La scoperta dell’acqua calda. Da sempre, specializzarsi
paga. Tanto più in tempi di crisi.
da: Lettera 43
Lavoro,
specializzarsi paga
Le agenzie: agenti
e operai i più ricercati
di Antonietta
Demurtas
Disoccupazione
giovanile da record. A maggio l'incidenza dei giovani
senza impego tra 15 e i 24 anni sul totale di quelli occupati o in
cerca di lavoro è salito al 36,2%. Il dato più alto sia dall'inizio delle serie
storiche mensili (gennaio 2004) che da quelle trimestrali (quarto trimestre
1992).
La drammatica
stima dell'Istat ha confermato le analisi fatte dalle principali agenzie di
lavoro secondo le quali i datori di lavoro prevedono un trend poco
incoraggiante anche per il terzo trimestre 2012.
OCCUPAZIONE FERMA
A -2%. Secondo l’indagine di Manpower, che ha coinvolto oltre mille datori
di lavoro di imprese con sede in Italia, tra luglio e settembre è atteso un
livello di occupazione in flessione del 2%. Un segno negativo destinato a
rimanere sostanzialmente invariato rispetto al trimestre precedente, ma che
farebbe registrare un miglioramento di 4 punti percentuali rispetto allo stesso
periodo del 2011.
A livello
territoriale però sono solo i datori di lavoro del Nord Ovest ad aver indicato
una previsione positiva sull’occupazione pari al 4%. Nelle altre aree infatti
il trend atteso è negativo, in particolare nel Nord Est dove le prospettive di
assunzione potrebbero scendere fino a un -6%.
«Le aziende ormai
da mesi stanno limitando ogni possibile rischio per la tenuta
dei propri
bilanci finanziari», ha spiegato Stefano Scabbio, amministratore delegato di
Manpower Italia e Iberia, «e assumono i lavoratori solo nel momento in cui
hanno la certezza di averne realmente bisogno».
PERSONALE
QUALIFICATO. Nell'analisi dei singoli settori il riscontro di Manpower
indica come siano i comparti finanziario, assicurativo, immobiliare e dei
servizi alle imprese a offrire margini di miglioramento a livello
occupazionale. «Per tutti i settori però vale la regola di assumere solo
personale esperto e qualificato in grado di dare valore aggiunto e incrementare
la competitività dell’azienda», ha spiegato Scabbio. Come evidenziato anche da
Adecco e Gi Group, la crisi sta costringendo le aziende a ridurre sempre più la
ricerca di profili di produzione generici e ad aumentare la domanda di
personale specializzato.
Non
c'è crisi per operai specializzati, ingegneri e agenti di commercio
E così tra le
prime cinque posizioni più richieste dalle aziende, secondo l'analisi delle
principali agenzie interinali (Manpower, Gi Group e Adecco), compaiono addetti
alle vendite, agenti di commercio, ingegneri, impiegati dell’ufficio customer,
quindi call center, e operai tecnici specializzati. E sono proprio gli operai a
risultare al primo posto nella classifica di Manpower, in particolare quelli
del settore della meccanica ed elettromeccanica, quindi: manutentore,
montatore, assemblatore e programmatori capaci di operare nel campo
dell’automazione industriale.
Ma per figure professionali tecniche non si intendono solo quelle dell’industria, bensì anche figure tecnico-amministrative e tecnico-commerciali.
Ma per figure professionali tecniche non si intendono solo quelle dell’industria, bensì anche figure tecnico-amministrative e tecnico-commerciali.
IN AUMENTO LA
RICHIESTA DI PROFILI COMMERCIALI. Secondo quanto risulta a Gi Group i
principali settori che assumono di più sono quello della Grande distribuzione,
automotive, telecomunicazione, farmaceutica e chimica. Tra le ricerche di
personale più particolari, alla multinazionale del lavoro risultano:
spedizionieri, tecnici dell'ambiente, neodiplomati in informatica per
assistenza tecnica con conoscenza dell'inglese, addetti vendita di madrelingua
cinese e russi per zone turistiche. Infine ingegneri, anche junior, ma
disponibili al trasferimento in area Brics (Brasile, Russia, Cina, India).
Tutte figure che
hanno fatto registrare un trend stabile rispetto al primo semestre 2011, «ma ci
sono alcune differenze», ha spiegato a Lettera43.it Barbara Bruno,
responsabile del servizio Gi Group. «In questo primo semestre 2012, sono molto
più richiesti i profili commerciali e gli agenti, a conferma di un trend di
investimento e sviluppo su tutte le reti commerciali».
In tempi di crisi
e calo della domanda, le aziende investono infatti di più nel settore delle
vendite. Per questo, se rimane invariata la ricerca di addetti call center e di
ingegneri, «è invece sempre più in crescita l'esigenza da parte delle aziende
di trovare personale disponibile ad andare all'estero», ha illustrato Bruno.
DONNE IN DIFFICOLTÀ SU MOBILITÀ E TEMPO PIENO. Un’esigenza che però figura proprio tra i motivi per cui un lavoro può essere rifiutato dal possibile candidato. La mobilità geografica, infatti, pur essendo sempre più richiesta al lavoratore italiano, è ancora rara. «In particolare tra le donne», ha evidenziato Manpower, «che spesso oltre all’impossibilità di spostarsi devono anche rinunciare a un lavoro a tempo pieno perché gli orari sono incompatibili con la gestione familiare».
