domenica 21 febbraio 2021

Perchè è caduto Conte? Per un solo motivo...

 


Ciò che scrive Travaglio può essere o no condiviso. Trovo nel suo editoriale dell'oggettività, più di quanta ve ne sia negli articoli dei suoi colleghi, ormai senza saliva a furia di leccare Draghi.

Ma proprio perchè ha degli argomenti a sostegno di Conte, mi risulta ancora più incomprensibile la sua posizione e di coloro che non vogliono il M5S dentro il governo Draghi. Lasciare a Salvini, Berlusconi, Renzi, campo libero? A che pro? Stai dentro, vedi come gira, e se non riesci a farla girare nel tuo verso, spieghi agli italiani cosa non va, perché, e stacchi la spina. Saranno gli italiani a giudicare quando andranno alle urne. Con buona pace dei giornaloni che, vivaddio, non sono in grado di influenzare gli italiani (quei pochi che li leggono).

Sia chiaro.

Nella realizzazione e non solo predisposizione del Recovery Plan, Giuseppe Conte dimostrerebbe i suoi limiti, commetterebbe degli errori. Errori dovuti in parte ad un certo egocentrismo (mai pari a quello di Renzi, Berlusconi e Salvini) e ad un'inesperienza, sia di metodo che di contenuti, che deve ancore colmare.

Ovviamente, neppure Mario Draghi è esente da limiti ed errori che commetterà ma saranno "coperti" dai giornaloni. Ma Draghi è certamente più strutturato di Giuseppe Conte. Il che non significa che sia "santosubito".

Detto quanto sopra, c'è un solo motivo per cui è stato fatto cadere Conte: per quella qualità

che è anche...il suo limite: non ha una lobby. Giuseppe Conte non è stato fatto cadere per i suoi errori, limiti. Ma perchè è impensabile per i lobbisti: gruppi industriali, politici più volte trombati, stampa genuflessa ai suddetti, lasciar gestire a Conte i 209 miliardi di euro provenienti dal Recovery Fund.

Quanto al futuro di Giuseppe Conte. Non può ripresentarsi sulla scena politica se non avrà idee, progetti e una squadra. Trovati questi elementi indispensabili, correrà il rischio di attirare qualche lobby. Che gli faciliterà la strada ma che...a medio e lungo termine potrà accompagnarlo all'uscita.

Riuscire ad avere un gruppo a fare gruppo, senza piegarsi a interessi particolari non è facile. Forse gli conviene continuare a fare il professore. Contrariamente: è ora di colmare i gaps e capire se e quale squadra si può avere. Da soli non si vince. Da soli, non si arriva da nessuna parte.

Vale per tutti. Anche per Draghi. Che però ne è consapevole.

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