da: Famiglia Cristiana
Lo
afferma un drammatico comunicato di Save the Children. Un'emergenza umanitaria
di proporzioni colossali: almeno un milione i senzatetto, quattrocentomila
edifici distrutti. Il Paese ormai è un'immensa tendopoli. Manca tutto, dal cibo
alle medicine.
Il terremoto in Nepal potrebbe aver
provocato 10 mila vittime. Lo dice il premier Sushil Koirala che invoca un
intervento internazionale. Finora i morti accertati sono 4.485, i feriti 8.235,
ma sotto le macerie ce ne sarebbero almeno altri seimila. Quattro le
vittime italiane. Ci sono 39 italiani ancora non rintracciati ma "questo
non vuol dire che siano dispersi", ha precisato il ministro degli Esteri
Gentiloni. Il sisma dello scorso 25 aprile ha spostato il terreno sotto l'area
di Kathmandu fino a tre metri verso sud. I senzatetto, secondo il Centro
nazionale delle operazioni di emergenza (Neoc), sono almeno un milione, mentre
6,6 milioni di persone sono state colpite in varia misura dal terremoto.
Gli edifici distrutti completamente sono almeno 400 mila. Una catastrofe
umanitaria di proporzioni bibliche.
Ma le notizie che si hanno da quello che è
diventato un inferno sono ancora frammentarie. Il Paese è estremamente tortuoso
e frastagliato e le difficoltà di comunicazione sono enormi. Diverse localita',
nelle vallate piu' remote, sono ancora isolate e non sono state raggiunte dai
soccorsi. Il governo stima inoltre che ci siano 400 mila edifici distrutti. Le
vittime italiane - Renzo Benedetti e Marco Pojer sono state
travolti da una frana mentre stavano facendo trekking a 3500 metri di
quota nella Rolwaling Valley. Lo raccontano due compagni di spedizione,
Iolanda Mattevi, ferita, e Attilio D'Antoni, illeso, ricoverati entrambi
all'ospedale di Kathmandu. Sono morti anche Oskar Piazza, del Soccorso
alpino del Trentino Alto Adige, e Gigliola Mancinelli, 51 anni, di
Ancona, due dei 4 speleologi dispersi. Sono quasi due milioni i minori in
Nepal che hanno bisogno di aiuto. Lo rende noto Save the Children calcolando 30
su 75 i distretti colpiti dal grave sisma, soprattutto nella regione
occidentale e centrale.
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