DONNE IN DIFFICOLTÀ SU MOBILITÀ E TEMPO PIENO. Un’esigenza che però figura proprio tra i motivi per cui un lavoro può essere rifiutato dal possibile candidato. La mobilità geografica, infatti, pur essendo sempre più richiesta al lavoratore italiano, è ancora rara. «In particolare tra le donne», ha evidenziato Manpower, «che spesso oltre all’impossibilità di spostarsi devono anche rinunciare a un lavoro a tempo pieno perché gli orari sono incompatibili con la gestione familiare».
LE SOFT
SKILL SONO RARE. Ma non sono solo disponibilità e flessibilità le
qualità ricercate dalle aziende. Un vero e proprio trend di quest’ultimo
periodo è l’esigenza di personale con requisiti che coniughino diverse aree
professionali. Ed è questo, secondo le agenzie di lavoro, uno degli elementi
che rende i candidati più difficili da reperire. Non solo quindi la mancanza di
competenze tecniche, ma anche la carenza delle cosiddette soft skill, le
competenze trasversali.
INDISPENSABILE
CONOSCERE LE LINGUE. Un esempio sono le ricerche per il personale
amministrativo: «Oggi spesso non è sufficiente l’esperienza contabile, ma è
necessaria anche un’ottima conoscenza delle lingue straniere, in primis
l’inglese», ha spiegato Manpower.
E qui ci si
scontra con una vecchia lacuna tutta italiana: la non conoscenza delle lingue.
Una difficoltà frequente che è spesso causa del mancato incontro tra azienda e
candidato. «Oggi molte mansioni, non solo impiegatizie, richiedono come minimo
la conoscenza dell’inglese, e spesso almeno di una seconda lingua».
Profili
tecnici: snobbati dai candidati, richiesti dalle aziende
La parola chiave è
e sarà quindi per i prossimi anni «specializzazione». A 360 gradi. Con imprese
alla ricerca di personale sempre più qualificato: una tendenza già presente nel
2011 ma che quest’anno è ancora più evidente.
Andando oltre i primi cinque profili più richiesti Manpower segnala, a partire dalla sesta posizione, alcune lievi differenze rispetto al 2011: elettricisti e assemblatori elettrici sono più richiesti quest’anno rispetto al passato, e i saldatori compaiono fra le prime dieci posizioni.
Andando oltre i primi cinque profili più richiesti Manpower segnala, a partire dalla sesta posizione, alcune lievi differenze rispetto al 2011: elettricisti e assemblatori elettrici sono più richiesti quest’anno rispetto al passato, e i saldatori compaiono fra le prime dieci posizioni.
Le difficoltà di
incrociare domanda e offerta di lavoro sono però sempre le stesse. In Italia ci
sono mansioni nell’industria che sono considerate ancora di serie B, per le
quali non si sceglie volentieri il percorso di studi: ogni anno diminuiscono
gli studenti che si iscrivono agli istituti tecnici, ma allo stesso tempo sono
i più ricercati dalle aziende.
TIENE IL SETTORE
DELL'ALIMENTARE. Sono per esempio molto richiesti gli operai specializzati
nel settore alimentare (addetti produzione alimenti), uno dei settori
industriali che sta tenendo nonostante la crisi. Secondo i dati dell’osservatorio
Openjobmetis, all’interno del comparto lattiero caseario, il 75,2% delle
richieste è legato allo svolgimento di mansioni nell’ambito della pura
lavorazione del latte (mantecatura e stagionatura dei formaggi), il 12,8%
interessa la parte del confezionamento e dello stoccaggio. E infine tutto ciò
che è relativo alle operazioni di vendita, promozione e logistica.
Dall’inizio
dell’anno l’agenzia per il lavoro ha registrato 101 assunzioni nel settore. Il
picco di contratti, manco a dirlo, è stato registrato come sempre al Centro
Nord. La parte del leone l'ha fatta l’Emilia Romagna con 71 assunzioni; seguita
dal Piemonte con 15 e la Lombardia con 11.
Ma non sempre
anche in questo settore è facile trovare figure capaci e specializzate.
RECUPERO CREDITI,
MANSIONE POCO GRADITA. Infine tra i lavori meno graditi ai candidati,
Adecco segnala ad esempio la figura di addetta alla raccolta e digitalizzazione
dei dati; alcune posizioni relative al mandato di agente nel settore vendite e
marketing, e mansioni legate al recupero crediti sia per il comparto finance
sia per le banche. «Le richieste dalle aziende sono in crescita considerato il
periodo e la mancanza di liquidità, ma è un lavoro che alla lunga può diventare
stressante e che richiede delle competenze trasversali specifiche oltre a
quelle tecniche».
POCA FLESSIBILITÀ
NEI CANDIDATI. All'Adecco raccontano quanto siano comuni candidati «che
inizialmente si dicono interessati a un lavoro di qualsiasi tipo, spinti
dall’urgenza di ricollocarsi». Alcuni poi però rifiutano le offerte generiche,
perché davanti a una proposta vera e propria, emergono necessità particolari:
«Candidati con laurea e percorso di studi specifico non sono in realtà
disponibili a valutare impieghi non in linea anche se non stanno lavorando».
Chi sta godendo di
ammortizzatori sociali «è invece interessato nella maggior parte dei casi a
opportunità solo a tempo indeterminato».
Insomma per quanto
il lavoro, come dice Elsa Fornero, possa non essere un diritto,
ognuno valuta il sacrificio che è disposto a compiere per ottenerlo.
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