da:
Adnkronos
Così si esprime Mogol sulla situazione della musica pop italiana: "è sotto gli occhi di tutti
ed è contraddistinta da un alternarsi veloce di artisti che difficilmente
lasciano una traccia nel tempo. Il problema è proprio
quello della promozione - ribadisce il paroliere - legata
più al profitto che alla qualità. L'interesse economico interviene
negativamente sulla qualità. Ma non è una cosa che dico io è una cosa che sta
sotto gli occhi di tutti ma che nessuno rileva. Ed è grave perché dalla cultura
popolare dipende tutta la cultura di un popolo. E' sempre stato così, e se non
ne fossi convinto non avrei dedicato un
terzo della mia vita alla realizzazione di una scuola di alto livello (il
Centro Europeo Toscolano di Avigliano Umbro, ndr), una missione dalla quale non
ho guadagnato una lira''.
''Noi, il
livello di qualità dei corsi l'abbiamo ottenuto. Nel precedente corso che
abbiamo fatto al Cet sono state date dalla regione Lombardia 56 borse di studio
consegnate a diplomati e diplomandi del conservatori di Milano, Brescia, Mantova
e Como, che hanno partecipato per apprendere il pop. Hanno risposto molto bene
e giovedì prossimo alle 17,30 si esibiranno nell'Auditorium della Regione
Lombardia a Milano, in una serata intitolata 'I ragazzi del conservatorio si
esibiscono nel pop'. Noi - conclude Mogol - stiamo facendo tutto quello che
possiamo nel campo della preparazione''.
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