da: Linkiesta
Casaleggio
jr, “politico” della rete e stratega M5s
Ieri
Davide teorizzava un manifesto per un partito sul web, oggi cura la
comunicazione di Grillo
Dieci anni fa teorizzava in un articolo
come i partiti avrebbero dovuto sfruttare la rete per ottenere più voti alle
elezioni europee, oggi, Davide Federico Dante Casaleggio, figlio di Gianroberto
fondatore del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo, è tra i protagonisti in
Europa di quelle stesse strategie politiche e di comunicazione.
Mentre a Roma i parlamentari arrivano a
mettere in discussione il ruolo di Beppe Grillo, a Milano gli osservatori si
accorgono dell’ascesa di un nuovo dioscuro nella linea di comando a Cinque
Stelle. Si tratta del primogenito della linguista Elizabeth Berks e di
Gianroberto, balzato agli onori delle cronache per aver accompagnato Beppe
Grillo a Bruxelles all’incontro con Nigel Farage in quello che è stato il
primo vero summit internazionale del Movimento. Le telecamere di SkyTg24,
l’inchiostro del Corriere della Sera, la curiosità degli attivisti sul web
hanno acceso i riflettori su Casaleggio Junior, che da mesi se
non da anni si
muove dietro le quinte tra azienda di famiglia e Movimento di Grillo, due vasi
comunicanti nel quartier generale milanese di via Morone.
Non è un caso che sia andato proprio lui a
parlare con Farage, anche perché forte della conoscenza di ben tre lingue, come
riporta nel suo curriculum. Studi economici alla Bocconi con una laurea
specializzata in e-business, riservato come il padre, Davide è tra i soci fondatori
della Casaleggio Associati. Esperto di e-commerce, modelli di business in Rete
e marketing online, per l’azienda di famiglia ha curato relazioni, studi e
ricerche. Parallelamente ha pubblicato un articolo sull’Harvard
Business Review e dato alle stampe qualche libro tra cui “Tu sei Rete” in
cui argomenta: «Le reti sono ovunque intorno a noi. Fino a qualche anno fa le
relazioni tra persone, oggetti ed eventi erano attribuite al caso. L’unico modo
per ipotizzare il funzionamento dei sistemi complessi era attribuirne le
ragioni ad avvenimenti casuali. La vita e l’evoluzione delle reti seguono
invece leggi precise e la conoscenza di queste regole ci permette di utilizzare
le reti a nostro vantaggio».
In questi anni i commentatori politici
hanno puntato i fari su Gianroberto per analizzare il boom dei pentastellati,
ma forse hanno dimenticato di riconoscere i meriti di Davide, tra i veri
artefici del successo di Grillo nello sfruttare la rete come un partito
politico. Il giovane lo scriveva nero su bianco nel 2004 di quali dovevano
essere gli obiettivi di un partito sul web. Nove regole da rispettare per vincere, persino quella di ricevere
finanziamenti tramite l’acquisto di merchandising sul sito.
- Convincere gli indecisi a votare il
proprio partito.
- Comunicare senza intermediazioni ai
cittadini.
- Ricevere finanziamenti direttamente,
tramite iscrizioni al partito o acquisto di merchandising.
- Avvicinare le persone al partito,
soprattutto i giovani ai quali piace poco frequentare le sezioni locali del
partito.
- Mettere a disposizione tutti i materiali
e le informazioni per le sedi locali.
- Promuovere le attività delle sezioni
locali e dei loro candidati.
- Fare pressioni politiche con iniziative
di coinvolgimento attivo del pubblico.
- Costruire programmi politici assieme agli
elettori.
- Tenere il contatto con i simpatizzanti
con newsletter
Del resto, questo ragazzo poco meno che
quarantenne, è stato uno dei pionieri della rete in Italia. Già nel 1999,
quando fondò la Kangaroo.it con un altro protagonista
della crescita di internet nel nostro Paese, quel Franco Bondi ora numero uno di Quadrante, una
delle anime di Banzai Consulting, il braccioweb services di Banzai di Paolo Aimio, uno delle
più importanti agenzie di web services in Italia. Nasce lì il giovane
Casaleggio, con un sito che si proponena come il punto di riferimento su
Internet per le aziende e per i professionisti italiani, «offrendo a entrambi
un luogo virtuale nel quale potersi incontrare». All’epoca il giovane era tra i
pochi a sfruttare internet pure per dare consigli di lavoro. Come questo del 1° aprile del 2001:
«Il miglior modo per trovare lavoro in un’azienda è quello di conoscere
una persona che già vi lavora, che dia le dritte su chi contattare e che
solleciti le persone chiave a muoversi. Ma soprattutto, conoscendo entrambi le
parti, possa farsi garante delle capacità di uno e del trattamento di lavoro
dell’altro».
