Il cooperante italiano Giovanni Lo Porto e
un altro ostaggio americano Warren Weinstein sono rimasti uccisi in un raid Usa
contro un compound di Al Qaeda lo scorso gennaio al confine tra Afghanistan e
Pakistan. Lo ha reso noto la Casa Bianca. La Cnn precisa che i due sono morti
colpiti da un drone militare americano. Lo Porto era stato rapito
in Pakistan nel 2012.
"Come presidente e comandante in capo
io mi assumo la piena responsabilità delle operazioni anti-terrorismo",
anche quella in cui "sono rimasti uccisi due innocenti tenuti prigionieri
da al Qaeda", ha detto Barack Obama nella dichiarazione con cui ha
presentato le "più profonde scuse" alle famiglie di Lo Porto e
Weinstein.
"E' una verità molto cruenta,
ovviamente la lotta contro il terrorismo comporta anche questi errori", ha
sottolineato il presidente degli Stati Uniti. Obama ha poi voluto ricordare che
"una delle cose che distingue l'America e ci rende eccezionali è proprio
il nostro desiderio di andare avanti e soprattutto di imparare dai nostri
errori". "Faremo il nostro meglio - ha assicurato - e
soprattutto
tutto il possibile affinché tutto questo non avvenga mai più e faremo il
possibile per fermare la morte di innocenti vittime".
"L'esempio di Giovanni riflette
l'impegno degli italiani, nostri grandi alleati ed amici, per la sicurezza e la
dignità delle persone nel mondo", ha detto parlando dell'impegno
umanitario del cooperante.
Obama ha personalmente informato ieri il
presidente del Consiglio Matteo Renzi dell'uccisione dell'ostaggio. L’Unità di
crisi ha immediatamente preso contatto con la famiglia Lo Porto per comunicare
la triste notizia, come spiega palazzo Chigi.
"L’Italia porge le più sentite
condoglianze alla famiglia di Giovanni Lo Porto”, ha dichiarato il premier.
"Esprimo profondo dolore – aggiunge – per la morte di un italiano, che ha
dedicato la sua vita al servizio degli altri. Le mie condoglianze vanno anche
alla famiglia di Warren Weinstein”.
Renzi, si apprende da fonti di palazzo
Chigi, ha parlato con la madre di Lo Porto, che gli è stata passata dal team
della Unità di crisi della Farnesina che è a Palermo, con l'assistenza
psicologica che da oggi è a casa Lo Porto. "Aveva la mia età", ha
detto il premier alla mamma nel corso della loro conversazione telefonica.
Il presidente della Repubblica Sergio
Mattarella, appresa la notizia, ha dichiarato: "Partecipo al grande lutto
della famiglia e sono vicino al mondo della cooperazione internazionale che,
per l'aggravarsi delle situazioni di crisi, è sempre più esposto a insidie e
rischi gravissimi".
La presidente della Camera Laura Boldrini,
parlando con i giornalisti alla stampa estera, ha detto: "Sulla base di
quello che ci dirà il ministro mi auguro che ne sapremo di più. Risulta infatti
anche per noi preoccupante che non abbiamo avuto sentore prima di oggi. Sarà il
ministro a fornire tutti i chiarimenti".
Il governo riferirà domani alle ore 10 alla
Camera sulla morte di Lo Porto. Sarà il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni,
a parlare in aula della vicenda.
Il sottosegretario alla presidenza del
Consiglio Marco Minniti riferirà martedì mattina alle 11 al Copasir sulle circostanze
che hanno portato alla morte di Lo Porto.
"Abbiamo intenzione di capire
esattamente tutto quello che è successo nel lasso di tempo da gennaio ad oggi.
Bisogna appurare se gli Stati Uniti fossero già al corrente della presenza dei
due ostaggi all'interno del compound o se si è arrivati a capirlo
successivamente", ha detto all'Adnkronos il presidente del Copasir,
Giacomo Stucchi.
"Immagino che la certezza
dell'identità dei due corpi sia una cosa molto recente - prosegue Stucchi - ma
resta da capire quali siano le informazioni che l'intelligence americana ha
passato alla nostra, chi ha operato e sulla base di quali informazioni si sia
deciso di fare il raid. Martedì sentiremo da Minniti quali sono gli sviluppi
della vicenda", conclude il presidente del Copasir.
Il raid sarebbe stato un drone militare
americano . A riferirlo è la Cnn che cita diversi funzionari americani.
Nel corso dei raid sono morti anche due
cittadini americani legati ad Al Qaeda, rende noto la Casa Bianca. Uno dei due
americani, Ahmed Farouq, ha poi aggiunto, è morto nel corso della stessa
operazione in cui sono morti Weinstein e Lo Porto. L'altro, Adam Gadahn, è
stato probabilmente ucciso in un raid separato condotto a gennaio. Nella
dichiarazione si precisa che l'intelligence Usa non aveva informazioni
riguardanti la presenza dei due sul sito oggetto dei raid.
Obama non ha personalmente approvato le
operazioni condotte al confine tra Pakistan e Afghanistan, ha riferito un
funzionario americano citato dalla Cnn sottolineando come queste rientrassero
tuttavia nel quadro delle direttive della presidenza.
"Solo negli ultimi giorni
l'intelligence ha raggiunto un alto grado di certezza che Warren Weinstein
fosse stato ucciso", ha detto il portavoce della Casa Bianca, Josh
Earnest. "Subito dopo il presidente è stato informato - ha ricostruito
ancora il portavoce - ed ha dato direttive affinché fosse desecretato il
maggior numero di informazioni possibile per poter informare la famiglia"
e gli americani.
"Siamo devastati dalla notizia che mio
marito non farà mai più ritorno a casa", ha dichiarato Elaine Weinstein,
moglie dell'ostaggio americano rimasto ucciso. Nella sua dichiarazione, la
vedova del 73enne che era stato rapito a Lahore nell'agosto del 2011 mentre
stava lavorando ad un progetto di Usaid, la cooperazione americana, non manca
di criticare come l'amministrazione Usa gestisce le emergenze degli ostaggi ma
sottolinea che alla fine è al Qaeda da ritenersi responsabile per la morte del
marito.
"Sfortunatamente, l'assistenza che
abbiamo ricevuto da altri elementi del governo americano è stata inconsistente
e deludente nel corso di questi tre anni e mezzo - ha detto - speriamo che la
morte di mio marito e di altri che hanno fronteggiato simili tragedie negli
ultimi mesi finalmente spinga il governo americano ad assumersi seriamente le
proprie responsabilità e stabilire un coordinamento e un approccio consistente
nel sostenere le famiglie degli ostaggi". "Ma quelli che hanno rapito
Warren oltre tre anni fa hanno la responsabilità ultima" della sua morte,
ha concluso Weinstein.
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