La
più grande cantante italiana di sempre compie 75 anni
di Alessandro
Ceccarelli
“Essere
immortale non mi interessa, mi piace invecchiare” (Mina)
Un
mito della musica
Nel vasto panorama della musica leggera
italiana degli ultimi ultimi cinquant’anni è sicuramente una delle figure
centrali e più rappresentative. Si può affermare che insieme ad Adriano
Celentano, sia l’artista più significativa della cultura popolare del nostro
Paese. Sicuramente la più grande cantante di sempre. Mina Anna Maria Mazzini il
25 marzo compie 75 anni, un traguardo importante per una donna assolutamente
straordinaria, un’artista di rottura pur essendo incasellata nella tradizione
italiana del “bel canto”.
In attività dal 1958, la carriera di Mina è
a dir poco eccezionale. Oltre 1500 brani interpretati e 150 milioni di dischi
venduti nonostante l'addio alle scene nel 1978. Un successo dopo l'altro,
compreso il recente “Selfie” pubblicato a tre anni dall'ultimo album di
inediti. La sua voce soprano, potente e limpida è “ambasciatrice” della cultura
italiana nel mondo. La sua più importante ‘avversaria’ è da sempre la
sofisticata Ornella Vanoni, lombarda come lei, forse più aristocratica e
complessa. Attualmente una cantante che può ricordare la sua straordinaria voce
è Giorgia, anche se il repertorio che canta non è sempre all’altezza delle sue
indubbie doti vocali. Altre cantanti di grande rilievo artistico sono Antonella
Ruggiero, Patty Pravo, Caterina Caselli, Loredana Bertè, Mia Martini, Fiorella
Mannoia, Carmen Consoli ed Elisa.
Una
carriera straordinaria
Nata a Busto Arsizio nel 1940, la tigre di
Cremona - come la soprannominò nel 1960 la giornalista Natalia Aspesi - ha
collezionato negli anni una serie di successi a partire da “Tintarella di luna”
nel 1960. Scritta da Franco Migliacci e Bruno De Filippi, il brano scala le
classifiche in Italia e all'estero, diventando il simbolo della canzone
italiana del boom economico. Nello stesso anno, Mina partecipa al Festival di
Sanremo, classificandosi al terzo posto con “E’ vero”. Nonostante non trionfi,
il brano ottiene comunque successo, tanto da costringere la Italdisc a
pubblicare tre nuovi 45 giri al mese. La carriera è ormai decollata. “Il cielo
in una stanza”, capolavoro scritto da Gino Paoli nel 1960 conquista le
classifiche internazionali, vendendo nel tempo due milioni di copie. L’anno
successivo Mina si ripresenta a Sanremo con “Mille Bolle Blu” ma viene
stroncata dal pubblico, un brutto colpo tanto da farle annunciare in lacrime
che non parteciperà più a gare canore.
Non solo musica nella sua carriera ma anche
tanta televisione. Memorabili gli anni di “Studio uno” e “Sabato sera”, durante
i quali Mina propone brani del suo repertorio, duettando e proponendo sketch.
In particolare, durante “Studio Uno” Mina lancia alcune tra le sue hit più
importanti come “Sono qui per te”, “Se telefonando”, con il testo scritto da
Maurizio Costanzo, “Ta-ra-ta-ta”. Nel settembre del 1966, la cantante lancia un
altro dei suoi classici “Sono come tu mi vuoi” e “Mi sei scoppiato dentro al
cuore”.
Il
ritiro dalle scene
Tuttavia, nel 1972 Mina annuncia il suo
ritiro dalla televisione, che avverrà solo dopo “Milleluci” del 1974, uno
spettacolo che la vede accanto a Raffaella Carrà e che segna il suo addio al
piccolo schermo. La cantante resta sulla scena musicale fino al 1978 quando, in
occasione di una serie di concerti a Bussoladomani in Versilia, annuncia
l'addio definitivo al palcoscenico: è il 23 agosto.
Prima artista in Italia a indossare la
minigonna in spettacoli televisivi e nei concerti, nonostante il ritiro dalle
scene, tra gli anni 80 e 2000 continua a sfornare album di grande successo come
“Mina live 78” (1978), “Attila” (1979), “Mina 25” (1983), “Mina canta i
Beatles” (1993), “Mina Celentano” (1998), fino ai più recenti “Christmas song
book” (2013) e “Selfie” (2014). Numerose anche le collaborazioni musicali, da
Battisti a Celentano, passando per Giorgio Gaber.
Nonostante l'estrema riservatezza e
l’esilio a Lugano dal 1966, Mina non ha mai abbandonato la scena artistica
italiana, anzi, negli anni il suo carisma, unito alla sua allure misteriosa
hanno fatto di lei un vero mito, una delle colonne portanti della canzone
italiana. Un solo altro grande artista è riuscito a conservare il successo pur
scomparendo come lei dalle luci della ribalta: il leggendario Lucio Battisti
che come Mina, ha rappresentato il vertice artistico e creativo della musica e
della cultura popolare del nostro Paese.
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