Giorgio Napolitano ha firmato la lettera di
dimissioni. Dopo quasi nove anni lascia il Quirinale e diventa senatore a vita.
Le votazioni per eleggere il nuovo
presidente della Repubblica inizieranno il 29 gennaio; fino ad elezione
avvenuta sarà il presidente del Senato Pietro Grasso ad assumere la carica di Presidente
supplente della Repubblica Italiana. Poiché Grasso assolverà la sua funzione a
Palazzo Giustiniani, il Senato sarà guidato dalla vice presidente vicaria
Valeria Fedeli.
La presidente della Camera, Laura Boldrini,
entro 15 giorni dovrà convocare deputati e grandi elettori.
Ad eleggere il presidente della Repubblica
sono chiamati 630 deputati, 315 senatori più i 5 senatori a vita (Carlo Azeglio
Ciampi, Mario Monti, Elena Cattaneo, Renzo Piano, Carlo Rubbia, e, ovviamente,
Giorgio Napolitano), 58 delegati delle
Regioni (tre per ogni Regione tranne la Val d'Aosta che ne indica uno solo). I
presidenti di Camera e Senato non votano.
Secondo quanto prescrive la Costituzione l’elezione
avviene a scrutinio segreto. Nei primi tre scrutini è richiesta la maggioranza
dei due terzi dell'Assemblea (672 voti) mentre dal quarto si scende a 505,
ovvero la maggioranza assoluta.
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