12
ottobre 2011
Alcune considerazioni sulle prime
tre puntate della terza stagione di ‘The Good Wife’, seppure
senza il dettaglio di analisi del sito ‘Serialmente’. Per chi fosse interessato
ai commenti sulla serie potete cliccare questo link. http://www.serialmente.com/categorie/recensioni/the-good-wife/
Alcune osservazioni, non senza aver premesso che guardo i video molto
velocemente. Mi sarò sicuramente persa qualcosa.
La prima puntata, con l’episodio‘The next day’,
non ha lasciato tracce per quanto riguarda il caso legale. Non mi ha coinvolto.
Ma è stata comunque una partenza con il botto. Per via di Alicia e Will.
I King giochicchiano per farci credere che la costosa notte (per le tasche di
Will) passata nel grand hotel a cinque stelle (ultimo episodio della seconda
serie) sia stata solo un ‘good timing’, ma poi abbandonano il gioco per
svelarci che Alicia e Will hanno una relazione clandestina.
Ancora un ascensore. Qui però non c’è il silenzio o una canzone genere ‘rock
romantico’, né un movimento di mani. Si muove altro. Ed è un genere di
movimento che piace ad Alicia. Nulla di volgare. Un principio d’orgasmo
ben recitato.
Sennonché…
Sia per il finale della seconda stagione, sia per l’inizio della terza, la
domanda prevalente che credo si facciano le fans del team Alicia-Will è: ma i
sentimenti dove sono? Che fine hanno fatto?
Considerando la “crudeltà” dei King, ritengo che al momento siano stati
accantonati. E forse è giusto così. Ma mi aspetto che rispuntino fuori. Anche
perché, qualora riemergessero, nulla vieterebbe ai King di mandarli in crisi.
Insomma: se la coppia Alicia & Will avrà un futuro insieme che non sia solo
di performance sessuali lo scopriremo nel corso delle puntate di questa serie.
Ovviamente, non sono nella testa degli sceneggiatori. Mi pare però che si stia
andando in questa direzione.
Il caso legale del secondo episodio ‘The Death Zone’
è più interessante, non foss’altro per questa contrapposizione tra sistema
legale americano e inglese. Nel frattempo, Alicia e Will proseguono nella loro
relazione clandestina.
La puntata mi ha intrigato maggiormente non solo perché gli sceneggiatori danno
il meglio di sé nell’ambientazione in studio più ancora che nelle scene in
tribunale, ma per l’impressione che i King abbiano messo sul tavolo altre carte
del loro gioco.
Introducono alcuni elementi che riprenderanno nelle successive puntate.
Ovviamente, ben difficilmente nel modo e nei tempi che ci aspetteremmo (più che
altro: che si aspettano i fans del team Alicia-Will).
Primo elemento: Peter Florrick, Alicia e lo studio Lockhart &
Gardner
Il bricconcello marito di Alicia.
Traditore e bugiardo, nuovamente procuratore di Stato, aspira a diventare
governatore. E nell’ipocrita società americana è “auspicabile” che un
governatore non sia divorziato.
Peter Florrick non ha intenzione di mollare Alicia, né di renderle la vita
facile professionalmente.
La procura di stato pensa di affidare le cause civili ad uno studio legale. Florrick
chiama Diane per comunicarle che lo studio Lockhart & Gardner è uno dei tre
in lizza ma deve sottoporsi a un controllo fiscale. Verifica fiscale che
Florrick non chiede agli altri studi prescelti.
Diane è dubbiosa e si presenta a casa di Alicia per parlare con Peter. Ma non
lo trova. E capisce che Alicia e Peter si sono separati.
Se prima era dubbiosa, capire che i due si sono separati la induce a chiedersi
se la proposta del procuratore di stato non sia una trappola. Da un’indagine
fiscale difficilmente (negli USA) si esce completamente indenni.
Su domanda di Diane, Alicia le consiglia di non accettare la proposta.
Il finale del secondo episodio vede Will nello studio di Diane. Lei lo affronta
subito con una domanda: “Alicia e Will si sono separati?”. Will
risponde con altra domanda: “Ha a che fare con il nostro lavoro?”
Diane: “Se ha dei contraccolpi sul nostro studio, sì”. E ripete
nuovamente la domanda: “Alicia e Peter si sono separati?” Will: “Chiedilo
a lei”.
Per essere uno che sembra avere solo una relazione sessuale con Alicia, il modo
con il quale ribatte alla sua socia è gradevole. Ma Diane lo incalza: “questa
è la mia vita” riferendosi allo studio, e “anche la tua”.
Diane lavora con Will da tempo; lo conosce. Sa che per Will lo studio legale è
da sempre la priorità. Ma vuole che gli confermi che qualora il rapporto di
Alicia con Peter creasse complicazioni allo studio sarebbe d’accordo nel
mandarla via.
La risposta di Will non può che essere affermativa. L’espressione che ha
durante il colloquio con Diane è da vedere. E’ turbato non tanto dalle domande
che ricaccia al mittente, quanto dal fatto che non si aspettava così presto una
possibile complicazione. Il rapporto clandestino serve proprio per evitare
problemi in famiglia ad Alicia e altrettanti nello studio legale.
Riepilogando: Peter Florrick vuole candidarsi a governatore e gli serve una
moglie. Come procuratore non renderà la vita facile ad Alicia in tribunale e ha
iniziato a “infastidire” lo studio Lockhart & Gardner perché lì ci sta
Will.
C’è n’è abbastanza per rendere incandescenti altre venti puntate.
Secondo elemento: gli uomini sono tutti uguali?
