all’apporto del second brand Kena Mobile”.
Si tratterà ora di vedere se, a seguito dell’innalzamento delle tariffe appena annunciato, i clienti resteranno in Tim o magari sceglieranno di tornare a Iliad o di passare a un altro operatore.
Intanto,
il confronto tra Tim e Iliad nel mercato telefonico prosegue anche in
tribunale. Tutto è cominciato nel primo trimestre del 2020, quando Iliad
Italia, guidata dall’amministratore delegato Benedetto Levi, ha convenuto la ex
Telecom Italia dinanzi al tribunale di Milano “per presunte condotte
anticoncorrenziali, adottate anche tramite il marchio Kena Mobile,
asseritamente volte a ostacolarne l’ingresso e il consolidamento nel mercato
della telefonia mobile in Italia, avanzando pretese risarcitorie per almeno
71,4 milioni di euro”. Tim, dal canto suo, “si è costituita in giudizio sia
contestando integralmente le richieste di Iliad Italia, sia proponendo a sua
volta domanda riconvenzionale ai sensi dell’articolo 2.598 del codice civile,
con riferimento alle condotte denigratorie poste in essere da Iliad Italia nei
confronti di Tim, e formulando simmetricamente richiesta risarcitoria di danni”.
Nella prima memoria istruttoria Iliad ha aggiornato le proprie pretese
risarcitorie innalzandole a 242,8 milioni. La prossima udienza che vede
scontrarsi le due società telefoniche è fissata al 13 aprile 2021: mancano solo
pochi giorni.
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