da: la Repubblica
Non
potendo (ancora) mettere sotto tiro Mario Monti, “Il Giornale” e “Libero” hanno
puntato il mirino su Corrado Passera. Il proiettile si chiama «conflitto
d’interessi». Chissà quali oscuri progetti vorrà realizzare, chissà quali
affari segreti vorrà proteggere. Per carità, quando un potente banchiere
diventa superministro è legittimo e anzi obbligatorio essere certi che le sue
scelte siano fatte solo nell’interesse dello Stato. Ma il fatto che sentano odore
di conflitto d’interessi proprio le due gazzette della curvasudberlusconiana,
che ieri non battevano ciglio se Berlusconi metteva il suo unico veto alla
patrimoniale (lui che è uno dei tre uomini più ricchi d’Italia) o se chiedeva
una solo poltrona governativa, quella di sottosegretario alle Comunicazioni
(lui che è padrone di Mediaset), in fondo è una buona notizia. Forse, dopo 18
anni, a Feltri e a Belpietro sta tornando – miracolosamente – l’olfatto.
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