Ospedale Sacco di Milano |
Fino all’altro ieri (19 febbraio 2020) Matteo Salvini - e le teste di organo sessuale maschile che
lo ascoltano e gli credono - affermavano che i barconi di migranti sono i
potenziali untori, i portatori del contagio Coronavirus.
Al momento, nel continente africano c’è un solo contagiato. Nel ricco e attrezzato (!?) mondo occidentale
- Europa in primis - i contagiati stanno
crescendo da ore.
Ieri mattina, noi italiani ci siamo
svegliati con zero contagiati. Nel corso della giornata i contagiati sono
diventati 32 in Lombardia e 9 nel Veneto e due persone sono morte.
A parte il fatto che qualcuno dovrebbe
spiegarci come mai a Padova c’era un uomo ricoverato da 15 gg e nessuno si sia
preso la briga di dirci che aveva il Coronavirus, quel che si sa è che ci
sarebbe un “paziente zero” che abita o gravita nella provincia di Lodi. Era
rientrato dalla Cina il 21 gennaio, aveva ripreso la sua vita normale fatta di
contatti con colleghi, amici, parenti.
A quanto pare, lui il virus l’ha
autodebellato mentre altri sono rimasti contagiati. Tecnicamente si chiama “untore”.
Ovviamente, incolpevole. A meno che, non sia stato prudente e sensato al suo
rientro dalla Cina. Ma poiché il virus è asintomatico, il “paziente zero” è
incolpevole. Fino a prova contraria.
Ce l’ha portato il business. Perché, soprattutto nel nord Italia, si viaggia per
lavoro. Per business. Indipendente o dipendente.
Ovviamente, qualora un prossimo contagiato
fosse un extracomunitario Salvini
tornerebbe alla carica con i suoi post del cazzo.
Sì, perché ci sono tanti virus in giro. Alcuni sono intercettati e possono essere neutralizzati.
Il virus della coglioneria si
diffonde sempre più e non ha antidoto.
Prima si andrà a votare, prima vincerà
Salvini, prima si cercherà (e, sperando in Dio, si troverà) l’antidoto…
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