Giovinezza e
intelligenza, felicità e amore materno. E poi moda tecnica, sicurezza e potere,
e ancora mercato, crescita economica, nuove tecnologie...Sono i miti del nostro
tempo, le idee che più di altre ci pervadono e ci plasmano come individui e come
società. Quelle che la pubblicità e i mezzi di comunicazione di massa
propongono come valori e impongono come pratiche sociali, fornendo loro un
linguaggio che le rende appetibili e desiderabili.
I miti sono idee
che ci possiedono e ci governano con mezzi che non sono logici, ma psicologici,
e quindi radicati nel profondo della nostra anima. Sono idee che noi abbiamo
mitizzato perché non danno problemi, facilitano il giudizio, in una parola ci
rassicurano. Eppure occorre svegliarsi dalla quiete apparente delle nostre idee
mitizzate, perchè molte sofferenze, molti disturbi, molti malesseri nascono
proprio delle idee che, comodamente accovacciate nella pigrizia del nostro
pensiero, non ci consentono più di comprendere il mondo in cui viviamo. Per
recuperare la nostra presenza al mondo dobbiamo allora rivisitare i nostri
miti, sia quelli individuali sia quelli collettivi, dobbiamo sottoporli al
vaglio della critica, perchè i nostri problemi sono dentro la nostra vita, e la
nostra vita vuole che si curino le idee con cui la interpretiamo.
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