La prima volta che
ho beneficiato di un prezzo sensibilmente ridotto della benzina è stato per
puro caso.
Dovevo fare
rifornimento. Ho visto un’insolita coda e ancor più un insolito prezzo. Ho
scoperto poi, mentre passava uno spot pubblicitario in tv che Eni aveva scelto
di ridurre il prezzo della benzina nei weekend.
Bella notizia? Sì.
Se la promozione durasse un fine settimana. Vale a dire: se fosse un’offerta
speciale. Ma se questa si applica a ogni weekend, mi viene da pensare che….ci
prendono per il sedere (del resto…è lo sport più praticato da politici, aziende
di prodotti e servizi, commercianti al dettaglio). Perché non è concepibile
pagare la benzina self service a 1,580 il sabato e la domenica e vedersela
schizzare oltre 1,7 e arrivare in alcuni distributori a quasi 1,8 nei giorni
feriali.
Il materiale è
sempre quello. Una simile differenza di prezzo non ha senso. Non è una
promozione. E’ la consueta dimostrazione che gli italiani si dividono in due
categorie: chi prende per il culo, chi è preso per il culo.
C’è però da
ammettere che le due categorie, spesso, si fondono in una.
Sarebbe onesto e
ragionevole portare il prezzo della benzina a livello europeo e praticare
offerte speciali o ulteriori riduzioni in certi periodi. Ma pare che questa
crisi economica non stia insegnando nulla. Né alle aziende, né ai commercianti.
Che hanno pure il
coraggio di lamentarsi della riduzione dei consumi. La fortuna di Eni è che
siamo in periodo estivo e che, prima o poi, chi più chi meno, ai distributori
dobbiamo arrivare…
Diversamente, per
altri generi di prodotti, ho deciso che non comprerò. Non ho mai avuto la
smania dei saldi ma ritengo che ogni cosa abbia un suo prezzo. La maggior parte
dei negozi di abbigliamento o altri generi voluttuari spara prezzi sproporzionati
per poi procedere a riduzioni, offerte in attesa di arrivare al periodo di
saldi nel quale…i prodotti hanno un prezzo più appropriato.
Non sarebbe ora di
finirla di prendere per il culo e, da subito, mettere in vendita a prezzi
proporzionati e ragionevoli? Non potrebbe essere che una parte degli italiani sarebbero così invogliati (compatibilmente con le risorse economiche) a comprare?