12 Maggio 2008
Devo dire che ai
tempi di Costantino Vitagliano e Alessandra Pierelli c’era più
“fantasia”. Maggiori spunti per la Lele Mora Management da utilizzare per
continuare a far sognare un certo target.
Da quanto mi
dicono c’è qualcuno che cerca spunti per arrivare al lieto fine, che, a meno di
“nuove sorprese” , oggi non dovrebbe arrivare (se sono verosimili le teorie
esposte nel post precedente). Ci sarebbe una certa difficoltà a capire cosa
fare per farsi scegliere dalla Frizziero. Come mai questa scarsità di “idee” su
come chiudere questo trono? I suggerimenti, gli spunti possono venire solo da
chi ha una certa capacità di analisi e di anticipare gli eventi. Sono doti non
propriamente comuni. Con tutto il rispetto per il livello medio delle fans
delle soap di “Uomini e Donne”, non mi sembrano particolarmente dotate in
questo. Nè ritengo verrebbero assunte dalla signora Fascino per la sua
redazione. Sul ruolo della redazione in questo puntate con la tronista
Frizziero, io ho una “sensazione” sulla quale forse mi esprimerò a fine
puntate. Al momento lascio giocare la partita alla signora Fascino. Non voglio
romperle le uova nel paniere. Conto sul fatto che non sia totalmente
sanguinaria e non stia rifilando un tarocco gigante alla tronista. Per quanto
la ragazza non abbia un quinto della classe di Alessandra Pierelli (ma anche
lei come la Frizziero non è stata abile a capire che contromisure prendere in
quella scuderia del nullismo), mi sta simpatica perchè non nasconde le sue vulnerabilità.
Quindi auspico che la signora Fascino e la sua redazione abbiano verificato che
Cristian Gallella non sia una super sola.
Ritornando agli
“spunti”, pare non ci sia il “materiale” cercato. Se il ragazzo è veramente coinvolto (che palle) dalla tronista
come farà a svelare il rebus? Se non ce la fa è proprio tonto.
Perchè di aiuti ne
ha ricevuti parecchi. Non dai blog, forum. Ma da qualcun altro. Ma qui torniamo
alla “sensazione” che non voglio svelare. Anche perchè potrei aver preso la
vacca per le balle, come dicono in certe parti del nord. Ne dubito; ma aspetto
di arrivare alla fine.
E pensare che è
così facile capire cosa si dovrebbe fare. Qualche “suggerimento ce l’avrei. E’
così banale capire come fare a raggiungere l’obiettivo: che sia l’essere scelto
per dire “sì” o l’essere scelto per dire “no” o il non essere scelto. Ma io,
non lavoro per Lele Mora. Piuttosto farei il manovale.
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