martedì 3 giugno 2014

Gli "strateghi" del M5S: figli di papà, Davide Casaleggio



da: Linkiesta

Casaleggio jr, “politico” della rete e stratega M5s
Ieri Davide teorizzava un manifesto per un partito sul web, oggi cura la comunicazione di Grillo

Dieci anni fa teorizzava in un articolo come i partiti avrebbero dovuto sfruttare la rete per ottenere più voti alle elezioni europee, oggi, Davide Federico Dante Casaleggio, figlio di Gianroberto fondatore del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo, è tra i protagonisti in Europa di quelle stesse strategie politiche e di comunicazione.

Mentre a Roma i parlamentari arrivano a mettere in discussione il ruolo di Beppe Grillo, a Milano gli osservatori si accorgono dell’ascesa di un nuovo dioscuro nella linea di comando a Cinque Stelle. Si tratta del primogenito della linguista Elizabeth Berks e di Gianroberto, balzato agli onori delle cronache per aver accompagnato Beppe Grillo a Bruxelles all’incontro con Nigel Farage in quello che è stato il primo vero summit internazionale del Movimento. Le telecamere di SkyTg24, l’inchiostro del Corriere della Sera, la curiosità degli attivisti sul web hanno acceso i riflettori su Casaleggio Junior, che da mesi se
non da anni si muove dietro le quinte tra azienda di famiglia e Movimento di Grillo, due vasi comunicanti nel quartier generale milanese di via Morone.
Non è un caso che sia andato proprio lui a parlare con Farage, anche perché forte della conoscenza di ben tre lingue, come riporta nel suo curriculum. Studi economici alla Bocconi con una laurea specializzata in e-business, riservato come il padre, Davide è tra i soci fondatori della Casaleggio Associati. Esperto di e-commerce, modelli di business in Rete e marketing online, per l’azienda di famiglia ha curato relazioni, studi e ricerche. Parallelamente ha pubblicato un articolo sull’Harvard Business Review e dato alle stampe qualche libro tra cui “Tu sei Rete” in cui argomenta: «Le reti sono ovunque intorno a noi. Fino a qualche anno fa le relazioni tra persone, oggetti ed eventi erano attribuite al caso. L’unico modo per ipotizzare il funzionamento dei sistemi complessi era attribuirne le ragioni ad avvenimenti casuali. La vita e l’evoluzione delle reti seguono invece leggi precise e la conoscenza di queste regole ci permette di utilizzare le reti a nostro vantaggio».

In questi anni i commentatori politici hanno puntato i fari su Gianroberto per analizzare il boom dei pentastellati, ma forse hanno dimenticato di riconoscere i meriti di Davide, tra i veri artefici del successo di Grillo nello sfruttare la rete come un partito politico. Il giovane lo scriveva nero su bianco nel 2004 di quali dovevano essere gli obiettivi di un partito sul web. Nove regole da rispettare per vincere, persino quella di ricevere finanziamenti tramite l’acquisto di merchandising sul sito.

- Convincere gli indecisi a votare il proprio partito.
- Comunicare senza intermediazioni ai cittadini.
- Ricevere finanziamenti direttamente, tramite iscrizioni al partito o acquisto di merchandising.
- Avvicinare le persone al partito, soprattutto i giovani ai quali piace poco frequentare le sezioni locali del partito.
- Mettere a disposizione tutti i materiali e le informazioni per le sedi locali.
- Promuovere le attività delle sezioni locali e dei loro candidati.
- Fare pressioni politiche con iniziative di coinvolgimento attivo del pubblico.
- Costruire programmi politici assieme agli elettori.
- Tenere il contatto con i simpatizzanti con newsletter

Del resto, questo ragazzo poco meno che quarantenne, è stato uno dei pionieri della rete in Italia. Già nel 1999, quando fondò la Kangaroo.it con un altro protagonista della crescita di internet nel nostro Paese, quel Franco Bondi ora numero uno di Quadrante,  una delle anime di Banzai Consulting, il braccioweb services di Banzai di Paolo Aimio, uno delle più importanti agenzie di web services in Italia. Nasce lì il giovane Casaleggio, con un sito che si proponena come il punto di riferimento su Internet per le aziende e per i professionisti italiani, «offrendo a entrambi un luogo virtuale nel quale potersi incontrare». All’epoca il giovane era tra i pochi a sfruttare internet pure per dare consigli di lavoro. Come questo del 1° aprile del 2001: «Il miglior modo per trovare lavoro in un’azienda è quello di conoscere una persona che già vi lavora, che dia le dritte su chi contattare e che solleciti le persone chiave a muoversi. Ma soprattutto, conoscendo entrambi le parti, possa farsi garante delle capacità di uno e del trattamento di lavoro dell’altro». 

