Per
l’Istat la disoccupazione a febbraio è tornata a salire
di Mario
Di Matteo
Forse, alla fine, Renzi e Poletti avevano cantato vittoria un po’ troppo presto. Dopo
i dati positivi sul numero dei
contratti a tempo indeterminato e della ripresa della crescita della fiducia delle
imprese, una doccia gelata questa mattina arriva dall’Istat
che ha presentato i dati sull’occupazione relativi al mese di febbraio.
“Dopo la crescita del mese di dicembre e la
sostanziale stabilità di gennaio, a febbraio
2015 gli occupati diminuiscono dello 0,2% (-44 mila). Il tasso di
occupazione, pari al 55,7%, cala nell’ultimo mese di 0,1 punti percentuali”
spiega l’istituto nazionale di statistica, che segna così una battuta d’arresto
nella ripresa del mercato del lavoro italiano.
Il numero degli occupati, a febbraio, è
calato rispetto al mese precedente ed è aumentato il tasso di disoccupazione
che ha raggiunto il 12,7%: 23mila persone in più – rispetto a gennaio – cercano
invano un lavoro. Sono 67mila in più rispetto ai dodici mesi precedenti
(+2,1%).
Almeno, spiega l’Istat, per quel che
riguarda il tasso di occupazione (che si assesta al 55,7%) ci si può consolare
con un dato: sebbene la percentuale cali nel corso dell’ultimo mese – di 0,1
punti percentuali – il confronto con il febbraio del 2014 è positivo:
“l’occupazione è cresciuta dello 0,4% (+93 mila) e il tasso di occupazione di
0,2 punti”.
Guardando al dato della disoccupazione
giovanile, anche qui si nota una crescita rispetto al mese precedente, di
1,3 punti percentuali; di 0,1 punti su base annua anno, per un totale del
42,6%.
Da ultimo, si può evidenziare come si sia
mosso il mercato del lavoro nella media degli ultimi tre mesi, grazie ai nuovi
dati forniti dall’Istat: “Rispetto ai tre mesi precedenti, nel periodo
dicembre-febbraio l’occupazione è rimasta sostanzialmente stabile, mentre il
tasso di disoccupazione è diminuito di 0,4 punti percentuali, in larga misura
per la risalita del tasso di inattività”.
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