Renzi è un disonesto che prende per il culo
gli italiani.
Una disonestà pacchiana che però sfugge a
parte degli italiani che non conoscono o non ricordano la situazione politica
di Berlusconi e gli interi effetti della condanna per frode fiscale sui diritti
Mediaset.
La dimostrazione della disonestà di Renzi,
che nel suo delirio di onnipotenza pensa che tutti gli italiani siano dei
coglioni, sta in questa frase: “Noi
cambiamo il fisco per gli italiani, non per Berlusconi. Senza fare sconti a
nessuno, nemmeno a Berlusconi, che
sconterà la sua pena fino all’ultimo giorno”.
Come scrive anche Stefano Feltri, “il
decreto non incideva sulla “pena” di Berlusconi (i servizi sociali che scadono il 15 febbraio), bensì sulle
conseguenze non penali previste dalla legge Severino (l’incandidabilità)”. Vale
a dire: a febbraio, quando Berlusconi
avrà scontato la “pena” (le virgolette sono d’obbligo, data la misura e le
modalità di applicazione di questa)
rimarrà il vero effetto deflagrante della condanna: l’incandidabilità. A questo serviva la norma salva-evasori
di Renzi che elimina il reato penale quando l’importo evaso è
inferiore al 3% dell’imponibile: a togliere l’effetto penale che, applicando il principio di retroattività della
norma “favor rei”, cancella la condanna definitiva di Berlusconi che così torna
ad essere candidabile, cioè riacquista l’agibilità politica.
Renzi mostra un’abilità, nella disonestà,
superiore a quella di Berlusconi che in raffronto a lui pare un principiante.
Berlusconi si è sempre fatto costruire leggi
ad personam. Renzi ha superato il maestro. La norma del 3% è un condono per gli evasori. Non ha scritto una norma ad personam per Berlusconi, ha scritto una norma collettiva per evasori ma di cui beneficierà in modo particolare un solo individuo: Berlusconi.
ad personam. Renzi ha superato il maestro. La norma del 3% è un condono per gli evasori. Non ha scritto una norma ad personam per Berlusconi, ha scritto una norma collettiva per evasori ma di cui beneficierà in modo particolare un solo individuo: Berlusconi.
Se Renzi non fosse un disonesto, la norma
sarebbe stata scritta in modo tale da eliminare gli effetti penali per i
contribuenti che incappano in erronee dichiarazioni fiscali. Non è il caso di
Berlusconi e non è il caso di coloro che evadono meno del 3% su una certa
misura di imponibile (sui cui si può discutere e ragionare).
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