Molto alto il senso del dovere di Silvio Berlusconi. Quello verso le sue aziende, s’intende.
In particolare: Mediaset.
Il vecchio nano puttaniere, sceso in campo per difendere i suoi interessi privati e quelli della sua lobby e che ha dato le dimissioni il 12 novembre 2011, ha fatto un passo indietro non da presidente del consiglio ma da “presidente dietro le quinte” di Mediaset. La sua permanenza al non-governo aumentava di giorno in giorno gli effetti negativi sull’azienda di Cologno Monzese. Protetta a livello governativo-legislativo ma “punita” (come il suo non-governo) dal mercato.
Nel post sotto, l’articolo del Sole 24 ore di lunedì che descrive la situazione Mediaset.
In particolare: Mediaset.
Il vecchio nano puttaniere, sceso in campo per difendere i suoi interessi privati e quelli della sua lobby e che ha dato le dimissioni il 12 novembre 2011, ha fatto un passo indietro non da presidente del consiglio ma da “presidente dietro le quinte” di Mediaset. La sua permanenza al non-governo aumentava di giorno in giorno gli effetti negativi sull’azienda di Cologno Monzese. Protetta a livello governativo-legislativo ma “punita” (come il suo non-governo) dal mercato.
Nel post sotto, l’articolo del Sole 24 ore di lunedì che descrive la situazione Mediaset.
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