Il
presidente del Veneto: «Tutti abbiamo visto i cinesi mangiare topi vivi».
L'ambasciata di Pechino «basita». I governatori delle due Regioni più colpite
dal coronavirus sembrano aver perso il sangue freddo sull'emergenza.
I governatori
delle due Regioni più colpite dal coronavirus, Attilio Fontana della Lombardia e Luca Zaia del Veneto, sembrano aver perso il sangue freddo
sull’emergenza. Dopo il video di Fontana
(che non è risultato positivo) con la mascherina in diretta su Facebook, il 28
febbraio è arrivato il turno del governatore
del Veneto. «Li abbiamo visti tutti mangiare
topi vivi o altra roba del genere», ha detto Zaia, leghista come il collega
lombardo, in un’intervista ad Antenna Tre sul tema della diffusione del
coronavirus riferendosi ai cinesi.
Inutile dire che il governatore è immediatamente finito nella bufera, travolto
da accuse di razzismo.
«Mi spiace che qualcuno abbia montato una
polemica su questo, non ho mai detto che
i cinesi non si lavano. E mi scuso se ho ho urtato la sensibilità di
qualcuno, anche per i rapporti personali, noti e testimoniati, che ho con la
comunità cinese», ha detto per placare la polemica, «mi spiace d’essere stato da alcuni frainteso, e da altri volutamente strumentalizzato.
La mia era una riflessione che non voleva offendere nessuno; si riferiva alla
montagna di materiale e video, molti dei quali fake, che pesano sulla
‘reputazione’ di questo virus».
L’AMBASCIATA
CINESE: «BASITI DA OFFESE GRATUITE»
«In un momento cruciale come questo, in cui
Cina e Italia si trovano fianco a fianco ad affrontare l’epidemia, un politico
italiano non ha risparmiato calunnie sul popolo cinese. Si tratta di offese
gratuite che ci lasciano basiti. Ci consola il fatto che moltissimi amici
italiani non sono d’accordo con tali affermazioni e, anzi, le criticano
fermamente. Siamo convinti che quelle parole non rappresentino assolutamente il
sentire comune del popolo italiano», ha detto il portavoce dell’ambasciata
cinese commentando, senza mai citarla direttamente, la frase di Zaia sui topi.
QUANDO
I TOPI ERANO MANGIATI IN ITALIA
Paradossale che proprio Zaia, in un post del 26 novembre 2018,
ricordasse come in Veneto durante la prima
guerra mondiale gli abitanti si fossero ridotti a essiccare i topi nel “an de
la fam”.
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