mercoledì 9 novembre 2011

The Good Wife, 3.a stagione ‘Executive Order 13224’: meglio abbondare che deficere


9 novembre 2011

Ebbene, sì. E’ arrivato il colpo di classe dei King.
E rispetto agli episodi precedenti, c’è qualcosa di più femminile nella costruzione e regia di questo episodio. Il che dimostra, comunque, la totale sinergia tra chi pensa i personaggi e li descrive, con chi recita e dirige.

Il “caso principale” sviluppato dalla prima puntata è quello ‘Alicia & Will’.
Ma i King “leggono nel pensiero” dei fedeli seguaci di ‘The Good Wife’ e devono aver colto un po’ d’insoddisfazione per i casi legali raccontati nei primi sei episodi.
Meglio abbondare che deficere è il loro motto per il settimo episodio. E allora, ecco che ti piazzano in caso legale che si interseca nel “caso principale” con perfetta maestria e un “confronto” Will e Peter che è il preludio a futuri sviluppi con “tensione”. Il finale è un’altra chicca.

Iniziamo dal caso legale…

La vicenda legale che ci prospettano è la seguente: Danny Marwat è un americano musulmano che fa causa al governo USA sostenendo di essere stato torturato. Non dal governo Obama. Dal governo Bush. La causa è seguita da Diane e Alicia.
Nella prima parte del processo in aula, la difesa dello Stato nega che Marwat sia stato nel luogo di tortura da lui indicato. La menzogna del governo viene smascherata. A quel punto, vediamo tornare sulla scena quel Childs, battuto da Peter Florrick alla carica di procuratore di Stato, che si appella al provvedimento ‘Executive Order 13224’.
Si tratta del provvedimento assunto da Bush dopo l’attentato alle Torri Gemelli per contrastare gli atti terroristici. E’ una di quelle norme che consente di superare vincoli o regole a salvaguardia della libertà di difesa dei cittadini americani.
La competenza in merito all’applicazione dell’Executive Order 13224 è del Dipartimento del Tesoro che ha facoltà, nel corso dell’inchiesta, di interrogare anche gli avvocati delle persone oggetto d’indagine eludendo così il segreto professionale tra legale e cliente. Alicia, si trova così a essere interrogata dal funzionario del Dipartimento di Stato al quale non vuole dichiarare la strategia di difesa dello studio legale ma a cui non può mentire né omettere informazioni. Pena: carcere e sanzione pecuniaria.
Diane, che in primo momento la affianca, quando percepisce il rischio si defila (soprattutto dopo aver scoperto una cosuccia sulla coppia…) lasciando la patata bollente ad Alicia che ha quindi bisogno a sua volta di una tutela legale. La trova in una - apparentemente “fusa” - Elisabeth Tascioni, interpretata splendidamente da Carrie Preston.

Passiamo ad alcuni dettagli imperdibili..

Siamo solo a 3 minuti e 40 secondi e arriva il primo sussulto.
E’ quello di Alicia nel letto di Will ed è anche il mio che pure non fremo per gli sviluppi della coppia, ma sono interessata a come i King sviluppano il “caso Alicia & Will”.
Il sussulto lo provoca Grace che chiama mamma Alicia facendola balzare fuori dal letto di Will chiamato al suo blackberry da Diane.
Non si può spiegare. E’ da guardare (alla fine del post trovate i video con alcuni momenti dell’episodio).

Una sola osservazione su un particolare della scena: la posizione di Will quando Alicia parla. Poiché penso che non ci sia niente di casuale, di superficiale e frettoloso da parte della regia e della sceneggiatura, noto la distanza tra Will e Alicia. Certo. Lei si sposta per evitare che Diane senta la sua voce e Grace quella di Will. Ma l’inquadratura con Will nell’altra stanza, quando ormai la sua conversazione con Diane è chiusa, mi dà il senso della distanza – non certo fisica, visto che i due vanno a letto insieme - tra Will e la vita di Alicia. Lui, è l’amante clandestino (a questo punto per tutti tranne che per Diane) mai entrato ufficialmente in casa di Alicia.
Questa distanza tra i due, sono certa, sarà trattata prossimamente dai King. E potrà essere un altro colpo di classe.

Non si fa in tempo a riprendersi dal sussulto che arriva un momento che per me vale l’intero episodio.
Siamo a 5 minuti e 30 secondi. Aula di tribunale. Alicia sta interrogando e per pochi secondi su di lei si posa lo sguardo di Diane.
La squadra. Con freddezza e in modo interlocutorio: ’questa donna può costituire un problema per lo studio’, ‘questa donna è in grado di controllare Will’.
Tre secondi. Un tempo brevissimo e allo stesso modo lungo. Il tempo di prendere la mira e puntare all’obiettivo. Lo sguardo di Diane è quello del cecchino che punta la preda.
Se non sarà preceduta da altri, Diane “sparerà” nelle prossime puntate. In realtà, qualche colpo è già partito. Ma diretto a Will. Il socio che le aveva assicurato, poche puntate fa, che se la presenza di Alicia creasse imbarazzi per lo studio lui non esiterebbe ad allontanarla.
Ora, questa bella donna e bravo avvocato, che già esercita un’influenza professionale su Will, ha con lui un rapporto che va oltre l’amicizia. Diane ha una rivale. Alicia è la terza socia occulta. Colei che può spostare gli equilibri tra lei e il socio Will.
Lo sguardo di Diane è un tipico sguardo femminile. Di quelli che preludono a “chiarimenti”. Non indolori.

