mercoledì 10 febbraio 2021

Draghi e il debito buono: investimenti sì, ma con analisi di costi e benefici.

 


Come citato dall’autore dell’articolo nel post sottostante, in una recente intervista al Corriere della Sera, Draghi così si è espresso in merito ai criteri dei progetti: «Quel che bisogna valutare è se un progetto è utile o no. Se supera certi test che riguardano il suo tasso di rendimento sociale, come anche nell’istruzione o nel cambiamento climatico, oppure è semplicemente il frutto di una convenienza politica e di clientelismo».

Ecco. Appunto.

Da Draghi mi aspetto, tra l’altro: investimenti utili, opere utili. Analisi dei costi-benefici per decidere cosa attuare. Ovviamente, l’analisi dei costi e dei benefici contempla più aspetti, non solo in termini di denaro di spesa ed entrata.

Quanto sopra è un concetto noto, chiaro, per chi lavora in aziende private dove vi sono

strutture organizzative, informatiche, commerciali, degne di questo nome. Concetto ignorato dalla classe politica attuale, incapace e prevalentemente clientelare.

Draghi faccia un corso accelerato a certi politici prima che lo facciano cadere per “capitalizzare” il consenso che credono di aver ricevuto stando nel suo governo e dopo che avrà spalato il letame delle teste di minchia fulminati dall’europeismo.

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