sabato 14 settembre 2019

Crollo Ponte Morandi: “A noi parenti delle vittime la revisione non basta”


da: Il Fatto Quotidiano

Egle Possetti: Presidente del Comitato dei Famigliari delle Vittime del Ponte Morandi di Genova

Il nostro stupore è terminato, forse, ma aumenta la disperazione. Dopo il crollo del Ponte Morandi sono iniziate le indagini e quello che viene reso noto è ogni volta più inquietante, la tragedia che ci ha colpiti potrebbe non restare isolata, le notizie di ieri sull’indagine parallela sono un esempio importante, ma quello che maggiormente ci dispera è la convinzione che tutto poteva essere evitato.
Tutti devono ricordarsi dei 43 morti di quel giorno, che non potranno essere edulcorati dalla ricostruzione. La percezione è che un sistema marcio sia radicato profondamente in molti strati della nostra nazione, i cittadini, i professionisti ed i politici onesti dovranno emergere per poterlo cambiare. Gli organismi di vigilanza pubblici non potranno d’ora in poi accontentarsi di rapporti non corretti e dovranno avere la professionalità e la temperanza necessarie per difendere le nostre vite. Quello che lascia perplessi in questa situazione così complessa ed articolata sono state le prime parole della nuova ministra Paola De Micheli alle Infrastrutture, che è stata molto veloce nel precisare che si sarebbe trattato
di “revisione” della concessione, forse sarebbe opportuno che ascoltasse anche il grido dei cittadini che hanno solo dato una delega a chi li governa e sono stufi di vivere in un paese così colmo dì contraddizioni, in fondo quando si ha il sospetto che qualcuno abbia commesso un reato, fino ad avere certezza della sua innocenza si dovrebbe avere la prudenza di evitare che possa continuare a commetterlo.
Pretendiamo giustizia per loro che non ci sono più, per noi che soffriamo e per tutti i cittadini.

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