Ossia: Peter e Will, al di là di ovvie differenze fisiche, di educazione e tipo
di vita, sono sostanzialmente simili?
Se mai i King daranno una risposta, non è detto che si affrettino a farlo.
Ma…vediamo se qualche carta l’hanno già buttata in scena…
Siamo sempre nel secondo episodio (il primo ha solo il principio d’orgasmo di
Alicia in ascensore, altro non ci trovo): siamo nella sala riunioni
(scenograficamente efficace), si discute un caso legale di diffamazione e
collegato in videoconferenza c’è un giudice inglese.
Ad un certo punto si scatena un contraddittorio tra Alicia e l’avvocato della
controparte. Determinata e pungente, Alicia lo affronta mettendolo in un angolo
con un Will che la guarda compiaciuto.
Vi dice niente questo?
Passiamo alla scena successiva. Siamo nello studio di Will. Lui dice ad Alicia
(fingendo di parlare di lavoro) che ha delle “fantasie sulla rivoluzione americana”.
Gli sono venute assistendo alla discussione tra Alicia e il regno unito. Vuole
fare sesso con lei. Subito. In bagno.
Vi dice niente questa scena?
A me ricorda una scena dell’episodio ‘Taking control’ della
seconda stagione.
Alicia è in tribunale e innesca uno scontro con il giudice. Rischia
l’incriminazione ma non demorde. E la spunta.
Ad assistere alla scena c’è Peter. Compiaciuto. Sorpreso di vedere un’Alicia
così grintosa, diversa.
Per lui nuova.
Quando si ritrovano a casa Peter mostra il suo “apprezzamento” all'Alicia vista
in tribunale. E ci prova. E gli va pure bene. Perché lei fa una timida
obiezione ma diventa subito disponibile.
E sono in bagno.
Possibile che i King siano ripetitivi. Che riprongano, seppure in modo diverso,
una stessa reazione/azione?
Riepilogando: Alicia decisa, grintosa, determinata e vincente suscita reazioni
identiche in Peter e Will.
E allora: gli uomini sono tutti uguali? O per meglio dire: Will e Peter sono
uguali? Beh…hanno una reazione ormonale identica quando Alicia mostra il suo
carattere sprigionando un lato sexy.
Il terzo episodo è ‘Get a room’. Entra in scena Lisa Edelstein
che interpreta Celeste. Avvocato con la passione del gioco e con un passato che
la lega a Will. Con il quale deve aver giocato anche a ….strip poker. Perché il
modo con il quale lo guarda, gli “ammiccamenti” che gli rivolge, sono espliciti
di una che più che calare un asso ha voglia di calare le mutande.
Ma Will la tiene (almeno nella terza puntata) a distanza, e quando si trova con
Alicia non nasconde i suoi “precedenti” con Celeste: “ero un’altra persona
allora”. Celeste, invece, è rimasta uguale.
Ciò che Will svela ad Alicia era inevitabile o è qualcosa che non era tenuto a
dire considerando che i rapporti tra lui e Alicia appaiono solo di
natura sessuale?
Ovviamente, se anche Will non è tenuto a raccontare dei suoi amori e
intrallazzi passati, non è escluso che – come Peter - si sia dimenticato di
raccontare qualcosa d’importante che Alicia potrebbe scoprire.
Anche qui, ce n’è abbastanza da rendere incandescenti le rimanenti venti
puntate.
Sempre che, i King vogliano rivelarci similitudini e differenze tra Will e
Peter. Una rivelazione che non potrà avvenire senza ritrovare gli “oggetti
smarriti”: i sentimenti. Quelli di Will. Quelli di Alicia.
I finali dei primi episodi sono stati interlocutori e anche tendenzialmente
fuorvianti per chi ha un certo tipo d’attese sul team Alicia-Will.
L’ultimo episodio trasmesso dalla CBS si chiude con una Alicia che al fratello
Owen dà una risposta che può “preoccupare” chi vorrebbe un suo sviluppo
sentimentale con Will.
E’ amore ciò che sta avvenendo nella vita di Alicia o è solo la ribellione di
una donna alla quale non sta più bene essere la “buona moglie”?
In effetti, ciò che ci hanno mostrato finora tra Alicia e Will è un’intesa.
Professionale e sessuale. Mai un dialogo su cosa provano, su cosa pensano,
sulle loro aspettative. Una dimenticanza casuale, un’omissione dei King? Se
fosse così, sarebbero ben scarsi e decisamente sopravvalutati come
sceneggiatori.
Certo è che...la situazione è complicata. Una donna con due figli che caccia di
casa il marito, che è procuratore di stato e aspirante governatore. Una donna
che lavora nello studio Lockhart & Gardner che spesso batte la procura
nelle aule di tribunale e nel quale ci sta Will Gardner, che non le ha ancora
detto che in quel secondo messaggio che non riuscì ad ascoltare le aveva
rivelato i suoi sentimenti. O….quelli che credeva di provare.
Quel Will Gardner che Peter Florrick ritiene causa della rottura del suo
matrimonio. Anche se, come disse Peter a Tammy, fidanzata temporanea
di Will nella seconda stagione di ‘The Good Wife’: nella vita ci si disinnamora.
Già. E ci si innamora.
Decisamente complicato un rapporto d’amore rispetto ad una brillante e performante
relazione sessuale.
Ma se non è complicato che gusto c’è. Chissà che ne pensa Alicia. Anzi…chissà
che ne pensano i King.
Di elementi ce ne sono (anche per una quarta stagione). Ma bisogna capire a che
gioco stanno giocando Robert e Michelle King…
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