Casaleggio jr si è dato molto da fare in questi anni. Ha fondato anche altri siti come Moonbusiness.net o Sombrero.it. Ha tenuto convegni in Confindustria, ha parlato di web alle aziende. Non sorprende che in questa fase di crisi per M5s, dopo i milioni di voti persi alle elezioni europee, sia tornato in auge proprio il giovane figlio di Gianroberto. Negli uffici milanesi di via Morone, al solito blindati dagli spifferi mediatici e “violati” solo da Lucia Annunziata con l’intervista al guru, Casaleggio Junior si muove da jolly. Ben prima della trasferta belga al fianco di Grillo, seguiva da vicino le traiettorie dei Cinque Stelle tra votazioni online e consulenze di avvocati.

Innanzitutto c’è il prodotto di punta dell’azienda e del Movimento, quel blog davanti a cui i parlamentari dialoganti chiedono di avere «più voce in capitolo» per scongiurare eterodirezione e imbarazzi. Il sito è curato da Davide Casaleggio insieme a Pietro Dettori, uomo ombra che accompagna Beppe Grillo in ogni uscita pubblica. I due si occupano dei contenuti editoriali e lo stesso Davide non ha mancato di fare scudo davanti alle illazioni dei media sui guadagni del blog. «Leggo articoli fantascientifici - la sua reazione - mi sembra che i giornalisti siano davvero poco informati».

Oltre al blog c’è un’attività incrementata anche in virtù delle vicende del padre, recentemente sottoposto ad un intervento chirurgico e costretto allo stop in ospedale per alcuni giorni. Fonti vicine alla Casaleggio Associati riferiscono che Davide «tiene i rapporti pressoché quotidiani con Roma», interfacciandosi con parlamentari M5s e staff comunicazione di stanza a Montecitorio e Palazzo Madama. Già da un anno viene segnalato in ascesa come «braccio destro» e consigliere del guru, mentre oggi avrebbe in mano il dossier europeo del Movimento 5 Stelle, capitolo delicato tra i contatti con le diplomazie e la ricerca di possibili alleati per il gruppo da formare al Parlamento Europeo. Il tutto nel momento di massima tensione scaturita intorno alla possibile convergenza con il leader Ukip Nigel Farage, contestata dai parlamentari e da una fetta della base.
Qualcuno già ipotizza una «successione morbida» tra il padre, cofondatore del Movimento, e il figlio, socio dell’azienda. Sul Corriere della Sera asserisce che quella di Davide a Bruxelles è «un’immagine che ridelinea la plancia di comando del Movimento», mentre più di un anno fa sul Foglio descriveva l’ex bocconiano come «la nuova eminenza grigia di Grillo che sempre più fa le veci e l’interfaccia del defilato genitore Gianroberto».

Mettendo in fila i fatti risulta che da mesi Davide sta scortando il percorso dei pentastellati. Finora dietro le quinte, è stato avvistato lo scorso settembre a Cernobbio quando accompagnava il padre al forum Ambrosetti, mentre il 23 maggio era sul palco di piazza San Giovanni a Roma per la chiusura della campagna elettorale, una manciata di giorni prima di volare a Bruxelles con Grillo. 
Della sua vita privata filtra poco, al pari dell’aura di privacy calata sulla famiglia Casaleggio. Davide, che è figlio di Gianroberto ed Elizabeth Birks, è scacchista (a 12 anni risultava nella top five italiana) ma soprattutto appassionato di immersioni, vela e triathlon. Si divide tra Milano e Ivrea, dove vive con la compagna Paola Gianotti a Villa Garda, residenza ottocentesca lascito della mamma di lei. Insieme hanno fatto dello sport qualcosa di più che un hobby scalando l’Aconcagua e il Kilimangiaro, ma battendo pure la Groenlandia in kayak. Lei oggi punta al Guinness dei primati e sta percorrendo in bicicletta 30.000 chilometri intorno al mondo, il tutto documentato su Facebook. Pochi giorni fa è incappata in un incidente a Phoenix dove, investita da un’auto, si è fratturata una vertebra senza però archiviare l’avventura: «Tengo duro e vado avanti, lotto perché credo troppo nel mio sogno e nessuno lo può distruggere».
Lui in Italia resiste al fuoco mediatico e prosegue in silenzio nel doppio ruolo tra azienda e Movimento, esperto web e uomo chiave della comunicazione coi Cinque Stelle nei Palazzi romani. Intanto là fuori si accorgono di Davide, lo temono o lo irridono ma soprattutto provano a conoscerlo. Puntualissimo arriva Il Mattinale di Brunetta che viaggia a metà strada tra accusa e sberleffo: «Nel caos più totale Grillo che fa? Lancia il figlio di Casaleggio, Davide, come nuovo guru. E le scelte dal basso?». Tra i parlamentari dissidenti la notizia di Casaleggio Junior non passa inosservata. Oltre a preoccupazioni e dubbi sulla leadership, sono partiti anche sms ironici: «Dopo Marina Berlusconi abbiamo Davide Casaleggio, anzi Pier Davide». L’ipotesi dinastia non scalda i cuori, nè le stelle.

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