da: Plus 24 Il Sole 24 Ore - di Gianfranco Ursino
Le modifiche contrattuali arrivano almeno 60 giorni prima del trasloco del conto
L’accordo con Bper prevede che le filiali siano cedute complete di ogni asset, clientela compresa. Naturalmente non può essere impedito a nessun cliente di chiudere un rapporto se ne fa esplicita richiesta. Il primo D-day è lunedì 22 febbraio. Nel corso della mattinata 1,4 milioni di nuovi clienti Bper cercheranno di entrare nel sistema messo a disposizione dalla banca per verificare se il trasloco delle loro disponibilità economiche da Ubi sia andato a buon fine senza alcun intoppo.
Oltre alla verifica delle somme è sempre bene verificare le condizioni applicate, sebbene la banca emiliana abbia sempre assicurato che le condizioni economiche dei vari servizi ai clienti provenienti da Ubi resteranno invariate e anche per le linee di credito i tassi non cambieranno.
Un piano di comunicazione partito nel corso del mese di dicembre con la predisposizione di un sito (www.bper.it/verso-bper-banca) con domande e risposte utili per spiegare nei dettagli la gestione del passaggio e con una serie di comunicazioni inviate alla clientela, l’ultima delle quali in questi giorni con le informazioni operative utili per la migrazione dell’internet banking. Ma è alla prima comunicazione che in genere occorre
prestare maggiore attenzione, perché è in quella occasione - con le dovute tempistiche - che le banche comunicano le eventuali variazioni unilaterali del contratto. Come spiegano a Plus24 anche da Bper: «Con la lettera di metà dicembre scorso sono state comunicate le poche variazioni di condizioni che si sono rese necessarie per motivazioni di tipo tecnico legate alla migrazione dei dati e alle differenti modalità gestionali adottate da Bper Banca. In quest’ambito la normativa è molto tutelante per il cliente, le norme sono disciplinate dall’art.18 del Tub che definisce le casistiche e le modalità con le quali la banca può proporre al cliente la modifica unilaterale di clausole contrattuali, ma solo in presenza di un giustificato motivo e nel rispetto delle tutele previste per il cliente stesso», compreso il preavviso di 60 giorni entro i quali il cliente ha la facoltà di recesso senza oneri a suo carico.Modifiche unilaterali che hanno interessato anche i servizi di investimento. «Solo in casi particolari, sarà necessaria la ricontrattualizzazione del rapporto: le cosiddette “rubriche fondi” e pochissimi altri depositi “tecnici”. Inoltre i clienti potranno continuare a detenere in portafoglio i fondi Pramerica, Eurizon e i prodotti di altre Sgr», precisano da Bper.
In tale direzione anche i 2,8 milioni di clienti Ubi che nel weekend del 10-11 aprile passeranno a Intesa dovranno prestare molta attenzione alla comunicazione in arrivo nei prossimi giorni con le condizioni dettagliate sui singoli prodotti/servizi. «Le condizioni di conto - anticipano da Intesa Sanpaolo - saranno mantenute fino a regolare scadenza del contratto. Decadranno invece le promozioni dei “conti a pacchetto”, che sostituiremo con nuovi sconti, oltre ad azzerare la commissione di istruttoria veloce per gli sconfinamenti e a ridurre di 2 punti percentuali il tasso debitore in assenza di fido».
Infine ci sono i clienti delle 33 filiali, di cui 22 nella sola provincia di Pavia, che da Intesa Sanpaolo passeranno a Bper entro fine giugno. «In questo caso le comunicazioni ai clienti devono essere ancora inviate - aggiungono da Intesa - e lo faremo entro metà aprile». Ovvero 60 giorni prima, per rispettare il periodo di preavviso previsto dalle norme.
Gli
accordi e gli impegni presi davanti all’Antitrust dalle varie realtà coinvolte
prevedono che le filiali siano cedute complete di ogni asset,
clientela compresa. Tuttavia non può essere impedito a nessun cliente di
chiudere un rapporto se ne fa esplicita richiesta.
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