Casaleggio jr si è dato molto da fare in
questi anni. Ha fondato anche altri siti come Moonbusiness.net o Sombrero.it. Ha
tenuto convegni in Confindustria, ha parlato di web alle aziende. Non sorprende
che in questa fase di crisi per M5s, dopo i milioni di voti persi alle elezioni
europee, sia tornato in auge proprio il giovane figlio di
Gianroberto. Negli uffici milanesi di via Morone, al solito blindati dagli
spifferi mediatici e “violati” solo da Lucia Annunziata con l’intervista al guru,
Casaleggio Junior si muove da jolly. Ben prima della trasferta belga al fianco di Grillo, seguiva da vicino
le traiettorie dei Cinque Stelle tra votazioni online e consulenze di avvocati.
Innanzitutto c’è il prodotto di punta dell’azienda e del Movimento, quel blog davanti a cui i parlamentari
dialoganti chiedono di avere «più voce in capitolo» per scongiurare
eterodirezione e imbarazzi. Il sito è curato da Davide Casaleggio insieme a
Pietro Dettori, uomo ombra che accompagna Beppe Grillo in ogni uscita pubblica.
I due si occupano dei contenuti editoriali e lo stesso Davide non ha mancato di
fare scudo davanti alle illazioni dei media sui guadagni del blog. «Leggo
articoli fantascientifici - la sua reazione - mi sembra che i giornalisti siano
davvero poco informati».
Oltre al blog c’è un’attività incrementata
anche in virtù delle vicende del padre, recentemente sottoposto ad un
intervento chirurgico e costretto allo stop in ospedale per alcuni giorni.
Fonti vicine alla Casaleggio
Associati riferiscono che Davide «tiene i rapporti pressoché
quotidiani con Roma», interfacciandosi con parlamentari M5s e staff
comunicazione di stanza a Montecitorio e Palazzo Madama. Già da un anno viene
segnalato in ascesa come «braccio destro» e consigliere del guru, mentre oggi
avrebbe in mano il dossier europeo del Movimento 5 Stelle, capitolo delicato
tra i contatti con le diplomazie e la ricerca di possibili alleati per il
gruppo da formare al Parlamento Europeo. Il tutto nel momento di massima
tensione scaturita intorno alla possibile convergenza con il leader Ukip Nigel
Farage, contestata dai parlamentari e da una fetta della base.
Qualcuno già ipotizza una «successione
morbida» tra il padre, cofondatore del Movimento, e il figlio, socio
dell’azienda. Sul Corriere della Sera asserisce che quella di Davide a
Bruxelles è «un’immagine che ridelinea la plancia di comando del Movimento»,
mentre più di un anno fa sul Foglio descriveva l’ex bocconiano come «la nuova
eminenza grigia di Grillo che sempre più fa le veci e l’interfaccia del
defilato genitore Gianroberto».
Mettendo in fila i fatti risulta che da
mesi Davide sta scortando il percorso dei pentastellati. Finora dietro le
quinte, è stato avvistato lo scorso settembre a Cernobbio quando accompagnava
il padre al forum Ambrosetti, mentre il 23 maggio era sul palco di piazza San
Giovanni a Roma per la chiusura della campagna elettorale, una manciata di
giorni prima di volare a Bruxelles con Grillo.
Della sua vita privata filtra poco, al pari
dell’aura di privacy calata sulla famiglia Casaleggio. Davide, che è figlio di
Gianroberto ed Elizabeth Birks, è scacchista (a 12 anni risultava nella top
five italiana) ma soprattutto appassionato di immersioni, vela e triathlon. Si
divide tra Milano e Ivrea, dove vive con la compagna Paola Gianotti a Villa
Garda, residenza ottocentesca lascito della mamma di lei. Insieme hanno fatto
dello sport qualcosa di più che un hobby scalando l’Aconcagua e il
Kilimangiaro, ma battendo pure la Groenlandia in kayak. Lei oggi punta al
Guinness dei primati e sta percorrendo in bicicletta 30.000 chilometri intorno
al mondo, il tutto documentato su Facebook. Pochi giorni fa è incappata in un
incidente a Phoenix dove, investita da un’auto, si è fratturata una vertebra
senza però archiviare l’avventura: «Tengo duro e vado avanti, lotto perché credo
troppo nel mio sogno e nessuno lo può distruggere».
Lui in Italia resiste al fuoco mediatico e
prosegue in silenzio nel doppio ruolo tra azienda e Movimento, esperto web e
uomo chiave della comunicazione coi Cinque Stelle nei Palazzi romani. Intanto là
fuori si accorgono di Davide, lo temono o lo irridono ma soprattutto provano a
conoscerlo. Puntualissimo arriva Il Mattinale di Brunetta che viaggia a metà
strada tra accusa e sberleffo: «Nel caos più totale Grillo che fa? Lancia il
figlio di Casaleggio, Davide, come nuovo guru. E le scelte dal basso?». Tra i
parlamentari dissidenti la notizia di Casaleggio Junior non passa inosservata.
Oltre a preoccupazioni e dubbi sulla leadership, sono partiti anche sms
ironici: «Dopo Marina Berlusconi
abbiamo Davide Casaleggio, anzi Pier Davide». L’ipotesi dinastia
non scalda i cuori, nè le stelle.
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