martedì 25 febbraio 2020

Coronavirus, il vescovo di Pavia: “pensavamo di poter controllare tutto ma la realtà è più grande di noi”




Il vescovo di Pavia, Monsignor Corrado Sanguineti ha scritto alla diocesi dopo la sospensione delle messe per l’allarme Coronavirus. C’è un passaggio nella sua lettera che, in particolare, mi ha colpito. E che condivido.

“Il clima di grande allarme sociale, d’insicurezza e d’ansia che rischia di diffondersi è anche il frutto di uno sguardo sulla vita che vorrebbe avere tutto sotto controllo, che fa fatica ad accettare la condizione umana fragile e vulnerabile e che, in fondo, ha cancellato Dio dall’orizzonte dell’esistenza. Pensavamo di poter controllare tutto, ma la realtà è più grande di noi e forse dobbiamo imparare a unire al giusto e appassionato impegno per vincere il male e le malattie, l’affidamento al vero Signore del mondo, creatore
e Padre, nel gesto umile e intelligente della preghiera: “I conti sull’ uomo, senza Dio, non tornano, e i conti sul mondo, su tutto il vasto universo, senza di Lui non tornano” (Benedetto XVI).

Invochiamo il Signore della vita per le persone coinvolte da questa infezione, stiamo vicini alle loro famiglie, evitiamo ogni forma di distanza e di sospetto nelle relazioni sociali: che questi giorni ci facciano essere più uniti e attenti, solleciti del bene di ogni fratello e sorella in umanità”.

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