tratto da: https://m.famigliacristiana.it/
Il vescovo di Pavia, Monsignor Corrado
Sanguineti ha scritto alla diocesi dopo la sospensione delle messe per l’allarme
Coronavirus. C’è un passaggio nella sua
lettera che, in particolare, mi ha colpito. E che condivido.
“Il clima
di grande allarme sociale, d’insicurezza e d’ansia che rischia di
diffondersi è anche il frutto di uno
sguardo sulla vita che vorrebbe avere tutto sotto controllo, che fa fatica
ad accettare la condizione umana fragile e vulnerabile e che, in fondo, ha cancellato Dio dall’orizzonte
dell’esistenza. Pensavamo di poter
controllare tutto, ma la realtà è più grande di noi e forse dobbiamo
imparare a unire al giusto e appassionato impegno per vincere il male e le
malattie, l’affidamento al vero Signore del mondo, creatore
e Padre, nel gesto
umile e intelligente della preghiera: “I conti sull’ uomo, senza Dio, non
tornano, e i conti sul mondo, su tutto il vasto universo, senza di Lui non
tornano” (Benedetto XVI).
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