Personaggi – L’eclettico cantautore milanese ospite
stasera sul palcoscenico dell’Arena di Mendrisio annuncia i prossimi impegni
Marco Castoldi, in
arte Morgan, non è puntuale come un orologio svizzero. All’Arena di Mendrisio,
in via Maspoli 24, dove oggi alle 23.30 è atteso in concerto (ingresso 16
euro), si rischia di aspettarlo fino al giorno dopo. Vezzi, o solo vizi, di un
musicista che non ha mai mancato di atteggiarsi a divo del pop d’autore. Lo sa
bene chi nel 2010 lo attese a lungo al Sociale di Como quando arrivò sul palco
ben dopo le 22. E lo sa bene Davide Van De Sfroos che al festival “Music On
Air” di Cernobbio lo mandò simpaticamente «a quel paese» in dialetto a causa
del suo ritardo.
L’anno prossimo
Morgan dovrà però presentarsi puntuale al Teatro Ariston di Sanremo, dove sarà
in gara al Festival, come anticipa al “Corriere di Como”.
Eppure Morgan
rimane uno di quegli artisti a cui si perdona tutto: le sue fragilità e i suoi
errori li ha sempre pagati in prima persona. Peccati e virtù si compensano
perché l’uomo, in tutte le sue esagerazioni, è autentico e sincero.
A salvarlo da un periodo difficile, lo
ammette candidamente, sono state la musica e soprattutto sua figlia.
«È così, l’ho già detto e lo ribadisco. Senza di loro
– afferma Morgan – probabilmente non sarei nemmeno qui».
E nemmeno a
riportare in auge “X Factor”.
«Non credo dipenda
da me. Il programma è fatto dai cantanti, non da Morgan».
Intanto “Star Academy” senza giudici come
lei ed Elio ha chiuso.
«Non l’ho visto e
non voglio giudicarlo. Sono amico di Francesco Facchinetti e mi dispiace».
I suoi Bluevertigo avrebbero partecipato
a un talent show musicale in tv?
«Noi arriviamo da
un’altra epoca, abbiamo fatto la gavetta in un altro modo. Ma non penso che X
Factor sia una scorciatoia, è solo un’altra possibilità per fare esperienza».
Proponendo cover?
«Anche. Questa
formula che permette di esibirsi con pezzi propri solo alla fine è un limite
soprattutto per i gruppi, ma il programma resta una bella palestra».
Se Morandi la
invitasse andrebbe a Sanremo?
«Io il prossimo
anno andrò a Sanremo».
Ma questa è una
notizia.
Allora ci dica
cosa pensa di Davide Van De Sfroos, che al Festival ha partecipato quest’anno.
«Davide è un grande autore e un grande performer, è
autentico e lo stimo moltissimo».
Entrambi, proprio
a Sanremo, siete stati più volte premiati dal Tenco.
«Mi batterei fino alla morte per difendere quella
manifestazione che ogni anno rischia di saltare. È un’isola da proteggere e lo
faremo».
Le è piaciuta
l’imitazione di “Morgano” in tv?
«Divertente e rispettosa. Fiorello ha fatto una
parodia di Morgan gentile e mai irriverente, ne sono davvero onorato».
All’Arena di Mendrisio affronta un pubblico caldo e ravvicinato.
All’Arena di Mendrisio affronta un pubblico caldo e ravvicinato.
«Bene, è quello che volevo. Non ho mai smesso di
suonare in posti piccoli a contatto con il pubblico. Le mie radici sono queste
e non le ho certo dimenticate».
Dopo “Italian
songbook volume 2”,
che uscirà a breve, altri progetti?
«Innanzitutto voglio sottolineare che in questo nuovo
disco interpreto artisti come Piero Ciampi e Fausto Amodei, canzoni impegnate».
Il coraggio non le
è mai mancato.
«Mi piace sorprendere e lo farò ancora con un lavoro
insieme ai Cluster, il miglior gruppo vocale italiano, e con un applicazione
musicale per iPad. E sarò il primo attore a vincere un Oscar senza aver mai
fatto un film. Per ora, senza statuetta, accontentiamoci di vederlo dal vivo
insieme ai Versus».
Scusi, chi
sarebbero i Versus?
«La miglior pop band in circolazione».
Maurizio Pratelli
Fonte: corrieredicomo
è una notizia...vedremo cosa succederà
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