da: Lettera 43
Zelig, caccia al nuovo Bisio
Si cerca un sostituto. Tra i papabili Brignano.
di Simone Morano
Orecchie tese e
bocche cucite. È questo l'atteggiamento degli autori Gino e Michele di fronte a
chi cerca di carpire qualche informazione sul nome del prossimo conduttore
di Zelig.
Già, perché il
toto-presentatore relativo al varietà comico di Canale 5 è diventato il
tormentone dell’estate catodica: dopo l’abbandono
di Claudio Bisio e Paola Cortellesi, si rincorrono nomi, ipotesi e
proposte.
CALO DI
ASCOLTI. Il compito è meno facile di quel che si possa pensare: sia perché
Bisio era l’anima di Zelig da 15 anni (estro, capacità di
improvvisare e sorprendere il pubblico, talento umoristico allo stato puro),
sia perché la trasmissione nell’ultima stagione ha dovuto subire un pericoloso
calo di ascolti, venendo addirittura sconfitta in prima serata da Tale e
quale show, un banale 'Re per una notte' in salsa vip condotto da Carlo Conti
su RaiUno.
DE LUIGI DICE NO. La ricerca, insomma, deve essere ponderata con la massima attenzione. In realtà, il papabile numero uno era Fabio De Luigi, scuola Gialappa’s (ma anche presentatore delFestivalbar e di Apocalypse Show, l’ultimo programma di Gianfranco Funari su RaiUno), che però ha ufficialmente annunciato che non sarà lui a condurre Zelig: “colpa” degli impegni cinematografici già presi, per lui che è una delle stelle della commedia italiana contemporanea e che invece per la trasmissione avrebbe avuto bisogno di più tempo.
«Zelig è un progetto che richiede impegno», ha spiegato, «se accettassi vorrei seguire l’intero programma, conoscere i comici, prepararlo al meglio. Spero mi ricapiti l’occasione in futuro».
DE LUIGI DICE NO. La ricerca, insomma, deve essere ponderata con la massima attenzione. In realtà, il papabile numero uno era Fabio De Luigi, scuola Gialappa’s (ma anche presentatore delFestivalbar e di Apocalypse Show, l’ultimo programma di Gianfranco Funari su RaiUno), che però ha ufficialmente annunciato che non sarà lui a condurre Zelig: “colpa” degli impegni cinematografici già presi, per lui che è una delle stelle della commedia italiana contemporanea e che invece per la trasmissione avrebbe avuto bisogno di più tempo.
«Zelig è un progetto che richiede impegno», ha spiegato, «se accettassi vorrei seguire l’intero programma, conoscere i comici, prepararlo al meglio. Spero mi ricapiti l’occasione in futuro».
LE IPOTESI: DA
BRIGNANO A RUFFINI. Escluso De Luigi, quindi, il mazzo di carte propone
l’asso Enrico Brignano, il jolly Mago Forest e il fante Paolo Ruffini. Il
primo, già sul palco dell’Arcimboldi come comico e monologhista, si è cimentato
alla conduzione delle Iene con risultati più che positivi, ed è ormai
un uomo di punta Mediaset, come dimostrano anche le sue apparizioni
ad Amici.
Forest, a sua
volta, ha alternato esibizioni da comico puro e più discutibili apparizioni
come conduttore in programmi non fortunati di Mediaset (Fenomenal, Uman
Take control, Chiambretti Sunday Show): di certo la sua presenza nel
programma di Gino e Michele porterebbe una ventata di ironia spesso dissacrante
(dote che invece manca a Brignano, decisamente più “bonario” e
nazional-popolare).
Ruffini, infine,
ex vj di Mtv, si è già sperimentato alla guida di Colorado (uno Zelig
più piccolo, o per i più piccoli, decidete voi), mettendo in mostra
spigliatezza e una buona capacità di tenere il palco e gestire l’entrata e
l’uscita dei comici. Più remota, invece, l’ipotesi di affidarsi a Davide
Paniate o Federico Basso (due dei Boiler), ancora poco noti al grande
pubblico.
Al posto della Cortellesi, favorite Virgina Raffaele
e Teresa Mannino
E la partner
femminile? Qui la scelta si fa più difficile, anche perché l’esperienza di
Paola Cortellesi è stata contrastata: chiamare un’artista a tutto tondo e
limitare il suo apporto al lancio di qualche battuta non si è rivelata una
scelta vincente.
Le favorite
sembrano essere due: Virginia Raffaele, esplosa quest’anno a Quelli che il
calcio (grazie alle imitazioni di Belen Rodriguez e Ornella Vanoni) al
punto da arrivare fino al palco del Concertone del Primo Maggio, e Teresa
Mannino, zelighiana fino al midollo, nata e cresciuta al 140 di viale Monza,
dove per anni ha presentato Zelig Off.
SPUNTA ANCHE
FOLLESA. La Mannino, però, già volto di cine-panettoni e redditizi spot
pubblicitari, potrebbe trovare una concorrente “interna” in Katia Follesa (a
sua volta protagonista dell’ultimo Vacanze di Natale a Cortina), il
cui nome negli ultimi giorni è spuntato insistentemente. E perché non
ipotizzare una conduzione tutta al femminile, con la bruna, magrissima e
siciliana Teresa opposta alla bionda, formosa e brianzola Katia?
Insomma, le voci si rincorrono, gli spettatori si appassionano e cresce l'attesa, anche per sapere quando inizierà ufficialmente il programma nella prossima stagione.
Insomma, le voci si rincorrono, gli spettatori si appassionano e cresce l'attesa, anche per sapere quando inizierà ufficialmente il programma nella prossima stagione.
ADDIO AGLI
ARCIMBOLDI. L’unica certezza, per il momento, è che, come hanno confermato Gino
e Michele, «i nuovi presentatori non saranno un doppione della coppia
Cortellesi-Bisio», e che, dopo quattro anni, lo Zelig abbandonerà lo
straniante ed enorme Teatro degli Arcimboldi per tornare sotto un teatro tenda:
non più a Sesto San Giovanni, come ai tempi di Zelig Circus, ma a Milano
(sempre ammesso che le trattative con il Comune vadano a buon fine).
Per ritrovare il
pubblico di una volta, e tornare a essere il perno insostituibile della
comicità italiana in televisione.
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