lunedì 26 gennaio 2015

Tv, Sky Tg24: dal 27 gennaio passa in chiaro



da: la Repubblica

Sky Tg24 passa in chiaro. Dal 27 gennaio il tg di Sky è per tutti
Un nuovo canale che proporrà anche documentari, film e serie tv. Per gli abbonati, a quota 4.700.000, rimangono servizi esclusivi come i servizi active e l'alta definizione

L'informazione di SKY arriva in chiaro. Dal prossimo 27 gennaio, dalle 7 di mattina sul digitale terrestre un nuovo canale, il numero 27, sarà visibile a tutti, e dedicato all'informazione. "Ma sarà necessario risintonizzare il televisore" specifica il direttore del Tg24 Sarah Varetto, attenta a fornire "l'informazione di servizio" necessaria. Il debutto sarà affidato al volto di Roberto Inciocchi, noto agli abbonati della pay tv. Il palinsesto del canale darà spazio anche a documentari, approfondimenti, film e speciali legati a vicende reali. Tra gli esempi Il colore della libertà sulla vita di Nelson Mandela. L'informazione SKY dunque, dopo essersi affermata tra gli abbonati al servizio diventando nell'ultimo anno il canale più visto della piattaforma, si rivolge al pubblico generalista.

Al Maxxi di Roma, dove il nuovo canale è stato presentato alla stampa, sono
intervenuti, oltre al direttore Varetto, l'amministratore delegato di Sky Italia Andrea Zappia e l'executive vice president di cinema, intrattenimento e news, Andrea Scrosati.
"Vi diamo una buona notizia, - ha esordito Zappia - la nascita di un nuovo canale in Italia, in un periodo in cui, in modo molto drammatico, la libertà d'espressione è stata messa alla prova. Una delle motivazioni che ci hanno spinto a farlo è che pensiamo di dare un servizio portando a un pubblico più ampio l'offerta SKY."

"Abbiamo portato un nuovo linguaggio nell'intrattenimento - ha aggiunto Scrosati - e siamo convinti che questo canale contribuirà a portare un nuovo linguaggio nell'informazione. Il nostro straordinario team ha avuto il coraggio di aprirsi a nuovi partner, tra cui Vice e Wildside che ha prodotto documentari di cui oggi presentiamo il primo di Beatrice Borromeo sulle donne di ndrangheta "Lady Ndrangheta", che sarà in onda sul canale ai primi di febbraio subito dopo l'elezione del Presidente della Repubblica".

Primo grande appuntamento con l'informazione sarà infatti proprio l'elezione del Presidente della Repubblica. Grazie ad un accordo con Twitter Skytg24 utilizzerà in esclusiva le Twitter poll card per sondare in tempo reale i pronostici degli italiani sul'elezione dell'inquilino del Quirinale. Contemporaneamente all'apertura al Paese, SKY continuerà ad offrire ai suoi abbonati, che sono 4.700.000, i suoi servizi esclusivi, come i servizi active, dal fatto del giorno al meteo e l'app Tg24 gratuita.

"Sarà un canale semi generalista. Una parte della programmazione - spiega Sarah Varetto - sarà in simulcast per una parte della giornata, poi ci sarà spazio per altri programmi. Di notte dall'una alle sei del mattino sarà interamente dedicato all'arte, mentre nel prime time verranno trasmessi documentari e cinema." Nessun timore dunque per eventuali iniziative legali contro l'apertura del canale da parte della Rai. "SKY non ha mai infranto la legge. - ha precisato Zappia - Il palinsesto e 100% a norma di legge. Rispettiamo e rispetteremo sempre le regole per i canali . Mi aspetto uno scrutinio e sono molto confidente che non abbiamo nulla da temere".

Nessuna tentazione sulla via del talk show: "Il talk non mi entusiasma,  - dice il direttore - abbiamo sempre investito molto sugli approfondimenti facendo riflessioni con ospiti, ma sempre con l'idea di andare dentro i fatti. Lo studio ce l'abbiamo ma lo vedete sempre poco perché quello che ci interessa è il racconto della realtà, come abbiamo fatto con la terra dei fuochi. Prima di noi non ne parlava nessuno."

Sul sistema del rilevamento degli ascolti Zappia non vuole sollevare polemiche con l'Auditel, anche se racconta di uno strumento - lo smartpanel - sviluppato internamente per rilevare in modo più capillare l'andamento degli ascolti. "Ci allineiamo alla valuta corrente, che è l'auditel, ci siamo creati uno strumento interno perché ne avevamo necessità per  prendere decisioni, ma speriamo che l'auditel migliori. Non diamo ultimatum ma speriamo che anche da altri broadcaster venga la spinta a migliorare il sistema di rilevazione. L'allargamento del campione a diecimila famiglie è sicuramente il primo passo".

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