La
Lega detta le condizioni a Formigoni
di Sara
Monaci
La Lega detta le
condizioni in Lombardia. La linea del Carroccio, all'indomani del congresso che
ha eletto Roberto Maroni nuovo segretario federale, è ufficialmente quella di
abbandonare le alleanze con i partiti che sostengono il governo Monti. E per
quanto riguarda la Regione Lombardia, tra le righe, mettere in discussione il
governo di Roberto Formigoni, toccato dalle inchieste della procura di Milano.
Qualche giorno fa
era stato proprio Maroni a dire che «la giunta in Lombardia difficilmente
arriverà al 2015, a
fine legislatura». Dietro le quinte si parla infatti di elezioni anticipate al
2013. Ma la strategia che la Lega sta tentando sul territorio lombardo è più
sottile: garantire a Formigoni il sostegno nei mesi futuri, forse per un anno
(evitando di parlare esplicitamente di scadenze) e cercare di portare a casa
quanto più possibile in termini di provvedimenti normativi, sostegno alle
imprese lombarde, welfare e sanità. Una pace armata, quindi, nel tentativo di
spostare l'asse delle scelte politiche là dove il Carroccio vuole.
Ieri Formigoni ha
incontrato al Pirellone Matteo Salvini, neo segretario della Lega in Lombardia.
Ufficialmente i toni sono cordiali. Formigoni, dopo la riunione, ha dichiarato
che non ci sarà «una fiducia a tempo», dato che Lega e Pdl sono «amici e come
tali vogliamo che si concretizzi di più. Faremo un tagliando ogni mese e finché
saremo soddisfatti andremo avanti».
Così anche
Salvini: «Siamo abbastanza soddisfatti ma vogliamo che si faccia di più, poca
politica e tanti contenuti e Formigoni ci ha detto parecchi sì». Facile
interpretare che il Carroccio sta cercando di commissariare Formigoni,
approfittando
di un momento di debolezza del governo lombardo.
Intanto a porte
chiuse sono state dettate le condizioni per la prosecuzione dell'alleanza. Le
richieste del Carroccio sono chiare, anche se andranno affinate sotto il
profilo tecnico, che in alcuni casi non si prospetta semplice.
Per quanto riguarda le risorse per le imprese e le famiglie, i leghisti chiedono che la giunta dia una corsia preferenziale nei bandi per le aziende lombarde, e che nella graduatoria per gli alloggi si privilegi i residenti del territorio.
Sul fronte della sanità, la volontà leghista è soprattutto quella di spingere Formigoni a fare un forte pressing a Roma per ridurre il taglio inflitto alla sanità, che in Lombardia peserà per 200 milioni. Poi la richiesta di riequilibrare il peso dell'attività privata accreditata (oggi circa al 30%) sull'intero comparto. Inoltre, sempre nel settore Sanità, la richiesta più spinta e più provocatoria: valutare le condizioni per cancellare il ticket in Lombardia, che nelle casse regionali porta circa 130 milioni.
Per quanto riguarda le risorse per le imprese e le famiglie, i leghisti chiedono che la giunta dia una corsia preferenziale nei bandi per le aziende lombarde, e che nella graduatoria per gli alloggi si privilegi i residenti del territorio.
Sul fronte della sanità, la volontà leghista è soprattutto quella di spingere Formigoni a fare un forte pressing a Roma per ridurre il taglio inflitto alla sanità, che in Lombardia peserà per 200 milioni. Poi la richiesta di riequilibrare il peso dell'attività privata accreditata (oggi circa al 30%) sull'intero comparto. Inoltre, sempre nel settore Sanità, la richiesta più spinta e più provocatoria: valutare le condizioni per cancellare il ticket in Lombardia, che nelle casse regionali porta circa 130 milioni.
Per quanto
riguarda infine i servizi pubblici, il Carroccio chiede che la Lombardia prenda
una chiara posizione sul tema dell'acqua pubblica, introducendo nella legge
regionale (ancora in fieri da anni e con un lungo percorso a ostacoli) la
possibilità di un affidamento diretto alle società pubbliche, senza l'obbligo
di gara.
Infine la questione più delicata: l'Expo. La Lega chiede che Formigoni si dimetta dalla carica di commissario generale dell'esposizione universale, e su questo punto ha già preparato una mozione di sfiducia da discutere in consiglio regionale. L'obiettivo, dice Salvini, è fare in modo che il governatore regionale si occupi solo di Lombardia. Ma su questo punto Formigoni, che ha ricevuto l'incarico dall'istituto internazionale del Bie, non sembra intenzionato a cedere. «Sull'Expo occorre che tutti siano impegnati e vorrei anche che la Lega partecipasse con convinzione». La questione però si fa più spinosa se si considera che il Partito democratico sarebbe pronto a votare la mozione, dato che, come ha detto ieri il consigliere democratico Franco Mirabelli, «l'importante è raggiungere il risultato».
Infine la questione più delicata: l'Expo. La Lega chiede che Formigoni si dimetta dalla carica di commissario generale dell'esposizione universale, e su questo punto ha già preparato una mozione di sfiducia da discutere in consiglio regionale. L'obiettivo, dice Salvini, è fare in modo che il governatore regionale si occupi solo di Lombardia. Ma su questo punto Formigoni, che ha ricevuto l'incarico dall'istituto internazionale del Bie, non sembra intenzionato a cedere. «Sull'Expo occorre che tutti siano impegnati e vorrei anche che la Lega partecipasse con convinzione». La questione però si fa più spinosa se si considera che il Partito democratico sarebbe pronto a votare la mozione, dato che, come ha detto ieri il consigliere democratico Franco Mirabelli, «l'importante è raggiungere il risultato».
La «rete» di Maroni
Da Finmeccanica ad
Eni, da Enel ad A2a. Ma non solo: gli uomini forti del neosegretario della Lega
Nord Roberto Maroni sono presenti anche in importanti società partecipate
lombarde: Fiera di Milano e Serravalle, la holding stradale controllata dalla
Provincia di Milano
RAI
Giovanna Bianchi Clerici
Nel Consiglio di amministrazione (a fine mandato)
Antonio Marano
Vice-direttore generale
FINMECCANICA
Dario Galli
Membro del Consiglio di amministrazione
FIERA MILANO
Attilio Fontana
Membro del Consiglio di amministrazione
ENI
Paolo Marchioni
Consigliere di amministrazione
ENEL
Gianfranco Tosi
Consigliere di amministrazione
A2A
Bruno Caparini
Nel Consiglio di gestione
FONDAZIONE CARIPLO
Luca Galli
Membro del Consiglio di amministrazione
INTESA
Marcello Sala
Vice-presidente esecutivo del Consiglio di gestione
MILANO SERRAVALLE
Paolo Besozzi
Vice-presidente
TANGENZIALE ESTERNA
Raffaello Berardi
Presidente
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