Ed io (Alicia) tra di voi (Diane e Will).
Siamo nella sala riunioni. Diane informa Will dello stato dell’arte della causa Danny Marwat contro il governo USA.
Diane e Will sono in piedi, Alicia è seduta al centro del tavolo. In mezzo a loro.
I due soci discutono e Alicia volge lo sguardo ora all’una ora all’altro. Stanno parlando della causa ma la posizione di Alicia, il modo con il quale segue la discussione (come se stesse assistendo a una partita di tennis) mi dà la sensazione dell’’io, tra di voi’. In effetti, è così. Alicia si pone ormai tra di loro.
Non credo sia casuale una scena di questo tipo. Si poteva girare in modo diverso.
E’ uno dei preludi di sviluppi futuri che si unisce a quello sguardo di Diane al minuto 5 e 30 secondi.

Sempre più ghiotto questo episodio…

Arriviamo al “confronto” Will e Peter.
Will ha ricevuto la visita di Cary Agos e Dana, mandati da Peter dopo la rivelazione che Gardner, quindici anni prima a Baltimora, aveva sottratto 45.000 $ a un cliente per pagare una scommessa persa a poker. I soldi dovevano tornare al loro posto nell’arco di un weekend, ma l’ammanco fu scoperto e doveva essere “sistemato” da Blake Calamar (nella seconda stagione, per un periodo investigatore allo studio e al quale Kalinda ha “bastonato” la macchina).

Will aspetta Peter sulla scalinata d’ingresso e lo affronta pensando che lui abbia scoperto tutto. Ma, proprio tutto. E invece no (almeno..io credo di no).
Peter ha scoperto il peccato di Will ma non ha ancora la certezza della relazione tra Will e Alicia. Ritiene che Will Gardner sia la causa del benservito che gli ha dato Alicia, ma non credo sia ancora arrivato a concludere che, effettivamente, i due stiano insieme.
Lo scoprirà vivendo. Chissà chi lo aiuterà nella scoperta (la mammetta?)..

Nel mezzo di quanto sopra, c’è anche la polizza assicurativa dello studio.
Come può una polizza creare un momento di attenzione da analizzare? Può.
Perché mentre Will e Diane stanno discutendo, arriva l’agente assicurativo. Normalmente, di queste faccenduole burocratiche si occupa solo Diane (sempre alle donne toccano le incombenze pratiche e tenere i cordoni della borsa). Ma questa volta, coinvolge Will.
L’agente assicurativo li informa che il costo della polizza può essere inferiore allo standard previsto se tutti i dipendenti dello studio seguiranno un corso sulle…molestie sessuali in ufficio.
Vedere come Will guarda Diane e cosa le dice…
Il corso sessuale, lo scopriremo nel finale, consiste in una bella seduta comune in sala riunioni per vedere un video.

Finale: corso sessuale, video in sala riunioni
Sala riunioni. Alicia e altri colleghi stanno assistendo al corso sulle molestie sessuali in ufficio. Scorre un video. Entra Will e si siede accanto a lei.
E’ da un po’ che non s’incrociano e quindi si parlano su come stanno andando le cose. Will le dice che da qualche giorno sta succedendo qualcosa di strano. Ma non entra in dettagli. Nel frattempo, scorre il video che mostra gli approcci in un ufficio tra un uomo e una ragazza.

Non è certo il caso di Alicia e Will. Non ci sono molestie. Sono entrambi consapevoli e consenzienti.
E allora perché Diane ci teneva a mostrare loro questa rappresentazione?
Perché quando la loro relazione si scoprirà, le ripercussioni non saranno solo sugli affari dello studio, sulle implicazioni derivanti dalla reazione di Peter Florrick che ha “sotto osservazione” lo studio Lochart & Gardner, ma anche sulla reputazione professionale di Alicia. Che sta facendo un ottimo lavoro. Ma che in ambiente lavorativo sarà guardata e commentata come…quella che è andata a letto con il capo.
Insomma. Diane teme il “terzo incomodo” Alicia ma, soprattutto, sembra dire a Will: che non si sappia cosa state facendo.
E invece, il “caso Alicia & Will” deve necessariamente prevedere che la clandestinità finisca.
Alla prossima zampata dei King. Nel frattempo, ecco alcuni momenti del settimo episodio.


The Good Wife - 3.a stagione – ep. 7 – Executive Order 13224 – Diane e Will, Grace e Alicia





The Good Wife - 3.a stagione – ep. 7 – Executive Order 13224 – Alicia tra…Diane e Will




The Good Wife - 3.a stagione – ep. 7 – Executive Order 13224 – Will e Peter





The Good Wife - 3.a stagione - ep. 7 – Executive Order 13224 – Scena finale: la “lezione video”





Nessun commento:

Posta un commento