lunedì 9 luglio 2012

G8, mattanza caserma Diaz, sentenza della Cassazione: De Gennaro “solidale con la polizia”


da: Lettera 43

«Diaz, solidale con la polizia»

Nel coro di commenti post-sentenza mancava la sua voce. 
Un silenzio rumoroso quello dell'ex capo della polizia ai tempi del G8 di Genova, Gianni De Gennaro.
Che l'8 luglio ha voluto parlare della decisione della Cassazione di confermare le condanne per agenti e funzionari di polizia responsabili della mattanza dentro la scuola Diaz la sera del 21 luglio 2001.
La nota diffusa ha parlato di «umana solidarietà per quei funzionari di cui personalmente conosco il valore professionale e che tanto hanno contribuito ai successi dello Stato democratico nella lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata».
«DOLORE NELL'ANIMO». Anche un pensiero alla vittime, certo: «Resta nel mio animo un profondo dolore per tutti coloro che a Genova hanno subito torti e violenze».
«RISPETTO PER LE SENTENZE». Nel 2012, 11 anni dopo, il vertice della polizia è stato decapitato dopo l'interdizione dei responsabili dai pubblici uffici: «Le sentenze della magistratura devono essere rispettate ed eseguite, sia quando condannano, sia quando assolvono. In seguito alle decisioni per i gravi fatti di Genova, le competenti Autorità hanno puntualmente adempiuto a tale dovere, operando con tempestività ed efficacia», ha detto De Gennaro.
«ISPIRATO DALLA COSTITUZIONE». Niente scuse però, come invece ha fatto l'attuale numero uno della polizia, Antonio Manganelli, che ha chiesto perdono pubblicamente.
«Per quanto mi riguarda ho sempre ispirato la mia condotta e le mie decisioni a
i principi della Costituzione e dello Stato di diritto e continuerò a farlo con la stessa convinzione nell'assolvimento delle responsabilità che mi sono state affidate in questa fase», si è limitato a dire De Gennaro.
ORA È SOTTOSEGRETARIO DI MONTI. Lui è uscito indenne dalla vicenda della «macelleria messicana» di quella notte, perché la Cassazione lo ha prosciolto in un processo parallelo nel 2011.
Ora fa parte della squadra del premier Mario Monti, recentemente nominato come sottosegretario con delega ai Servizi segreti, non senza polemiche.
Salvato e riciclato, ma non pentito.

Il papà di Carlo Giuliani: «Manca l'ammissione di responsabilità»

Non può perdonarlo Giuliano Giuliani, padre di Carlo, il ragazzo ucciso durante il G8 del luglio 2001 a Genova: «De Gennaro prova dolore, ma non chiede scusa. Lui era il più alto in grado e quindi lui dovrebbe sentire su di sé tutte le responsabilità di quanto accaduto quella notte alla Diaz. Non mi sembra che nelle sue parole ci sia questo e in più dimentica anche di chiedere perdono».
«CERIMONIALE NON SENTITO». Per Giuliani «è il solito cerimoniale, nulla di autenticamente sentito. Manca una ammissione di responsabilità».
Il padre di Carlo ha ammesso che non si sarebbe aspettato «qualcosa di diverso».
«PASSO INDIETRO RISPETTO A MANGANELLI». Prima di aggiungere: «Anzi, devo dire che rispetto alle scuse, anche se di facciata, pronunciate dall'attuale capo della polizia Manganelli, nelle frasi di De Gennaro percepisco un sostanziale passo indietro».

Nessun commento:

Posta un commento