martedì 22 novembre 2011

Bonsai di Sebastiano Messina


da: la Repubblica

Non potendo (ancora) mettere sotto tiro Mario Monti, “Il Giornale” e “Libero” hanno puntato il mirino su Corrado Passera. Il proiettile si chiama «conflitto d’interessi». Chissà quali oscuri progetti vorrà realizzare, chissà quali affari segreti vorrà proteggere. Per carità, quando un potente banchiere diventa superministro è legittimo e anzi obbligatorio essere certi che le sue scelte siano fatte solo nell’interesse dello Stato. Ma il fatto che sentano odore di conflitto d’interessi proprio le due gazzette della curvasudberlusconiana, che ieri non battevano ciglio se Berlusconi metteva il suo unico veto alla patrimoniale (lui che è uno dei tre uomini più ricchi d’Italia) o se chiedeva una solo poltrona governativa, quella di sottosegretario alle Comunicazioni (lui che è padrone di Mediaset), in fondo è una buona notizia. Forse, dopo 18 anni, a Feltri e a Belpietro sta tornando – miracolosamente – l’olfatto.

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