dal sito del Vaticano
La
domanda di Sébastien Maillard:
Santo Padre, ieri mattina durante la Messa
ha parlato della libertà religiosa come diritto umano fondamentale. Ma nel
rispetto delle diverse religioni fino a che punto si può arrivare nella libertà
di espressione, che anche quella è un diritto umano fondamentale? Grazie.
Papa
Francesco:
Grazie della domanda, è intelligente. Credo
che tutte e due siano diritti umani fondamentali: la libertà religiosa e la
libertà di espressione. Non si può… pensiamo… Lei è francese, andiamo a Parigi!
Parliamo chiaro. Non si può nascondere una verità, che ognuno ha il diritto di
praticare la propria religione, senza offendere, liberamente. Così facciamo,
vogliamo fare tutti. Secondo, non si può offendere, fare la guerra, uccidere in
nome della propria religione, cioè in nome di Dio. A noi quello che succede
adesso ci fa un po’… ci stupisce. Ma sempre pensiamo alla nostra storia: quante
guerre di religione abbiamo avuto! Lei pensi alla “notte di San Bartolomeo”…
come si capisce questo? Anche noi siamo stati peccatori su questo. Ma non si può uccidere in nome di Dio. Questa
è una aberrazione. Uccidere in nome di Dio è un’aberrazione. Credo
che questo sia la cosa principale sulla libertà di religione: si deve fare con libertà, senza offendere, ma senza imporre ed uccidere.
che questo sia la cosa principale sulla libertà di religione: si deve fare con libertà, senza offendere, ma senza imporre ed uccidere.
La
libertà di espressione. Ognuno non solo ha la libertà, il
diritto, ha anche l’obbligo di dire quello che pensa per aiutare il bene
comune. L’obbligo. Pensiamo ad un deputato, ad un senatore: se non dice quello
che pensa che sia la vera strada, non collabora al bene comune. E non solo
questi, tanti altri. Abbiamo l’obbligo di dire apertamente, avere questa
libertà, ma senza offendere. Perché è vero che non si può reagire
violentemente, ma se il dott. Gasbarri, grande amico, mi dice una parolaccia
contro la mia mamma, gli arriva un pugno! E’ normale! E’ normale. Non si può
provocare, non si può insultare la fede degli altri, non si può prendere in
giro la fede. Papa Benedetto in un discorso – non ricordo bene dove – aveva
parlato di questa mentalità post-positivista, della metafisica
post-positivista, che portava alla fine a credere che le religioni o le
espressioni religiose sono una sorta di sottocultura, che sono tollerate, ma
sono poca cosa, non fanno parte della cultura illuminata. E questa è un’eredità
dell’illuminismo. Tanta gente che sparla delle religioni, le prende in giro,
diciamo “giocattolizza” la religione degli altri, questi provocano, e può
accadere quello che accade se il dott. Gasbarri dice qualcosa contro la mia mamma.
C’è un limite. Ogni religione ha dignità, ogni religione che rispetti la vita
umana, la persona umana. E io non posso prenderla in giro. E questo è un
limite. Ho preso questo esempio del limite, per dire che nella libertà di
espressione ci sono limiti come quello della mia mamma. Non so se sono riuscito
a rispondere alla domanda. Grazie.
La guancia sbagliata e quella giusta...
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/watch?v=YXrE2IcR3hA